Italia, due dubbi per Lippi
Rebus formazione per la Bulgaria
Tutto pronto o quasi, perché Marcello Lippi, a poche ore dalla sfida decisiva contro la Bulgaria, non ha ancora sciolto i dubbi di formazione e deciderà solo in extremis a chi affidarsi. I dubbi, sostanzialmente, sono due e riguardano la punta da affiancare a Iaquinta e il ruolo di trequartista. Accanto all'ariete juventino giostrerà uno tra Gilardino e Quagliarella, mentre alle spalle delle due punte Pirlo e Pepe si contendono un posto.
Di certo c'è che il nodo è là davanti, dove l'Italia, anche contro la Georgia, ha fatto una fatica dell'altro mondo. Il resto sono piccoli ritocchi, con Grosso che prenderà il posto di Criscito - tra i migliori, per la verità, a Tbilisi -, De Rossi che si muoverà davanti alla difesa e Marchisio che sarà preferito a Palombo. Il tutto per una formazione senza fronzoli, "concreta" come la vorrebbe Lippi e come il ct l'ha già annunciata. Per il capitolo fantasia, poi, si vedrà.
Molto dipende da Pirlo, come detto, e dalla sua condizione fisica. Contro Kaladze e compagni il milanista è sembrato in difficoltà fino a che non è stato avanzato alle spalle delle punte. Poi, esonerato dai compiti di copertura, è sembrato leggermente più a proprio agio anche se mai troppo pimpante. Logico, quindi, che Lippi abbia quanto meno preso in considerazione altre opzioni e provato, anche ieri, l'alternativa Pepe. Che garantirebbe al ct maggior dinamismo, ma che non ha né l'esperienza di Pirlo né le sue doti di uomo-assist.
Fatto sta che, scelto l'uomo da piazzare in rampa di lancio, al ct non resterà che decidere il finalizzatore. La sensazione è che Lippi sia pronto a rilanciare Gilardino, ma Quagliarella, decisivo contro i georgiani, è in forma smagliante e non può essere escluso allegramente dall'undici titolare. Sempre che, come quattro giorni fa a Tbilisi, il ct non preferisca affidarsi all'attaccante napoletano solo a gara in corso.
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Eto'o batte già Ibrahimovic
Il camerunese preferito allo svedese
Mentre Ibra rivendica la paternità dei successi interisti degli ultimi tre anni, Eto'o vince la prima sfida a distanza con lo svedese in attesa di incrociare i guantoni con lui in Champions. Secondo un sondaggio del quotidiano spagnolo, Marca, votato da oltre 60mila tifosi, il camerunese è infatti attualmente il miglior attaccante del mondo.
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Il nuovo Messi arriva dalla Georgia
Il 16enne Chanturia chiamato dal Barça
Il presente del Barça si chiama Messi, Ibrahimovic ed Henry, ma nel futuro potrebbe essere un giovane georgiano l'idolo del Camp Nou. Il suo nome è Giorgi Chanturia, ha 16 anni e gioca come mezzapunta. Gli osservatori blaugrana hanno messo gli occhi su di lui già da tre anni e ora lo hanno inserito nel settore giovanile. A vederlo muoversi in campo, "bersi" gli avversari e "dare del tu" al pallone col piede sinistro, sembrano averci visto bene.
La carriera di calciatore di Chanturia, che come Messi è stato prelevato dal Barcellona da giovanissimo ma che per movenze ricorda più Ibra, è iniziata nel Vake di Tbilisi, dove si è guadagnato l'etichetta di miglior talento del suo Paese. In campo internazionale è esploso alla Dana Cup 2006, vincendo il trofeo di miglior giocatore. Che gli ha aperto le porte di Barcellona, dove, dopo un mese di prova, è stato promosso a pieni voti. E adesso tutti aspettano il giorno del suo debutto tra i "grandi".
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Inter, Sneijder brucia i tempi
Convocato dall'Olanda.
E Mou spera
Buone notizie per l'Inter dal ritiro dell'Olanda. Wesley Snejider, reduce da un infortunio alla caviglia destra (una distorsione) è tornato a lavorare in gruppo ed è stato convocato per Glasgow, dove mercoledì gli "Orange" affrontano la Scozia. I responsabili della Nazionale hanno fatto comunque capire che in ogni caso non lo rischierebbero. Nessun rientro anticipato, dunque, ma per Mou aumentano le possibilità di averlo per il Barcellona.
Il centrocampista ha riportato "solo una distorsione con stiramento dei legamenti della caviglia destra", spiegano i medici, assicurando che "non vi è stata alcuna lesione dei legamenti stessi".
Sneijder, insomma, sta decisamente meglio: il trequartista brucia i tempi e non è per nulla refrattario a forzare la caviglia infortunata. Mourinho e l'Inter sperano e incrociano le dita. Il portoghese non vuole rinunciare al suo nuovo acquisto per il debutto di mercoledì prossimo in Champions League contro il Barcellona dell'ex Ibrahimovic.
Per la sfida di San Siro, intanto, il "tutto esaurito" è a un passo: 75 mila già tagliandi venduti.
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Juve, Diego: "Faremo grandi cose"
"Voglio dire la mia anche in Champions"
Dici Diego e i tifosi della Juve sognano a occhi aperti: due giornate di campionato e il brasiliano ha già preso la squadra per mano: "Non mi aspettavo che il mio arrivo suscitasse tanto entusiasmo - ha detto a 'Don Balon' - Spero che tutti uniti, giocatori e tifosi, riusciremo a fare grandi cose. Io ho molto entusiasmo e sono fiducioso. Voglio giocare un ruolo importante anche in Champions". E Diego aspetta Del Piero: "Sul campo ci capiremo".
Diego non ha paura delle troppe responsabilità: "Io sono talmente ambizioso che non mi accontento di giocare il campionato e la Coppa Italia, aspiro ai successi più importanti con questa maglia".
"Per me far parte di questo club è come un sogno che diventa realtà - ha proseguito - Abbiamo una rosa con tanta qualità anche se poi tutto dipenderà da quello che faremo in campo. Io ho molto entusiasmo e sono fiducioso per questa stagione. Non ci sono dubbi che con gli arrivi del sottoscritto e di Felipe Melo la Juventus avrà un potenziale di gran lunga maggiore rispetto a prima anche se comunque, anche senza di noi, la rosa sarebbe ugualmente importante. Sia io che Melo siamo giocatori che combiniamo fantasia e tecnica, è un qualcosa di genetico nei brasiliani e contribuiremo anche con la nostra mentalità vincente".
L'ex Werder Brema finora ha giocato alle spalle di Iaquinta e Amauri ma non vede l'ora di dialogare sul terreno di gioco con Alex Del Piero. "Per me è un grande onore giocare nella sua stessa squadra, è un calciatore eccellente con il quale, sono sicuro, ci capiremo sul campo. Ho avuto anche un buon impatto con Trezeguet e Iaquinta, tutti insieme faremo grandi cose".
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Lippi, guarda che Italia!
Mandateci la vostra formazione ideale
di Maurizio Mosca
Proseguiamo sempre peggio il cammino verso il Mondiale 2010 in Sudafrica. Abbiamo vinto in Georgia con due autogol di Kaladze. La fortuna di Lippi non ha limiti. Speriamo duri? Da quattro gare non facciamo un gol noi. Italia lenta, confusa, senza idee. Adesso, caro Lippi, è ora di finirla con le sue testardaggini. Ma per forza le partite degli azzurri non interessano a nessuno. Lippi ha fatto della Nazionale una cosa sua. Ed è assurdo, perché è di tutti. Ci spiega perché la gente dovrebbe appassionarsi con quello che ci offre la sua squadra?
Ora basta, siamo stufi di essere nelle mani delle fisime e dei pallini del c.t., basta con le scuse tipo "contava solo il risultato". Lippi non può più prescindere da Cassano (porterebbe fantasia ed è un trascinatore), Thiago Motta (convocabile), Balotelli, Pazzini e Amauri, che vuole essere azzurro e che nel 2010 vedrà finalmente risolta la pratica di naturalizzazione. La gente pretende di divertirsi e dagli azzurri vuole spettacolo.
Primo input: fare i gol affidandosi a uno schieramento più coraggioso. Giuseppe Rossi deve crescere per diventare numero uno. Quelli che Lippi si ostina a non chiamare devono essere titolari fissi, gli altri solo alternative. E visto che Lippi non vuol cambiare dando spazio ai veri campioni, a questo punto ci proviamo noi, in rispetto della gente che ama la Nazionale. Ecco la formazione che suggeriamo al c.t. con, tra parentesi, le eventuali alternative:
DEVO CONTINUARE NON ANCORA FINITO