Darkness la vendetta ha scritto:
quella è bellissima, e sorpattutto è facile da suonare col pianoforte!ù_ù
Sì, lo so, sono fondamentalmente pignolo; detto questo, non mi scuserò ed inizierò direttamente con le correzioni.
Beethoven non ha composto l'"Inno alla gioia" [An die Freude], ma la Nona Sinfonia (Opera 125, in tonalità Re Minore). L'ode, la parte cioè cantata da solisti e coro, è l'ultimo movimento della Sinfonia e le parole sono riprese dai versi di un'ode, intitolata appunto "Alla gioia", composta da Friedrich von Schiller circa 36 anni prima che Beethoven iniziasse la composizione della Sinfonia.
La Nona Sinfonia in Re Minore (che, come detto, contiene l'Inno alla gioia) è, per l'appunto, una sinfonia. Questo implica che la partitura sia stata composta per una coralità di strumenti: l'organico della Nona comprende fiati (ottavino, flauto, oboe, clarinetto, fagotto e controfagotto), ottoni (corno, tromba, trombone), percussioni (timpano, triangolo, grancassa, piatti) ed un reparto di archi (questi li conoscete, no?) oltre agli elementi del coro e i soli (soprano, contralto, tenore e basso). Cosa significa questo? Che non è possibile suonare la Nona Sinfonia al pianoforte.
Al massimo si possono suonare trascrizioni, arrangiamenti e/o riduzioni della Nona che, comunque, non le rendono giustizia. Non avrete mica pensato che Beethoven sia diventato famoso per aver scritto si-si-do-re | re-do-si-la...?
Dire che tutte le opere di Mozart sono un disatro (con un'unica eccezione) proprio nell'anno mozartiano (il 2006, in cui ricorre in duecentocinquantenario della sua nascita) è quanto di più prossimo ad una bestemmia mi venga in mente. Ma su questo ci sarebbe troppo da dire e, in ogni caso, nulla che una buona ricerca su internet ed un sapiente uso di lettori cd, giradischi e/o mp3, oltre che un attento ascolto, non possano sanare.