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Avv. di Chikorita-Oltre i confini del mondo (8/8) postato da PkCll (21:21 24/09/12) |
~ link diretto a questo articolo La Discarica Tanfo – seconda parte“Ah, ah, ah!!! Questa volta, Piccolino, ti ho in pugno!” Misdreavus si rivolse a Weezing e gli ordinò: “Weezing, dai in pasto a Swalot quei due monelli mocciosi!!” Il sangue si gelò nelle vene a tutti i presenti. Il ghigno di Misdreavus e l’enorme bocca aperta di Swalot sembravano presagire l’inevitabile. “Ho un’idea! Spero che funzioni…” esclamò Ash. Poi, rivolgendosi ai Chikorita, ordinò loro: “Presto! Attaccate Swalot con Foglielama direttamente nella bocca!” “E tu, Marill, fai lo stesso con Idropompa!” suggerì Shaymin, con prontezza. Una pioggia di foglie rotanti da Piccolino e Zaffira investirono Swalot costringendolo a inghiottirle, mentre un potente getto d’acqua riempì con precisione l’enorme cavità gastrica del gigante viola il quale non poté far altro che chiudere le immense fauci. Anche i piccoli Steven e Karol, appesi per i codini alle zanne delle due teste di Weezing, contribuirono con una pioggia di piccole foglie verdine e arancioni. “Anche i cuccioli, appena nati, già sanno usare Foglielama…” disse Lucinda stupita. “Non proprio, perché non sono ancora al livello sesto di allenamento. Provano solo ad emulare i loro genitori” spiegò Pikachu. Intervenne allora Misdreavus, comandando a Weezing di volare più in alto. Poi disse: “Non mi servono mosse speciali. Quando Weezing sarà sufficientemente in alto, lascerà cadere a terra quei due mostricciattoli!” Senza perdere la calma, Ash chiese ad Artemisia: “Artemisia, conosci la mossa Gravità?” Chansey annuì, e subito diresse un raggio traente verso Weezing. Fortunatamente senza mollare la presa sui cuccioli, il Pokèmon velenifero vorticò su se stesso verso il basso fino a toccare il suolo. Nell’impatto le due bocche si aprirono e i piccoli poterono fuggire e riabbracciare i loro genitori. “Steven, Karol! State bene?” chiese preoccupata mamma Zaffira. “Si, mammina…” rispose Karol scoppiando in lacrime, mentre suo fratello Steven si raccolse tutto tremante fra le zampe sicure di papà Piccolino. “Artemisia, conosci anche la mossa Teletrasporto?” chiese Iris. “Certo!” “Allora portaci tutti sulla barca di Ditto! Presto!!” Un lampo di luce li avvolse tutti. Poco dopo restarono sul campo solo uno Swalot con problemi di digestione e uno Weezing stordito. E Misdreavus ringhiante di rabbia d’aver fallito ancora una volta. I nostri amici riapparvero sul battello, facendo quasi morire di spavento capitan Ditto, che disse: “Visto i vostri occhi spaventati e allucinati, credo che vogliate abbandonare subito questo posto… oh, che carini cucciolini piccini piccini! Venite qui da zio Ditto!” “Verso la Palude Lutulenta, presto!” gridò Ash. Ditto accese i motori dell’imbarcazione e si allontanarono rapidamente dall’isola ma lentamente dai brutti ricordi dell’esperienza appena vissuta. Una volta raggiunto il mare aperto e scampato ogni pericolo, Ditto intrattenne i cuccioli con mille sue trasformazioni, una più buffa dell’altra, divertendo grandi e piccini. Marill si rivolse a Pikachu: “Vorrei tornare indietro. Sarà possibile?” “E perché mai?” chiese Pikachu incredulo. “Povero Swalot… Vorrei dargli una pasticchetta di citrato…” “E magari battergli la schiena per fargli fare un ruttino!” replicò Pikachu con lo sguardo di chi ha l’intenzione di menare qualcuno con un pugno in testa. Già aveva il braccio alzato, quando intervenne Artemisia intimando: “Su questa barca non ammetto atti di bullismo!” “Ma…” “Niente ma. Chiaro?” Tutti si misero a ridere. Tutti tranne Pikachu, che volto verso l’orizzonte già pregustava l’emozione di altre avventure. ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Si conclude con questo episodio il terzo capitolo delle Avventure di Chikorita. Fra breve comincerò a scrivere i nuovi episodi del quarto capitolo. In progetto vi sono ancora due capitoli suddivisi in un totale di sedici episodi e trentadue parti. Ecco la mappa in cui è evidenziato il percorso di Piccolino dalla Prateria a Pokètown. Grazie per avermi seguito fino ad ora. A presto! |
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CreepyPasta - Spavento a Pranzo #7 postato da Chika (12:34 12/09/12) |
~ link diretto a questo articolo Questo numero di "CreepyPasta - Spavento a Pranzo" è dedicato a Julia, amante dell'horror e delle CreepyPaste.Salve, miei cari utenti di Pokétown. Per questo numero della rubrica, non ho intenzione di presentarvi la solita PokéPasta, bensì una teoria riguardante il Pokémon Cubone e il Pokémon Kangaskhan. Bando alle ciance: buona lettura. L'articolo che segue è stato scritto dalla sottoscritta, assemblando teorie, discussioni e PokéPaste NON di mia proprietà.
Cubone e Kangaskhan sono entrambi Pokémon della prima generazione. La loro prima apparizione risale ai videogiochi Rosso e Blu ( più Verde, uscito solo in Giappone. ). Nonostante questo piccolo particolare, le loro somiglianze sembrerebbero finite. Il primo è trovabile nella Torre Pokémon a Lavandonia, mentre il secondo nel Parco Safari di Fucsiapoli. Cubone possiede un'evoluzione: Marowak. Kangaskhan invece è uno dei pochi Pokémon che non possiede nè pre - evoluzioni nè evoluzioni della prima serie. Per non parlare della diversa varietà di mosse apprendibili, delle loro abilità e del loro tipo. Insomma, a prima vista non sembrerebbe esserci un collegamento tra i due. Ma informiamoci meglio su questi due Pokémon, vediamo cosa ne dice il Pokédex. Dal Pokédex di R/B ( Kangaskhan ): Normalmente il cucciolo non esce dal marsupio protettivo della madre fino all'età di 3 anni. Dal Pokédex di R/B ( Cubone ):Poiché non si leva mai il suo casco-teschio, nessuno ha mai visto il suo vero muso. Pokédex di O/A/C : Ha perso la madre alla nascita e ora ne indossa il teschio, non mostrando mai il proprio aspetto. Da ciò possiamo notare che Kangaskhan protegge il suo cucciolo fino ad un'età che si può ritenere adulta. Quando il cucciolo non avrà più bisogno del latte materno e delle protezioni della madre, sarà ormai un Kangaskhan a tutti gli effetti. Parlando di Cubone, non si sa con esattezza quale sia la sua vera madre, in quanto noi lo abbiamo sempre visto come un Pokémon " già orfano. " Eppure, cosa succederebbe se la madre del cucciolo di Kangaskhan, per un qualsiasi motivo, dovesse morire prima che suo figlio diventi adulto? Sicuramente, si ritroverebbe solo, senza più protezione, e costretto a trovarsi il cibo con le proprie forze. ( Molto diverso dal latte della madre. ) Ed è qui che i due Pokémon iniziano a coincidere. Cubone non mostra mai il proprio aspetto, e pertanto nessuno può dire quale sia la sua vera faccia. Pertanto, perché Cubone non potrebbe essere il cucciolo di un Kangaskhan morto prima del tempo? Alcuni indizi ci sono. Prima di tutto, il teschio di Cubone corrisponderebbe al profilo della testa di un Kangaskhan. Inoltre, la stazza e la corporatura di un Cubone corrisponde quasi alla perfezione con quella di un cucciolo di Kangaskhan. Certo, vi sono alcune piccole differenze, come il colore delle pelle. Quella del piccolo Pokémon terra è di un caldo color marrone, quella di Kangaskhan si aggira invece sul grigio. Dobbiamo ricordarci però che un Kangaskhan adulto assume un colore più scuro, ed inoltre il cucciolo non assume più il latte materno, com'è giusto che sia. Perché il doversi cibare di carne o bacche e la necessità di proteggersi da solo non possono aver influito sulla sua pelle, rendondola più elastica e robusta? Eccovi il riassunto della "storia" in un'immagine. [Mostra] Spoiler: testo nascosto _______ [Mostra] Spoiler: testo nascosto Credits. - CreepyPasta Forum. - Wikipedia. - Pokémon Central Wiki. - PokémonTeam. - Pokéblog. ________ E voi, cosa ne pensate? |
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