"I Pokémon sono stati spesso oggetto di pesanti critiche.
Critiche religiose
Alcuni cristiani statunitensi credono che i Pokémon abbiano un'origine satanica. Dopo la pubblicazione della versione inglese di Pokémon Giallo negli Stati Uniti, le accuse mosse ai Pokémon sono state le seguenti:
* I Pokémon sono simili a demoni. Possono essere catturati e possono essere invocati per svolgere varie azioni (per esempio tagliare un albero, spostare una roccia o illuminare un luogo buio).
* Per controllarli (soprattutto quando sono a livelli molto alti) bisogna usare "talismani" magici (le medaglie ottenute nelle palestre).
* Si possono usare pietre "magiche" per fare evolvere alcuni Pokémon.
* I Pokémon si evolvono. Poiché l'evoluzione nega il creazionismo, i Pokémon negano alcune interpretazioni della Bibbia.
* Alcuni Pokémon possiedono poteri paranormali o psichici. Questi non derivano da Dio e quindi, secondo alcune dottrine cristiane, sono poteri donati da Satana.
* Molti Pokémon seguono e praticano concetti asiatici spirituali e mistici. Per esempio, alcuni praticano arti marziali, che per alcuni gruppi cristiani è un passaggio che porta alle religioni pagane. Inoltre il mondo in cui è ambientato presenta le tradizioni asiatiche verso le forze degli elementi.
* Alcuni Pokémon (per esempio Mismagius, Murkrow e Houndoom, che somiglia a Cerbero) ricordano stregoni o demoni.
Inoltre secondo alcuni nella sigla originale in inglese, se viene ascoltata al contrario (backmasking) la frase "gotta catch 'em all" è possibile udire "I love Satan" (amo Satana) o "oh Satan". Per questo motivo alcune organizzazioni cristiane credono che i Pokémon istighino al satanismo in modo subliminale. Tuttavia la validità del backmasking è ancora oggi molto dibattuta.
Il Vaticano, attraverso il canale satellitare SAT2000, ha dichiarato che i giochi di carte e i videogiochi dei Pokémon «non hanno alcuna controindicazione morale» e «allenano i bambini alla fantasia e all'inventiva». Inoltre ha sottolineato che le storie «si basano sempre su un legame di amicizia intenso tra l'allenatore e il suo Pokémon».
Altre critiche sono giunte da membri della comunità ebraica, per l'uso della svastica, simbolo del nazismo, in modo inappropriato. La Nintendo ha dichiarato che è stato solo un malinteso, poiché la svastica o "manji", orientata in senso antiorario (?), in Oriente rappresenta il sole e viene usata come auspicio di buona fortuna dalla religione induista da circa 2000 anni. Ancora oggi, in Giappone, la svastica non è sempre associata al nazismo (che usava come simbolo una svastica in senso orario), ma può indicare un tempio buddista allo stesso modo dell'obelisco (†) che in occidente indica una chiesa.
Il manji è presente solo nella versione giapponese di una carta del Pokémon Trading Card Game (in cui sono presenti Golbat e Ditto) che non venne rilasciata nel mercato statunitense. Tuttavia, alcuni gruppi ebraici attaccarono le versioni giapponesi arrivate negli USA attraverso importazioni non autorizzate, sebbene il manji abbia i rembi rivolti in direzione opposta alla svastica nazista. Per questo motivo la Nintendo interruppe l'uso del simbolo nella versione giapponese. Questo causò, in Giappone, una violenta reazione pubblica per l'intolleranza dimostrata nei confronti dei simboli della religione buddista.
I Pokémon sono stati anche attaccati dagli islamici, in Arabia Saudita. Qui il gioco di carte è stato criticato perché promuoveva il gioco d'azzardo. Tuttavia nei paesi moderati, ad esempio Turchia e Pakistan, non ci fu nessuna minaccia.
Invece una fatwa, un editto religioso, indetta da uno sceicco saudita, incitò i musulmani a stare attenti al gioco, poiché venne notato che in molte carte sono presenti «stelle a sei punte, simbolo del sionismo internazionale e dello Stato d'Israele» (in riferimento al simbolo "energia incolore").
Malattie
Il 38º episodio della prima serie ha causato 685 casi di epilessia. Dopo questo incidente la Nintendo mise un avviso nei videogiochi riferito ai soggetti affetti da epilessia fotosensitiva.
Crudeltà verso gli animali
Alcuni hanno messo a confronto il meccanismo originario delle lotte tra Pokémon e la pratica, fuorilegge, del combattimento tra galli. Da questo punto di vista, il gioco si fonda principalmente sul fatto che gli allenatori di Pokémon devono catturare e far combattere tra loro animali selvatici. Inoltre le pozioni e gli altri oggetti, che servono a curare o a migliorare l'abilità del Pokémon durante le lotte, sono considerate al pari delle droghe e delle sostanze stupefacenti. Alcuni pensano che ciò inciti i bambini alla crudeltà verso gli animali o verso il gioco d'azzardo.
Tuttavia, molti fan della serie vedono gli scontri come una competizione amichevole tra due squadre di Pokémon e tra i loro allenatori. Da questo punto di vista, gli allenatori non costringono i Pokémon a sfidarsi a tutti i costi. Nonostante esistano Pokémon territoriali (ad esempio Pidgeotto), la loro aggressività è completamente differente da quella dei galli da combattimento, che lottano fino a quando uno dei due muore.
Razzismo
Il Pokémon Jynx originariamente aveva una pelle scura, poiché era una parodia di una moda giapponesi, il ganguro, o yamanba, in voga nel periodo dell'uscita del videogioco. Molti afroamericani, tra cui la scrittrice Carole Boston Weatherford, accusarono il videogioco di fornire, attraverso il Pokémon, un'immagine stereotipata delle persone di colore. Nel 2002, in risposta a questa controversia, la Nintendo cambiò il colore del Pokémon rendendo viola sia le mani che il viso.
Controversie legali
Nel novembre del 2000 Uri Geller affermò che Kadabra (il cui nome originale giapponese, Yunger?, si ritiene possa derivare da quello di Geller) era "un Pokémon malvagio e occulto" e che la Nintendo aveva rubato la sua identità usando il suo nome. Geller, che inoltre riteneva i segni a forma di S sul corpo del Pokémon un richiamo alle SS naziste, perse la causa.
Nello stesso anno la Morrison Entertainment Group portò la Nintendo in tribunale per via della somiglianza tra "Pokémon" e "Monster in My Pocket". L'avvocato di Morrison, commentando la perdita della causa, ha dichiarato «stiamo fallendo poiché tutti pensano che [Monster in My Pocket] sia un plagio dei Pokémon».
Zbtb7
Nel gennaio del 2005 è stato scoperto un gene responsabile del cancro inizialmente chiamato POKemon, abbreviazione di "POK erythroid myeloid ontogenic factor". Tuttavia, nel dicembre dello stesso anno, la Nintendo, minacciando azioni legali, ha chiesto al Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di cambiare il nome del gene. Il MSKCC ha deciso di utilizzare solamente il nome Zbtb7."
Fonte: Wikipedia
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