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Il fascino dell'Eroe - Erza Scarlet postato da frankie0 (15:39 25/02/15) |
~ link diretto a questo articolo Salve, amici towniani.Come avevo promesso (qui), eccoci al primo appuntamento con "Il fascino dell'Eroe", rubrica in cui vi presento personaggi positivi tratti da film, serie televisive, romanzi, fumetti ed altre opere di varia natura. Ringrazio nana95 per avermi suggerito il paladino da trattare, che soddisfa sia il mio desiderio di non tornare su un'opera cinematografica, sia quello di parlarvi di un personaggio femminile. Quindi ecco a voi Erza Scarlet, da Fairy Tail. Fairy Tail è una serie manga dall'ambientazione fantasy scritta e disegnata da Hiro Mashima. Le vicende narrate si svolgono nell'immaginario Regno di Fiore, dove la magia è oggetto di uso comune e molti sono i maghi che la praticano. La maggior parte di loro si riunisce in gilde per portare a termine lavori su commissione. Una di queste gilde, celebre per l'esuberanza e per le capacità dei suoi membri, è proprio Fairy Tail. Pur non essendo la protagonista principale del manga, uno dei membri più importanti di Fairy Tail è, per l'appunto, Erza Scarlet (o "Elsa", secondo la traslitterazione dell'editore italiano). Erza è una maga dai capelli rossi molto potente, ed è l'unica che riesce a farsi rispettare dagli scalmanati componenti della sua gilda. Pur essendo molto severa con i suoi compagni, allo stesso tempo è sempre pronta a proteggerli, ad aiutarli e a sacrificarsi per loro versando finanche l'ultima goccia della sua magia. Queste caratteristiche gli sono valse il soprannome di Titania, citazione dell'autore alla Regina delle Fate della commedia "Sogno di una notte di mezza estate" di Shakespeare. La sua abilità si chiama Magia Requiep e consiste nel potersi riequipaggiare velocemente con una vasta gamma di armi ed armature in suo possesso. Questo, unito alla sua destrezza e alle sue doti strategiche, la rende formidabile in battaglia. Fino a qui quello di Titania potrebbe sembrare un personaggio abbastanza semplice e lineare, tuttavia c'è una caratteristica che la rende, a mio parere, molto interessante e che a me piace chiamare "la donna dentro l'armatura". Sì, la donna: perché Erza, nella sua essenza, è innanzitutto questo. Durante il corso degli eventi, la nostra Regina delle Fate ha saputo mostrare la sensibilità e la gentilezza d'animo tipiche del suo genere e, a volte, ha sfoggiato una certa vanità o sfruttato la sua consapevole bellezza. Il suo costante impegno nel non mostrarsi mai debole e la sua tenacia in combattimento fanno fronte a un cuore fragile nascosto da qualche parte nelle sue armature. Anche se superficialmente questa potrebbe sembrare una contraddizione, in realtà non lo è affatto. La sensibilità di Erza si sposa perfettamente con la sua forza e ciò viene mostrato nel suo background, in cui scopriamo come la nostra eroina abbia saputo sfruttare le sue sofferenze e farne un valore aggiunto. Un elemento che avvalora tutto quello che vi ho detto si può riscontrare nella sua abilità peculiare: il potere di Erza, in fondo, non è altro che un cambiarsi continuamente d'abito, caratteristica che, ammettiamolo pure, difficilmente calzerebbe a pennello su un personaggio di sesso maschile. Eppure Erza fa delle sue innumerevoli vesti (talvolta anche molto succinte, per la gioia dei fan) un'arma micidiale proprio perché le abbina alle sue doti da combattente, alla sua personalità gentile e alla sua nobiltà d'animo. Anche stavolta ho voluto cercare un video sul personaggio trattato, ma non ho trovato di meglio che questa serie di scene tratte dall'anime, che raccontano una delle tante battaglie e un po' del suo passato. Non è tra i momenti più alti da lei raggiunti, ma credo che si abbini abbastanza bene con quanto detto nell'articolo. Un paio di avvertenze: l'audio del video è in lingua originale (giapponese) con sottotitoli in inglese e ci sono anche degli spoiler. Spazio ai vostri commenti. Ditemi cosa ne pensate di Erza, se siete d'accordo con le mie considerazioni, e ricordate che sono graditi suggerimenti sui prossimi personaggi da trattare ed anche critiche per migliorare la rubrica. Arrivederci al prossimo articolo. |
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Con la testa fra le nuvole - 12 - L'amore postato da frankie0 (9:48 17/02/15) |
~ link diretto a questo articolo Salve, amici towniani.Siamo giunti al dodicesimo appuntamento con questa rubrica e, dato che la festa di San Valentino è appena passata e la town ne celebra l'evento, quale tema migliore da affrontare se non l'amore? Per l'occasione metterò anche da parte il mio amato mondo delle nuvole parlanti e vi parlerò di un libro che sto leggendo e apprezzando proprio in questo periodo: L'ombra del vento di Carlos Ruiz Zafón. L'amore non è il tema portante di questo romanzo, ma un particolare passo, che mi appresto a riportarvi, mi ha fatto pensare a una situazione tipica da innamorati. Vi avviso che darò qualche anticipazione importante su ciò che accadrà nel corso dello svolgersi della trama, quindi sconsiglio di proseguire nella lettura dell'articolo qualora foste interessati a recuperare il libro. "A volte, non so se per civetteria o morbosità, Clara mi faceva delle confidenze bizzarre. Mi parlò varie volte di un individuo con la voce roca che ogni tanto la avvicinava quando era fuori da sola.[...] Per me quel tipo di confidenze erano un vero e proprio martirio. [...] Se solo avessi riflettuto, avrei capito che quella dedizione assoluta era un'inesauribile fonte di pena; ma forse era proprio perché soffrivo tanto che la adoravo sempre di più, schiavo dell'eterna perversione che spinge la vittima nelle braccia del carnefice. Per tutta l'estate pensai con angoscia al giorno in cui sarei dovuto tornare a scuola e non avrei più potuto dedicare il mio tempo a Clara."
Che queste righe non vi ingannino, ci tengo a ribadirlo: il libro non tratta di una storia d'amore, quella che aleggia tra le pagine è più un'atmosfera di mistero piuttosto che da romanzo rosa. Tuttavia è proprio leggendo questo passaggio che mi è venuta in mente l'idea per l'articolo. Daniel, il protagonista, da undicenne si è preso una forte cotta per Clara, una ragazza molto bella e anche molto più grande di lui. Durante l'adolescenza il ragazzo coltiverà questo sentimento impossibile ricavandone una profonda sofferenza e, infine, un cuore spezzato. Se si dovesse eleggere il sentimento più bello di tutti, probabilmente ci sarebbe un plebiscito per l'amore e se si dovesse eleggere il sentimento che più fa soffrire, probabilmente il risultato sarebbe lo stesso. E' estremamente facile rivedersi in Daniel alle prese con il suo primo amore. Infatti è tipico degli innamorati inseguire irrazionalmente una speranza che in realtà è vana, ma ce rendiamo conto solo più tardi, a mente fredda e (probabilmente) cuore in frantumi. Per qualche ragione, i sentimenti riescono ad ingannarci e per amore riusciamo infliggerci sofferenze che a nessuno augureremmo di provare. A mio parere questo sentimento è così forte perché riesce a riempire il nostro stato d'animo meglio di qualsiasi altra cosa e riconduce tutti i nostri bisogni verso un solo oggetto del desiderio: una persona capace di annullare qualsiasi insoddisfazione. E probabilmente è proprio quando manca questo senso di pienezza che ci si ritrova sull'orlo di un enorme vuoto. Proprio come Daniel seguiamo una strada che (in fondo lo sappiamo già) non conduce dove vorremmo, ma alimentiamo una speranza vana, come cani che inseguono istintivamente le macchine che passano e che non raggiungeranno, talvolta abbaiando in maniera insistente e fastidiosa. E' proprio in questi momenti che, forse, dovremmo essere capaci di recuperare tutta la nostra razionalità: la persona amata si può anche aspettare con pazienza, oppure cercarla senza farne ragione di ossessione e di sofferenza. Non sarebbe una cattiva idea, durante la solitudine, amare sé stessi e pensare alla propria felicità, che è un presupposto essenziale per amare qualcun altro: come possiamo dare del bene se non sappiamo di averne in noi? Amare significa stringere anche un patto, che per sua natura è fatto di vincoli che la vita da single non ha. Perché non approfittarne, almeno finché non troviamo qualcuno per cui valga la pena "vincolarsi"? Qualcuno potrà pensare che scrivere queste cose è facile per chi non si ritrova in una situazione come quella di Daniel...beh, chi vi parla non è estraneo a certe sensazioni (anche perché in questo caso non sarebbe stato facile descriverle), ma ha anche scoperto quanto sia inutile fermarsi a stare male o inseguire (sempre abbaiando fastidiosamente) una macchina che non si farà raggiungere. E intanto, da qualche altra parte, magari c'è qualcuno che cerca un simpatico cane rumoroso da adottare. Come al solito, lo spazio nei commenti è tutto vostro. Dite pure se siete d'accordo con me, se non lo siete e perché, oppure date i vostri suggerimenti per affrontare i problemi di cuori. A me non resta che salutarvi, sperando di non avervi annoiato, col consueto: arrivederci al prossimo articolo. |
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Il fascino del Male - Hopper postato da frankie0 (11:21 9/02/15) |
~ link diretto a questo articolo Salve, amici towniani.Oggi vi presento una nuova rubrica che, se sarà di vostro gradimento, comincerà ad alternarsi con "Con la testa fra le nuvole". In realtà si tratta di due rubriche in una o ,se preferite, due varianti della stessa rubrica in cui vi presenterò, di volta in volta, dei personaggi provenienti da opere letterarie, fumettistiche o cinematografiche. II motivo della duplice identità di questo tipo di articoli è che ho intenzione di parlarvi sia di personaggi positivi tramite capitoli che intitolerò "Il fascino dell'Eroe", sia dei cosiddetti villains, cioè i cattivi, tramite "Il fascino del Male". Come da titolo, si parte dal lato oscuro della forza con uno dei personaggi malvagi più carismatici della storia del cinema d'animazione: Hopper, da "A bug's life - Megaminimondo". "A bug's life", lungometraggio animato del 1998 prodotto dalla Pixar, consiste in una forte rivisitazione della celebre favola di Esopo con protagoniste una cicala ed una formica. La storia narra di una colonia di formiche costretta, prima dell'arrivo di ogni inverno, a cedere un'ingente quantità del cibo raccolto ad un gruppo di fameliche cavallette, di cui Hopper è il leader. Hopper è un tiranno prepotente che tiene sotto scacco le formiche con costanti minacce, sfruttando la loro paura, ed esigendo cibo in cambio della vita. Come ripete sempre: le cavallette sono una specie più grossa e più forte e le formiche, esseri inferiori per natura, devono servirle senza battere ciglio. La figura di Hopper può richiamare alla mente vari personaggi negative, che vanno da un semplice bullo ad un dittatore della Storia, tuttavia questo non basterebbe a collocare un insetto tra i villain più significativi del cinema d'animazione e, a mio modesto parere, anche del cinema in generale. Infatti, ciò che fa di lui un personaggio così interessante è il carattere che nasconde alle formiche, e non quello che gli piace manifestare. Hopper sa benissimo che le formiche sono potenzialmente una specie molto più forte di quanto fa credere loro: sono numerose, laboriose, in grado di collaborare e di fare grandi cose, a differenza sua che non può fare altro che manifestare la sua scorza da duro, nascondere le sue debolezze e fare leva su quelle altrui. Ciò si manifesta particolarmente in 2 scene del film, una delle quali vi ripropongo qui sotto. In questa scena ad Hopper è stato suggerito di non tornare all'isola delle formiche per riscuotere il cibo del ricatto, dato che al rifugio delle cavallette ce ne è a sufficienza, e di godersi le ferie. La sua reazione indica chiaramente che la cosa importante non è il cibo, ma solo ribadire la supremazia delle cavallette e impedire alle formiche di rendersi conto delle loro potenzialità. Di fatti, la sequenza in cui seppellisce i suoi scagnozzi sotto una valanga di piccoli semi è una rappresentazione perfetta del proverbio "l'unione fa la forza". Insomma, secondo chi vi scrive questa perfida cavalletta è uno dei cattivi più interessanti mai apparsi sugli schermi, come d'altronde lo è l'opera cinematografica in cui appare, per tanti altri motivi che vanno oltre il carisma dell'antagonista. Voi cosa ne pensate? Vi invito, come al solito, a dirlo con un commento. Ma soprattutto, stavolta, vi chiedo critiche e consigli per migliorare questa rubrica e, se volete, di suggerirmi qualche personaggio che ritenete interessante da trattare. Grazie per la lettura e arrivederci al prossimo articolo. |
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