Indice Discussion Board Intrattenimento Harry Potter and The Deathly Hallows [SPOILER 7° LIBRO]

Harry Potter and The Deathly Hallows [SPOILER 7° LIBRO]

Se l'intrattenimento è la tua passione, questa è la sezione che fa per te! Tutte le discussioni su Tv, Film, Libri, Anime, Manga e Musica sono bene accette.


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Località: Terza stella a destra e dritto fino al mattino.
Ecco il topic più temuto di tutti i tempi.

Unico posto dove poter spoilerare e conoscere il futuro della saga.

Mi ci sfogherò quando avrò letto il settimo e ultimo libro del maghetto :P
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Immagine<---Rarissimo ovetto cangiante!!

Messaggio 21/07/2007, 14:18

Messaggi: 1798
io non posso spoilerare, ho promesso di non farlo (cmq per ora non mi ha ancora preso la storia) ;)

Messaggio 21/07/2007, 16:12

Messaggi: 592
Località: Roma

Burbage
Scrimgeour
Hedwig
Mad-Eye
Wormtail
Dobby
Fred Weasely
Snape

Io so solo questo O.O ossia che tutti questi personaggi hanno una cosa in comune !

Messaggio 21/07/2007, 20:26
[spoiler]moriranno tutti???[/spoiler]
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Messaggio 22/07/2007, 11:13

Messaggi: 1798
ma che bella lista :D

Messaggio 24/07/2007, 23:31

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Località: Terza stella a destra e dritto fino al mattino.
CAPITOLO PRIMO: L'ASCESA DEL SIGNORE OSCURO

[spoiler]
I due uomini apparvero dal nulla, a pochi metri l'uno dall'altro, nello stretto viottolo illuminato dalla luna. Per un attimo restarono immobili, puntando la bacchetta l'uno contro il petto dell'altro: poi, quando si riconobbero, riposero le bacchette sotto i mantelli e si incamminarono, fianco a fianco, nella stessa direzione.
"Ci sono notizie?" chiese il più alto dei due.
"Le migliori" rispose Piton.
Il vicolo confinava a sinistra con rovi selvaggi di piccola crescita, a destra con una siepe alta e ordinata. I lunghi mantelli degli uomini sbattevano intorno alle caviglie mentre camminavano.
"Pensavo di essere in ritardo" disse Yaxley e i suoi lineamenti bruschi scorrevano dalla vista mentre i rami proiettati sugli alberi rompevano il chiarore di luna. "E' stato più difficile da risolvere di quanto supponevo. Ma spero che lui ne sarà soddisfatto. Sembri sicuri che la tua richiesta sia buona?"
Piton annuì e non elaborò. Girarono a destra in una strada carrabile che dava inizio al vicolo. La siepe si curvò verso loro, fuggendo dalla distanza oltre i cancelli di ferro battuto sbarrando la strada degli uomini. Nessuno di loro si mosse; in un attimo alzarono le braccia e passarono.
Le vie di siepe imbacuccavano il suono dei passi degli uomini. Ci fu un sussurro da qualche parte alla loro destra; Yaxley estrasse la bacchetta di nuovo, puntandolo sopra la testa dell'altro, ma la fonte del rumore provava che non era altro che un pavone, che pavoneggiavano all'inizio del viale.
"Ha sempre fatto il suo meglio, Lucius, pavoni..." Yaxley ripose la sua bacchetta nel mantello e sbuffando. Una bella villa nasceva dall'oscurità alla fine del lungo percorso, le luci luccicavano nelle finestre del piano superiore. Da qualche parte nell'oscuro giardino oltre la siepe c'era una sorgente. I sassi scricchiolavano sotto i loro piedi mentre Piton e Yaxley accorsero verso la porta principale, la quale oscillava al loro approccio, sebbene nessuno l'avesse aperta visibilmente.
Il corridoio era ampio, appena illuminato, e suntuosamente decorato, con un magnifico tappeto che copriva quasi del pavimento di pietra. Gli occhi dei pallidi volti dei quadri nei muri seguivano Piton e Yaxley mentre loro ci camminavano attraverso. I due uomini si fermarono alla porta di legno pesante che conduceva alla stanza successiva, esitando per dei battiti del cuore, poi Piton girò il manico di bronzo.
Il salone era pieno di persone in silenzio, sedute al lungo e ornato tavolo. I mobili usuali della stanza erano stati fatti salire contro le mura senza cura. La luce venne da un camino sotto di un frontale di marmo sormontato da uno specchio dorato. Piton e Yaxley si soffermarono per un momento sulla soglia. Mentre i loro occhi grigi si abituarono alla carenza di luce, furono portati in sù verso la più strana scena: una figura apparentemente umana dall'aspetto positivo cadeva giù dal tavolo, girando intorno come se fosse stato appeso da una corda invisibile, e riflesso nello specchio e nel terreno, pulendo la superficie del tavolo sotto. Nessuno di quelle persone sedute sotto questo spettacolo lo guardava eccetto per un pallido e giovane uomo seduto quasi sotto di lui. Sembrava che cercasse di non guardare in su ogni minuto.
"Yaxley, Piton" disse una voce alta e pulita dall'altra parte del tavolo. "Siete quasi in ritardo."
Colui che aveva parlato era seduto direttamente davanti al camino, così che fosse difficile, per prima cosa, intuire e capire qualcosa del suo aspetto fisico. Però mentre si incamminavano più vicino, la sua faccia veniva illuminata dal buio, senza capelli, apparentemente come un serpente, con delle fessure per narici e raggianti occhi rossi in cui le pupille erano verticali. Era così pallido che sembrava emettere della luce.
"Severus qui" disse Voldemort, indicando il posto nella sua immediata destra. "Yaxley...dietro a Dolohov."
I due uomini presero i loro posti assegnati. Molti degli occhi attorno al tavolo seguivano Piton ed era perché Voldemort gli aveva parlato per prima.
"Allora?"
"Mio Signore, l'Ordine della Fenica intende spostare Harry Potter dal sua posto di sicurezza sabato prossimo, nella notte."
L'interesse intorno alla tavola si era messo a fuoco tangibilmente. Alcuni si indurirono, altri fecero dei piccoli movimenti e tutti fissavano Piton e Voldemort.
"Sabato...nella notte" ripeté Voldemort. I suoi occhi rossi si fissarono sopra quelli di Piton con tanta intensità che alcuni distolsero lo sguardo. apparentemente pieni di paura che potevano rimaner bruciati dagli sguardi fissi. Piton, comunque, guardava la faccia di Voldemort con calma e in un momento o due, la bocca senza labbra di Voldemort si curvò in qualcosa che somigliava a un sorriso.
"Bene. Molto bene. E questa informazione proviene..."
"...dalla fonte di cui abbiamo discusso." disse Piton
"Mio Signore"
Yaxley si era appoggiato per vedere giù per il lungo tavolo Voldemort e Piton. Tutte le facce si voltarono verso di lui.
"Mio Signore, ho sentito diversamente"
Yaxley aspettò, ma Voldemort non parlò, così continuò. "Dawlish, l'auror, si è lasciato sfuggire che Potter non verrà spostato fino alle tredici, la notte prima che i ragazzi compiono diciassette anni."
Piton stava sorridendo.
"La mia fonte mi ha detto che non c'erano piani che si possono attribuire a un falso sentiero; questo deve essere. Nessun dubbio che un Incantesimo di Memoria sia stato lanciato a Dawlish. Non sarebbe la prima volta; è conosciuto per essere suscettibile."
"La assicuro, mio Signore, Dawlish sembra quasi certo" disse Yaxley.
"Se gli è stato lanciato l'incantesimo di memoria, naturalmente è sicuro" disse Piton "Ti assicuro, Yaxley, l'Ufficio Auror non avrà alcuna parte nella protezione di Harry Potter. L'Ordine crede che noi ci siamo infiltrati nel Ministero."
"L'Ordine ha una cosa giusta, vero?" disse un uomo piccolo seduto ad una piccola distanza da Yaxley, diede una risata ansimante che era rimbombò lì e lungo la tavola.
Voldemort non rise. Il suo sguardo aveva divagato sul corpo ed egli sembrava essere perso nei pensieri.
"Mio Signore" continuò Yaxley "Dawlish crede che una parte degli Auror trasferirà il ragazzo..."
Voldemort resistette una mano grande, e Yaxley diminuiva una volta, guardando pieno di risentimento mentre Voldemort si girò dietro verso Piton.
"Dove nasconderanno il ragazzo poi?"
"Alla casa di uno dell'Ordine" disse Piton "Al posto, secondo la fonte, è stato dato ogni protezione che l'Ordine e il Ministero potessero insieme procurare. Penso che c'è una piccola chance di prenderlo una volta che è lì, mio Signore, al meno che il Ministero non si è precipitato prima del prossimo Sabato, il quale potrebbe darci l'opportunità di scoprire e disfare abbastanza incantesimi per sfondare il resto."
"Bhe, Yaxley?" gridò Voldemort da giù il tavolo, la luce del fuoco si illuminava nei suoi occhi rossi. "Potrà il Ministero precipitarsi entro il prossimo Sabato?"
Una volta ancora, tutte le teste si voltarono. Yaxley sbatté le spalle.
"Mio Signore, ho delle buone notizie su ciò. Sono - con difficoltà, e con grande fatica - riuscito a lanciare una Maledizione Imperius su Pius Thicknesse."
Molti di quelli che sedevano intorno Yaxley sembravano impressionati; il suo vicino, Dolohov, un uomo con una faccia lunga e storta, lo applaudì da dietro.
"E' un inizio" disse Voldemort "Ma Thicknesse è solo un uomo. Scrimgeour deve essere circondato dalla nostra gente prima che io attacchi. Uno sforzo fallito sulla vita del Ministro mi ostacolerà per molto."
"Si...mio Signore. Questo è vero. Ma lei sa come Capo del Dipartimento delle Leggi Magiche Applicative, che Thicknesse non solo ha contatti con il Ministro in persona ma ha contatti anche con tutti i capi degli altri dipartimenti del Ministero. Sarà, penso, facile ora che abbiamo come un officiale di grado superiore sotto il nostro controllo, soggiogare gli altre, e poi possiamo tutti lavorare insieme per abbassare Scrimgeour."
"Lungo come il nostro amico Thicknesse non viene scoperto prima che lui si è convertito del tutto" disse Voldemort "In ogni caso, rimane improbabile che il Ministero sarà mio prima del prossimo sabato. Se non potremo toccare il ragazzo quando arriverà a destinazione, allora sarà fatto qualche lui viaggerà."
"Abbiamo un vantaggio lì, Signore" disse Yaxley, che sembrava determinato a ricevere un pò di approvazione. "Ora abbiamo molte persone collocate entro il Dipartimento dei Trasporti Magici. Se Potter appare o usa la Polvere Volante, lo sapremo immediatamente."
"Non lo farò neanche" disse Piton "L'Ordine eviterà ogni forma di trasporto che è controllato o regolato dal Ministero; non si fidano nel farlo in quel posto."
"Meglio" disse Voldemort "Si dovrà far avanti. Più facile da prendere, di gran lunga."
Ancora Voldemort guardò al corpo che si muoveva lentamente mentre continuava "Mi occuperò del ragazzo in persona. Ci sono molti errori su dove Harry Potter è concentrato. Alcuni sono stati miei. Che Potter vive a causa di uno dei miei errori che al suo trionfo."
La compagnia intorno al tavolo guardava Voldemort apprensivamente, ogni di loro, dalla sua espressione, impaurita che potrebbe biasimare l'esistenza continua di Harry Potter. Voldemort, comunque, sembrava stesse parlando più a se stesso che a ognuno di loro, ancora mandando il corpo inconscio su di lui.
"Non ho avuto cura, e sono stato ostacolato dalla fortuna e dalle scelte, quei demolitori di tutto eccetto dei piani ben fatti. Ma so meglio di ora. Capisco quelle cose che non ho capito prima. Deve essere l'unico ad uccidere Harry Potter, e lo sarò."
A queste parole, che sembravano essere risposta a loro, si sentì un lamento all'improvviso, e un terribile pianto di dolore e miseria. Alcuni di quelli al tavolo guardarono in giù, sospesi, per il suono che sembrava uscire da sotto i loro piedi.
"Codaliscia" disse Voldemort, senza cambiare il suo tono quiete e pensieroso e senza rimuovere i suoi occhi dal corpo sopra. "Non ti ho detto di tenere il nostro prigioniero calmo?"
"Si, m-m-i-o Signore" sospirò un piccolo uomo da giù il tavolo, che stava sedendo così pieno nella sua sedia che sembrava, a primo sguardo, essere vuota. Ora che era sceso dalla sedia e affrettato alla stanza, non lasciando niente dietro di lui tranne un curioso raggio d'argento.
"Come stavo dicendo" continuò Voldemort, guardando di nuovo ai volti intensi dei suoi seguaci. "Ora capisco meglio. Avrò bisogno, per un pò, di prendere in prestito una bacchetta da uno di voi prima che io vado a uccidere Potter."
I volti intorno a lui mostravano niente se non lo shock, poteva aver annunciato che voleva aver in prestito una delle loro braccia.
"Nessun volontario?" disse Voldemort "Vediamo...Lucius, non vedo ragione perché tu debba avere una bacchetta."
Lucius Malfoy guardò in su. La sua pelle era giallastra e cerata alla luce del fuoco, e i suoi occhi erano sommersi e oscurati. Quando parlava, la sua voce era rauca.
"Mio Signore?"
"La tua bacchetta, Lucius. Chiedo la tua bacchetta."
"Io..."
Malfoy diede un'occhiata alla moglie. Lei stava osservando sopra, lentamente quanto era pallida, i suoi lunghi capelli biondi cadevano nella schiena, ma sotto il tavolo le sue dita sottili terminavano fino al polso. Al suo tocco, Malfoy mise la mano nei suoi vesti, prese una bacchetta e la passò a Voldemort, che la teneva davanti ai suoi occhi rossi, esaminandola più vicino.
"Di cosa è?"
"Olmo, mio Signore" sospirò Malfoy
"E il centro?"
"Drago. Corde di cuore di drago."
"Bene" disse Voldemort. Prese la sua bacchetta e confrontò la lunghezza. Lucius Malfoy fece un movimento involontario, per una frazione di secondo, sembrava aspettasse di ricevere la bacchetta di Voldemort in cambio della sua. Voldemort fece un gesto. I suoi occhi si aprivano maliziosamente.
"Darti la mia bacchetta, Lucius? La mia bacchetta?"
Alcuni della folla ridacchiarono.
"Ti ho dato la libertà, Lucius, non ti è abbastanza? Ma ho notato che tu e la tua famiglia sembrate meno che felici del ritardo...Qualcosa riguardo la mia presenza nella tua casa che ti sposta, Lucius?
"Niente. Niente, mio Signore!"
"Bugie Lucius..."
La voce soffice sembrava fischiare anche dopo che la crudele bocca smise di muoversi. Uno o due dei maghi reprimero un brivido mentre il fischio di faceva più forte; qualche di grande poteva essere sentito che scorreva attraverso il pavimento sotto il tavolo. Il pesante serpente comparì per arrampicarsi sulla sedia di Voldemort. Saliva, sembrava fosse senza fine, e si fermò tra le spalle di Voldemort, il suo collo lo spessore di una coscia di un uomo; i suoi occhi con fessure vericali per pupille, non si muovevano. Voldemort accarezzava la creatura distrattamente con le sue lunghe e fine dita, guardava ancora Lucius Malfoy.
"Perchè i Malfoy sembrano essere infelici della loro residenza? Non è il mio ritorno, il mio risorgimento a dar forza, la vera cosa che loro avevano dichiarato di desiderare per tanti anni?"
"Certo, mio Signore" disse Lucius Malfoy. La sua mano si mosse mentre lui strofinava dolcemente il suo labbro superiore. "Lo volevamo e lo vogliamo."
Alla sinistra di Malfoy, sua moglie fece un accenno bizzarro, i suoi occhi si allontanavano da Voldemort e il serpente. Alla sua destra, suo figlio, Drago, che stava fissando al corpo sopra, diede un'occhiata a Voldemort e poi si distolse, terrificato dal contatto con gli occhi.
"Mio Signore" disse una donna oscura dal fondo del tavolo, la sua voce si stringeva con emozione "è un onore averla qui ora, nella nostra casa di famiglia. Non ci può essere un piacere più grande."
Sedeva dietro sua sorella, non molto uguale a lei, con i suoi capelli scuri e gli occhi coperti, come era solito, dove Narcissa sedeva rigida e passiva, Bellatrix si sporgeva verso Voldemort, per pure parole non poteva dimostrare la sua voglia per la vicinanza.
"Nessun piacere più grande" ripeté Voldemort, la sua testa si inclinava un pò da una parte mentre teneva conto di Bellatrix. "Questo vuol dire un grande affare, Bellatrix, da te"
Il suo volto si allargava con colore, i suoi occhi sgorgavano con lacrime di gioia.
"Il mio Signore sa che non dico niente se non la verità!"
"Nessun piacere più grande...anche a confronto con l'evento felice che, sento, ha preso luogo nella tua famiglia questa settimana?"
Lo guardò, la sua bocca si aprì, evidentemente confusa.
"Non so cosa vuoi dire, mio Signore"
"Sto parlando di tua nipote, Bellatrix. E il vostro, Lucius e Narcissa. Ha appena sposato un lupo mannaro, Remus Lupin. Dovete esserne fieri."
Ci fu un'eruzione di risate da presa in giro intorno al tavolo. Alcuni si sporgevano per scambiarsi degli sguardi, alcuni colpivano il tavolo con i pugni. Il grande serpente, avendo antipatia per i disturbi, aprì la sua bocca e sibilò con rabbia, ma i Mangiamorte non lo sentirono, così giubilante erano all'umiliazione di Bellatrix e dei Malfoy. Il volto di Bellatrix, reso da pochi minuti pieno di felicità, si ritrovò pieno di rosso cattivo e macchiato.
"Lei non è nostra nipote, mio Signore" urlò lei con emissione di gioia. "Noi - Narcissa ed io - non abbiamo più rivolto parola a nostra sorella da quando ha sposato un Mezzosangue. Questa monella non ha niente a che fare con noi, o altre bestie che sposa"
"Cosa dici, Draco?" chiese Voldemort, e sebbene la sua voce fosse tranquilla, attraversava i miagolii e le risate. "Baderai al piccolo?"
L'ilarità si montò, Draco Malfoy guardava nel terrore suo padre, il quale stava fissando giù nel suo stomaco, poi catturò la vista di sua madre. Mosse la testa quasi impercettibilmente, poi continuò a guardare al muro opposto.
"Basta" disse Voldemort, accarezzando il rabbioso animale "Basta."
E le risate cessarono.
"Molti della nostra famiglia si sono ammalati un tempo" disse mentre Bellatrix lo fissava, senza respiro e implorando "dovete eliminare il vostro per tenervi in salute, vero? Tagliate quelle parti che minacciano la salute del resto."
"Si, mio Signore" sospirò Bellatrix e i suoi occhi si inondarono di lacrime di gratitudine "Alla prima occasione!"
"Lo farete" disse Voldemort "E nella vostra famiglia, così nel tempo...noi porteremo via la piaga che ci infetta fino a che il sangue pure rimanga..."
Voldemort alzò la bacchetta di Lucius Malfoy, puntandolo direttamente alla figura sospesa sopra il tavolo, e le diede un piccolo colp. La figura apparì con un lamento e iniziò a sforzarsi contro le corde invisibili.
"Riconosci il nostro ospite, Severus?" chiese Voldemort
Piton alzò gli occhi al viso. Tutti i Mangiamorte stavano guardando al prigioniero ora, come se fu data loto il permesso di mostrare la curiosità. Mentre si girò la faccia verso la luce del fuoco, la donna disse in una voce spaccata e terrificata. "Severus! Aiutami!"
"Ah si" disse Piton mentre la prigioniera si girava ancora lentamente.
"E tu, Draco?" chiese Voldemort, accarezzando il muso del serpente con la mano dove non teneva la bacchetta. Draco mosse la testa a scatto. Ora che la donna si era svegliata, egli non sembrava più capace di guardarla.
"Ma non hai preso le sue lezioni2 disse Voldemort "per quelli o te che non sanno, noi siamo in compagnia qui sta notte da Chariy Burbage che, fino a recentemente, insegnava alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts."
Ci furono dei piccoli rumori di comprensione intorno al tavolo. Una donna gobba e impressionante con denti affiliati.
"Si...Professoressa Burbage ha insegnato ai nostri bambini tutto sui Babbani...come sono diversi da noi..."
Uno dei Mangiamorte sputò a terra. Charity Burbage rivolse ancora la faccia a Piton.
"Severus...per piacere...ti prego"
"Silenzio" disse Voldemort, con un altro colpo alla bacchetta di Malfoy e Charity cadde in silenzio come se imbavagliata. "Nessun argomento con avvelenamento e corruzione le menti dei bambini maghi, la scorsa settimana la professoressa Burbage ha scritto una difesa appassionata dei Mezzosangue nel La Gazzetta del Profeta. I maghi, lei dice, devono accettare questi ladri della nostra sapienza e magia. La cancellazione dei purosangue è, dice la professoressa Burbage, una circostanza di grande desiderio...lei vorrebbe averci come compagni dei Babbani...o senza dubbio, lupi mannari..."
Nessun rise a questo punto. L'ira e il disprezzo non era sbagliati nella voce di Voldemort. Per la terza volta, Charity Burbage girò il volto verso Piton. Le lacrime stavano scendendo dai suoi occhi nei suoi capelli. Piton la guardava da dietro, mentre si girò lentamente da lui.
"Avada Kedavra"
Un lampo di luce verde illuminò ogni angolo della stanza. Charity cadde, con una caduta strepitosa, nel tavolo sotto, il quale tremava e scricchiolava. Molti dei Mangiamorte si tirarono indietro dalle loro sedie. Draco cadde nel pavimento.
"A cena, Nagini" disse Voldemort dolcemente, e il grande serpente oscillava pericolosamente e scivolava dalle sue spalle nel legno lucidato.[/spoiler]

Grazie a: http://www.thedeathlyhallowsbook.us/1.php

Penso che questo vada oltre gli spoiler...
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Messaggio 01/08/2007, 12:59

Messaggi: 1798
mi piace il personaggio di Piton, come lo ha caratterizzato (tesoro!!!), mentre non mi piace come ha trattato Silente :x :!: nel finale avrei preferito che harry morisse :)

Messaggio 20/08/2007, 19:18

Messaggi: 352
Ho appena finito di leggere il libro: davvero fantastico!
Il figlio di Harry che si chiama Albus Severus :D , la signora Wesley che uccide Bellatrix Lestrange, il passato di Silente e tutto il resto :D
Mi è dispiaciuto per Fred, poveretto :cry:


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