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Con la testa fra le nuvole - 9 - La verità postato da frankie0 (12:33 30/12/14) |
~ link diretto a questo articolo Salve, amici towniani.ATTENZIONE: Il seguente articolo contiene SPOILER riguardanti la serie a fumetti Orfani. E' consigliabile proseguire con la lettura solo se si è già letta la prima stagione o se non si è interessati alla serie. Dopo questa necessaria avvertenza comincio scusandomi sia per il ritardo con cui vi presento questo nono capitolo della rubrica (ho avuto impegni importanti ed è periodo natalizio anche dalle mie parti), sia per la lunga premessa che sto per propinarvi. Orfani è una serie a fumetti, edita da Sergio Bonelli Editore, che narra di un gruppo di ragazzini (gli Orfani, appunto) i quali, sopravvissuti alla "fine del mondo" causata da un attacco alieno, vengono addestrati dal colonnello Nakamura e dalla professoressa Jsana Juric per essere dei super-soldati in grado di combattere la suddetta razza aliena e colonizzarne il pianeta. Gli eventi (e qui si arriva agli spoiler) precipiteranno quando anni dopo Ringo, uno degli Orfani, la classica "testa calda" del gruppo, scoprirà che non c'è mai stato alcun attacco alieno. La "fine del mondo" era stata, infatti, generata da un disastro causato dagli uomini e la guerra non era altro che un'enorme messa in scena per dare all'umanità un capro espiatorio, una vittoria ed una speranza. Le vicende si susseguono e arriviamo allo scontro finale tra Ringo, deciso a svelare tutta la verità al mondo nonostante questo possa scatenare il caos tra gli uomini, e l'ex leader degli Orfani, Jonas che, ligio al dovere del soldato, si batte per coprire la menzogna messa in piedi dalla Juric e preservare l'ordine mondiale. Andiamo ora a vedere le ben tre tavole che sono state d'ispirazione per il presente articolo: [Mostra] Spoiler: testo nascosto Nonostante io mi trovi d'accordo, a grandi linee, con quanto detto da Ringo, ciò che più ho apprezzato durante la lettura di questo fumetto è stato capire anche le ragioni di Jonas, il quale rimarrà coerente con le sue idee fino alla fine dello scontro. Anche nella vita di tutti i giorni, a volte dire una bugia o solo una parziale verità torna comodo e aiuta ad evitare alcuni problemi difficili o semplicemente "scoccianti" da affrontare apertamente. Chi non ha mai detto una bugia più o meno innocente per i propri scopi? E come si può quindi biasimare Jonas che ha un motivo di notevole importanza per mentire? Sicuramente c'è di mezzo una questione di punti di vista, in quanto tendiamo a non giustificare facilmente la bugia quando siamo noi quelli a cui viene data a bere. Ecco che quindi ci sentiamo come Ringo, ingannati e desiderosi di sapere la verità a qualunque costo perché è giusto che sia così. Il mio personale parere è che mentire sia sbagliato poiché consiste nell'aggirare un problema piuttosto che risolverlo definitivamente, correndo inoltre il rischio di complicarlo ulteriormente qualora si venisse smascherati. Tuttavia sarei un grosso ipocrita se non ammettessi che talvolta le scorciatoie sono troppo allettanti per non farne uso, e mi viene anche da pensare a "Il cavaliere oscuro" di Cristopher Nolan, secondo cui "a volte la verità non basta, a volte la gente merita di più". Quindi qual è il vostro parere? E' giusto mentire per un fine superiore o bisogna essere sinceri e affrontarne le conseguenze? Insomma: Jonas o Ringo? Come al solito vi invito a rispondere con un commento. A me non resta che salutarvi, augurarvi un buon proseguimento delle feste e darvi appuntamento al prossimo articolo. |
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Con la testa fra le nuvole - 8 - La conoscenza postato da frankie0 (17:29 10/12/14) |
~ link diretto a questo articolo Salve, amici towniani.Ce l'ho fatta. Con l'ottavo capitolo di questa rubrica si sono presentati il momento e lo spunto giusti per parlarvi del mio fumetto preferito: Tex. Non ho intenzione di dilungarmi in premesse, poiché sarà già il corpo dell'articolo a richiedere di farlo, dunque vediamo subito l'immagine che ho scelto per voi: [Mostra] Spoiler: testo nascosto Immagino che qualche spiegazione sia d'obbligo. In questa storia del lontano 1974, atipica per Tex in quanto non puramente western, l'eroe si ritrova ad affrontare una minaccia proveniente dallo spazio, più precisamente delle creature aliene, misteriose e letali, arrivate sulla Terra tramite un meteorite. El Morisco, studioso messicano di origini egiziane e grande amico di Tex (per inciso, si parla dell'uomo robusto che appare nell'ultima vignetta), esaminando le creature in questione, scopre che il loro punto debole è l'alcool. Con il corso degli eventi la situazione precipita e l'esercito degli Stati Uniti interviene alla fonte (il cratere creato dal meteorite), andando a distruggere tutte le creature con dosi massicce di alcool; Tex e il suo migliore amico Kit Carson, uomini d'avventura, non disapproverebbero questa drastica soluzione, mentre invece El Morisco, uomo di scienza, vede bruciare davanti a se enormi potenzialità di studio e la possibilità di arricchire le proprie conoscenze. Questa situazione mi ha portato a pensare ad uno scontro ideologico che è una tematica ricorrente dei giorni nostri e che riguarda la ricerca scientifica. Studi come quelli sulle cellule staminali o quelli sulla clonazione sono stati e sono sempre molto discussi in quanto potenzialmente pericolosi, e quindi viene a crearsi una contrapposizione tra le persone interessate al progresso scientifico e coloro che invece hanno la priorità assoluta di preservare gli equilibri esistenti e di non alterarli. Purtroppo la storia è ricca di scoperte e invenzioni che si sono tradotte in drammi, basti pensare alla polvere da sparo, originariamente usata in oriente per gli spettacoli pirotecnici e poi diventata strumento di morte in Europa, oppure alla più recente e devastante energia atomica. Tuttavia c'è da dire che i fatti negativi non sono mai giunti dalla scoperta in se, ma dall'uso che se ne è fatto. Il lavoro dello studioso, dello scienziato o del ricercatore, ha il solo scopo di ampliare le conoscenze per portare benessere alla comunità. La ricerca sulle cellule staminali consisterà anche in una "manipolazione della vita", ma chi direbbe di no a un organo creato artificialmente e perfettamente funzionante quando c'è in gioco una vita e nessun donatore in arrivo? Fantasticando, chi ci dice che, studiando le creature aliene, El Morisco non avrebbe scoperto una cura per qualche rara malattia? Eccoci quindi alla consueta domanda per voi: è giusto perseguire la conoscenza anche quando questa è potenzialmente pericolosa? E' giusto fermarsi davanti all'eventualità che una nuova invenzione possa finire nelle mani sbagliate? A parere di chi vi scrive sapere qualcosa non può fare male, anzi è il non saperle a volte che provoca danni, e ad essere controllate non dovrebbero essere le conquiste degli studi, ma gli utilizzi che si fanno di esse. Ancora una volta vi saluto, lasciando spazio ai vostri commenti e alle vostre opinioni e sperando di non avervi annoiato troppo. Arrivederci al prossimo articolo. |
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