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Con la testa fra le nuvole - 1 - Le regole postato da frankie0 (14:43 30/08/14) |
~ link diretto a questo articolo Salve, amici towniani.Spero di non annoiarvi con una piccola premessa che sento il bisogno di fare con lo scopo di non apparirvi presuntuoso nel proporvi, di punto in bianco, questa nuova rubrica. Appena ho sentito tra le mani la possibilità di condividere dei contenuti con voi attraverso lo strumento del Towngiarnale, ho pensato alle volte in cui, soprattutto mentre leggo, e soprattutto mentre leggo fumetti, mi scappano riflessioni che mi danno la netta sensazione di balzare da una nuvola (il balloon) ad un'altra (i pensieri). E quindi eccomi qui a parlarvi di...regole. Giorni fa, mentre rileggevo un albo di Diabolik mi sono fermato a riflettere su questa vignetta: [Mostra] Spoiler: testo nascosto Per chi fosse interessato l'albo è il numero 23 dell'anno XI (1972), oppure il n.229 delle ristampe ed è intitolato "VIOLENZA CHIAMA VIOLENZA" Chi parla è Ginko, l'integerrimo ispettore che dà (invano) la caccia a Diabolik, per inciso un personaggio che chi vi sta scrivendo adora tantissimo. Ebbene, Ginko in questa vignetta riassume, all'incirca, il suo modo di concepire la giustizia: "Le regole si rispettano, sempre. E il fine non giustifica i mezzi." In effetti è difficile dargli torto perché se si considera sbagliato commettere un'ingiustizia e/o ricorrere alla violenza, allora lo è sempre. In altre parole Ginko ci dice che se combattiamo il male con le sue stesse armi, diventiamo noi stessi il male dato che, in qualche modo, siamo scesi al suo livello. Io, personalmente, la penso come l'ispettore: Se consideriamo lecito commettere un'ingiustizia, in qualunque caso, ciò non ci darebbe modo di accusare qualsiasi persona che commettesse la stessa quando a subire l'ingiustizia siamo noi. Ciò equivarrebbe ad ammettere che anche noi meriteremmo la stessa sanzione per quella determinata violazione. Tuttavia, ahimè (e ahiGinko!) sono costretto per dovere di cronaca a rivelarvi anche l'altra faccia della medaglia e mi va di farlo prendendo ancora in considerazione il nostro ispettore. Ginko è un poliziotto molto intelligente e sveglio, pane per i denti del Re del Terrore, non è il classico eterno perdente dei fumetti che ci si aspetterebbe, tutt'altro. E allora perché non riesce a catturare il suo acerrimo nemico? Beh, ma è ovvio: perché Diabolik è un criminale e in quanto tale si concede il beneficio di infrangere determinate regole che invece Ginko si impegna a rispettare. Quindi a qualcuno potrebbe sembrare lecito il dubbio che, almeno talvolta, il fine giustifichi il mezzo. Ci si può anche compromettere per giungere ad un obiettivo che si reputa giusto? Spero di aver reso bene la questione e di avervi condotto verso il dubbio che speravo di suggerirvi. Voi come la pensate? Come me e Ginko oppure..."Occhio per occhio e dente per dente"? Commentate e filosofeggiate. |
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~ L'etimologia dei nostri detti e modi di dire #2 postato da Chika (15:28 11/08/14) |
~ link diretto a questo articolo Salve, cari utenti di Pokétown.In seguito alla mia recente assunzione di Reporter, ho pensato di portare avanti alcune delle mie vecchie Rubriche che erano state particolarmente gradite al pubblico. Visto che questa aveva ottenuto commenti piuttosto positivi, sono ben lieta di scrivere per voi di scrivere il secondo numero di questa Rubrica. Vi auguro una buona lettura. ~ Stai tranquillo, è tutto OK! Chissà quante volte abbiamo sentito o letto queste due letterine. Un modo semplice e veloce per dire che va tutto bene, o che abbiamo recipito il messaggio. Forse questa è una delle parole più usate al mondo, visto che è utilizzata in quasi tutte le Nazioni. Quello che forse tutti non sanno, però, è che la sua origine ha un contesto decisamente meno piacevole. Durante la guerra di secessione Americana, al termine della giornata di combattimento e dunque quando le truppe facevano ritorno all'accappamento, venivano affissi alcuni cartelloni o lavagne su cui vi era scritto il numero dei soldati catturati o morti. Quando non vi erano morti tra le file amiche, veniva quindi scritto "0 Killed". Ciò stava quindi a significare che "oggi tutto è andato bene". ~ Mi raccomando, acqua in bocca! Spesso, quando riveliamo un segreto ad un nostro amico, usiamo per questa formula. questa persona è dunque tenuta a non dirlo in giro, e deve fare come se "avesse dell'acqua in bocca". In realtà, la sua origine è molto più interessante e c'entra ben poco con il significato attuale. Il Lessicografo Giacchi, ci racconta di una ragazza molto religiosa ma al tempo stesso molto ribelle. Era solita infatti ad insultare le persone che non le stavano simpatiche. Chiese una soluzione al suo confessatore, che le diede un flacone di acqua benedetta, consigliandole di mettersi in bocca qualche goccia del liquido e non sputarle fino a quando non le fosse passata la tentazione di criticare. La donna seguì quel consiglio, e grazie ad esso si liberò completamente di quel vizio. |
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