Eccomi finalmente al lavoro per la C.O.P., il Comitato Organizzativo di Pokétown!! Okey, lo ammetto, la fanfiction l'ho scritta tempo fa e non ho voglia di, come pensavo, riscriverla in bella grafia... Perciò va considerato che, soprattutto nei primi capitoli, non è il meglio <.<... In compenso, sono già al lavoro per una seconda fanfiction i cui eventi seguiranno quelli di questa *.*.
L'ambientazione è il mondo dei Pokémon senza presenza di Pokétown o di personaggi di PT, anche se, è vero, qualcuno (in questa ff... Oltre "me"... Uno, credo °.°) è liberamente ispirato a reali u_u...
Bè, comunque, posterò irregolarmente i capitoli, probabilmente
la voglia di postare sarà data dalla vostra
voglia di leggere... gh **...
Bè, comunque, ora vi lascio alla lettura del primo(, orribile) capitolo XP... Su!
Capitolo 1 - Mutazioni Genetiche
Ero come molte altre volte a guardare la mia amata tartaruga d’acqua dolce, seduto sulla vasca da bagno, a chiamarla Squirtle. Circa due anni prima mi era morta l'altra mia tartaruga, la più bella, la più simpatica, Pappa, che io chiamavo Squirtle. E ormai, ogni volta che guardavo lei, trovata da soli due giorni abbandonata in strada, mi tornava alla mente la mia piccola. Non sapevo nemmeno com'era morta, ma da un pò di tempo si rifiutava di mangiare, poi una mattina, mentre io ero a scuola, mia madre andò a prenderla per portarla dal veterinario, e la trovò senza sensi. "Era uno spettacolo disgustoso, non potevo fartela vedere" furono più o meno le sue parole. Ma io ero triste. Triste. Poi arrivò l'estate, due anni dopo, noi comprammo una vasca da viaggio per tartarughe e portammo Squirtle in vacanza nel Sud, con noi. Eravamo in treno, e sentii alla radio che molti animali stavano subendo mutazioni genetiche. Nei primi giorni di vacanza non riuscii a vedere il telegiornale, ma sentivo dire dai miei parenti che era tutta una messinscena, probabilmente pubblicità per un film, quella che si vedeva in televisione: gli animali che diventavano Pokémon. Io in cuor mio speravo fosse vero, anche se sapevo che era impossibile. Eppure qualcosa mi diceva che in quelle notizie c'era qualcosa di vero, e la risposta mi arrivò pochi giorni dopo. Ancora non avevo avuto l’occasione di vedere quelle immagini, ma mentre guardavo la mia tartaruga dimenarsi un poco nella vasca, ecco dei cambiamenti. Iniziò a crescere, a crescere. Diventava azzurra. Diventava... diventava Squirtle. Uno Squirtle. Ancora non ci credevo. Avevo assistito a un miracolo. Credevo di aver sognato, ma il suo verso affettuoso mi diceva il contrario. Fu come "amore a prima vista”. Lo presi tra le mie braccia e andai in camera, mi chiusi in camera. Poi, però, mia madre mi vedette. E ne rimase più sorpresa di me. E poco dopo salì dalla fattoria mio fratello, con un Torchic appena nato da un uovo. Le galline e i galli diventarono Combusken o Doduo, le mucche Miltank e i tori Tauros. In poco tempo, ci abituammo a convivere con queste nuove creature; nei giorni seguenti, con i nostri pokémon, andammo in spiaggia. I bambini prendevano i granchi, che miracolosamente diventavano Krabby, e io nuotavo con il mio amico. Vidi anche una medusa, un’orrenda medusa, diventare Tentacool. Uno di loro mi attacco per mordermi, ma Squirtle si mise davanti a me per difendermi. Mi salvò. E lì cominciò il mio primo incontro di pokémon. Mandai Squirtle all'attacco con il getto d'acqua, che la medusa parò senza troppi problemi, e contrattaccò con l'acido. Il mio pokémon fu colpito in pieno. Non avrei dovuto farlo combattere, avrei dovuto darmi alla fuga. Lo presi tra le mie braccia e cominciai a nuotare per arrivare a riva. Ma ero troppo lento in confronto a quel Tentacool. E così mi raggiunse. Squirtle voleva, comunque, combattere, anche se io cercavo di convincerlo del contrario. Poi il nostro avversario cercò di attaccarci, probabilmente con l'attacco azione, ma riuscimmo in tempo a schivarlo. Dissi a Squirtle di usare anche lui l'attacco azione, che ebbe pieno effetto. La medusa era già stanca. Squirtle si scagliò di nuovo contro l'avversario, mandandolo K.O.. Lo portammo a riva. Un bambino, che si trovava lì, lo prese come suo pokémon. Furono subito amici, come me e il mio futuro compagno di viaggio. Per un pò di tempo non lottammo più con nessuno, nonostante gli incoraggiamenti di mio fratello. Non volevo far male al suo pokémon... né al mio.
Il tempo, così, passò, e finalmente tornammo a casa dalle vacanze. Ma in quei giorni successe qualcos'altro. Anche il mondo iniziò a cambiare. Io non ci credevo. Con una velocità pazzesca, il mondo si modificò. Non sapevo come, nessuno lo sapeva, ma fu così. Tutto diventò come nel mondo dei pokémon. E così nacquero i capipalestra. Nacque la lega pokémon, nacquero i pokémon-market e i pokémon center. I negozi di biciclette erano più rari, e ci fu un solo super-market per continente. Così decisi di iniziare a viaggiare. La mia città, insieme alle piccole frazioni, mutò in Biancavilla. Visitai il nuovo laboratorio del professor Oak, quello vero. Samuel Oak sembrava essere appena uscito dal cartone animato! Mi raccontò che il suo mondo era iniziato a cambiare e ad espandersi, per unirsi al nostro. E neanche lui sapeva darsi un perché. Comunque fosse, mi diede un Pokédex, io presi cellulare e zaino con provviste e partii. Sentivo di non doverlo fare. Ma una parte di me mi spingeva ad andare avanti. E così, in brevissimo tempo, arrivai a Smeraldopoli. Entro poco, partii per Boscosmeraldo. Sentivo le storie dei viaggiatori che entravano e non riuscivano più ad uscire da quel posto. Io cercavo di ricordare quando giocavo a Pokémon Giallo, sul mio Game Boy Color. Ma niente mi aiutava, ricordavo bene di avere problemi anche lì. Mi avventurai all'interno del bosco solo dopo aver acquistato una bussola e una mappa del continente. Per arrivare a Plumbeopoli dovevo andare verso Nord. Ma feci molta fatica a percorrere tutto il tracciato. Incontrai in poco tempo un allenatore che mi sfidò, e io non avevo altra scelta che lottare. Così, mandai all'attacco Squirtle. Gli ordinai un attacco Bolla, che ebbe pieno effetto. Nel complesso, non mi fu difficile sconfiggere i Metapod e i Kakuna degli avversari. L'unico problema arrivò quando fui inseguito da uno sciame di Beedrill, che però mi aiutò ad arrivare alla fine del bosco. Io e Squirtle ci riposammo nel centro medico per pokémon della città, dove restammo per tutta la notte. Il mattino dopo ci svegliammo molto presto, ed eccoci a vedere l'alba. Uno spettacolo molto suggestivo. Poi mi rimisi in viaggio. C'era un solo allenatore già sveglio; appena mi vide, mi sfidò. Il suo pokémon era un Larvitar. Il mio amico Squirtle era pronto a lottare. "Squirtle, attacco bolla!", "Larvitar, fossa!" furono le nostre parole. Era in gamba, quell'allenatore. Dissi a Squirtle di stare in guardia. Riuscì a schivare l'attacco del suo avversario per un pelo. Ma una cosa non mi convinceva. Quell'allenatore... era troppo crudele con il suo pokémon. Troppo… Continuava a ordinare attacchi... sia Squirtle che Larvitar si stancarono presto. Poi, dopo un attacco azione in contemporanea, crollarono. Anch'io ero stato troppo duro con Squirtle. Non avrei dovuto farlo combattere così. Dovette riposarsi ancora per molto. Restammo tutto il giorno e tutta la notte nel pokémon-center a riposare. Intanto, chiamai dalla cabina telefonica la mia famiglia. Raccontai tutto.
Il giorno dopo, finalmente, andammo a visitare la palestra pokémon della città. Ma per noi fu una vera delusione. Si dovevano avere due pokémon, quindi ne dovevo catturare almeno uno e allenarlo! Catturai una Nidoran, con cui instaurai presto un'amicizia. Catturai anche un Kakuna, che però feci trasferire al Professor Oak.
Quindi, mi avviai verso la palestra pokémon di Plumbeopoli. Fui messo alla prova da un allievo del capopalestra. Nidoran riuscì a battere, anche se con un pò di fatica, entrambi i pokémon avversari, un Sandshrew e un Geodude; poi incontrai il capopalestra. Era quasi anziano, con due fossette come guance. Non mi disse come si chiamava. Mi disse solo di essere il capopalestra locale, e che avremmo dovuto usare due pokémon a testa. Nidoran era già pronta a combattere: il suo avversario era uno Shuckle. Quello partì subito all'attacco cercando di legare il mio pokémon, inutilmente: Nidoran schivò con molta agilità l'attacco e andò avanti per usare l'attacco azione. L'avversario non riuscì a ritirarsi in tempo nel suo guscio, e fu colpito in pieno viso. La mia Nidoran fremeva di riattaccare il suo avversario. E, senza ulteriori ordini da parte mia, si scagliò con un incornata verso l'avversario. "Dopotutto, era quello che stavo pensando di fargli fare...” pensai tra me e me. In breve tempo Nidoran sconfisse Shuckle, ma era stanca. La feci riposare nella sua sfera poké; eravamo 1 a 0 per me. Potevo vincere. Ce l'avrei fatta, me lo sentivo. Dissi a Squirtle di entrare in campo, mentre il mio avversario fece uscire dalla sua poké-ball un enorme Onix. "Ahia...", pensai. Ma Squirtle voleva vincere, ancor più di quanto lo volevo io; quello era un ottimo modo per misurare la sua forza. Gli feci usare l'attacco bolla, che mise subito in difficoltà il mio avversario, ma quello si riprese in men che non si dica e prese il mio pokémon, stringendolo con il suo corpo attorno a lui, grazie all’Avvolgibotta. Squirtle non riusciva più ad usare neanche un attacco! Ma poi mi venne un'idea... "Squirtle, Pioggiadanza!!!". L'attacco ebbe effetto. L'enorme serpente di roccia non poteva più combattere: avevo vinto. Corsi ad abbracciare Squirtle. Mi ero sentito così felice rare volte in vita mia. Quell'allenatore mi diede la medaglia Sasso e mi fece i complimenti per la fiducia che il mio Pokémon aveva in me!! Addirittura? Il mio morale salì alle stelle.
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Okey, fine primo capitolo u_u"... Qualcuno forse l'avrà riconosciuta, perché tempo addietro avevo cominciato a postarla nel TG... Comunque, so che è penoso, ma prometto che andando avanti migliora >.<... Già dal capitolo 4, ma secondo me soprattutto il salto di qualità arriva con il capitolo 9 =P, insomma... Fidatevi di un povero Utente Disperato u_u!!