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[TELEFILM 1.0] Il Trono di Spade postato da Cicchi (12:17 15/10/14) |
~ link diretto a questo articolo Salve Pokétown!Premessa: Questa rubrica è mirata al far conoscere agli utenti i telefilm. Non farò articoli su telefilm che non ho visto. Nei commenti votate il telefilm, consigliatene altri da vedere o da non vedere! Ci sarà una rubrica identica a questa mirata al far conoscere agli utenti gli anime. Il Trono di Spade
Il Trono di Spade (Game of Thrones) è una serie televisiva statunitense di genere fantasy.
Il telefilm è composto, attualmente, da 4 stagioni per un totale di 40 episodi. La serie racconta le avventure di molti personaggi che vivono in un grande mondo immaginario costituito principalmente da due continenti. Il centro più grande e civilizzato del continente occidentale è la città capitale Approdo del Re, dove risiede il Trono di Spade. La lotta per la conquista del trono porta le più grandi famiglie del continente a scontrarsi o allearsi tra loro in un contorto gioco di potere. Ma oltre agli uomini, emergono anche altre forze oscure e magiche.
[Mostra] Spoiler: "Varie immagini provenienti da Il Trono di Spade" Valutazione personale - Grafica: 9/10 - Trama: 7/10 - Personaggi: 9/10 - Considerazione: E' un telefilm che consiglio caldamente di vedere. Se c'è una cosa che ho imparato da questo telefilm e il non affezionarmi ad alcun personaggio perché prima o poi può succedere di tutto. QUINDI ASPETTATEVI DI TUTTO! Da Hodor hodor hodor hodor (capirete in seguito), alle nozze rosse, ad "altro vinooo", all'avvento di alcune cose. Attenti a non leggervi wikipedia che vi spoilerate mezzo telefilm. Ho valutato meno la trama perché è molto complessa in quanto i personaggi (soprattutto) sono moltissimi, le ambientazioni anche e in generale devi seguirlo attentamente per capire il perché di alcune cose. I miei personaggi preferiti sono Daenerys e Catelyn. E i vostri? L'avete visto? Come lo valutate? |
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[ANIME 1.0] Another postato da Cicchi (13:16 14/10/14) |
~ link diretto a questo articolo Salve Pokétown!Premessa: Questa rubrica è mirata al far conoscere agli utenti gli "anime", ossia animazioni giapponesi. Non farò articoli su anime che non ho visto. Nei commenti votate l'anime, consigliatene altri da vedere o da non vedere! Ci sarà una rubrica identica a questa mirata al far conoscere agli utenti i telefilm. Another
Another è tratto da una light novel giapponese di genere horror.
L'anime è composto da 12 episodi (più un OAV che consiglio di vedere all'inizio) ed è inedito in Italia (lo troverete quindi sottotitolato). Nel 1972, una studentessa molto popolare di nome Misaki muore accidentalmente durante l'anno scolastico. Gli studenti della classe a cui apparteneva, la 3-3 della Yomiyama Nord, rimangono sconvolti per la perdita e decidono quindi di continuare a fingere che sia ancora viva. Agli studenti si uniscono anche i professori ed il preside, arrivando a tenere un banco libero per lei e riservandole il posto il giorno del diploma. Dall'anno seguente iniziano a morire in circostanze misteriose alcuni studenti, e relativi parenti, tutti in qualche modo legati alla classe 3-3.
Nella primavera del 1998 un ragazzo di 15 anni, Kouichi Sakakibara, si trasferisce da Tokyo a Yomiyama per stare con i nonni mentre suo padre lavora in India. Viene assegnato alla classe 3-3, ma perde le prime settimane a causa di un ricovero ospedaliero. Mentre è in ospedale incontra una misteriosa ragazza: Misaki Mei, anch'essa frequentante la classe 3-3. Una volta dimesso, il ragazzo comincia la scuola e si accorge che Misaki viene trattata con indifferenza, quasi come se per gli altri studenti non esistesse e solo lui potesse vederla. Inoltre, ogni volta che domanda ai compagni informazioni riguardo Misaki, tutti rispondono di non sapere chi sia. Sakakibara inizia così ad indagare e decide di avvicinarsi a Misaki, l'unica che può dargli degli indizi. [Mostra] Spoiler: "Varie immagini provenienti da Another" Valutazione personale - Grafica: 8/10 - Trama: 9/10 - Personaggi: 7/10 - Considerazione: E' un anime molto intrigante, ogni puntata è molto ben fatta e quando ne finisci una ti vien subito voglia di vedere la prossima! Del tipo: "e ora? cosa succede?". Il finale lascerà tutti senza parole a parer mio. Non succedeva da Death Note che un anime mi intrigasse così tanto. Chi di voi lo ha visto? E le vostre valutazioni quali sono? |
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Luoghi italiani a cui Oda si è ispirato- One Piece postato da Nagato (19:47 9/10/14) |
~ link diretto a questo articolo Salve a tutti...! Questo è il mio 1° articolo, quindi speriamo di farlo bene xD
Piccole "rivelazioni" sui luoghi a cui Oda si è ispirato per disegnare città e paesi in One Piece. Iniziamo con la prima città che Oda ci presenta: Logue Town. Questa è la città in cui il re dei pirati Gold Roger morì e anche punto di incontro per tutti i pirati che vogliono intraprendere la loro avventura nella Grand Line. Come possiamo vedere nell'immagine sopra, Logue Town appare una città con un aria molto intellettuale, dove l'arte dell'architettura fa padrone di qualsiasi via. Questa città, infatti, è ispirata a Firenze. Il secondo luogo ispirato all'Italia è Water Seven, la grandi metropoli dell'acqua. Beh, per Water Seven non ci sono tanti dubbi... Si capisce senza problemi che è stata ispirata a Venezia. Sono stati inseriti diversi richiami alla città, come il fenomeno dell’Acqua Laguna, ispirato alla controparte veneziana "Acqua Alta". Il secondo richiamo è il fatto che le maschere usate da Usopp (o Sogeking, come volete voi) e dai membri della Cipher Pol Nr. 9, siano molto simili a quelle usate nel carnevale veneziano. Alla prossima !
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Con la testa fra le nuvole - 3 - La paura postato da frankie0 (23:46 20/09/14) |
~ link diretto a questo articolo Salve amici towniani.Parto ancora una volta ringraziandovi per aver apprezzato l'articolo precedente nonostante la sua lunghezza e l'argomento delicato. Per questo terzo capitolo della rubrica invece ho voluto fare qualcosa di leggermente diverso, di un po' meno "impegnato" ma più divertente. Ho svolto una specie di inchiesta alla quale alcuni di voi hanno partecipato più o meno consapevolmente. In pratica me ne sono andato in giro per le vie della town a chiedere ai cittadini:" Di cosa avete paura? Per cosa provate orrore?" Con un argomento del genere non potevo che suonare al celebre campanello di Craven Road n.7 e chiamare in causa l'indagatore dell'incubo, Dylan Dog. Vediamo con con una pagina di questo celebre fumetto come ha risposto la maggioranza di voi. [Mostra] Spoiler: testo nascosto Tratto da Dylan Dog n.47 “SCRITTO CON IL SANGUE". Testi di Claudio Chiaverotti, disegni di Montanari & Grassani. Ebbene sì, gran parte degli intervistati si è dichiarata aracnofobica. La scena che avete visualizzato è tratta da una storia in cui Dylan è incaricato di smascherare e fermare un serial killer che si fa chiamare Mr. Fear, il cui modus operandi consiste nello spaventare terribilmente le sue vittime prima di ucciderle. Se vi piace la combinazione "giallo + splatter" vi consiglio caldamente di recuperare l'albo in questione. Oltre ai ragni qualcuno mi ha rivelato di avere paura del buio, di aghi e siringhe, dei film horror e di determinati animali (in particolare insetti e serpenti) che non devono apparire neanche in foto e/o filmati; qualcuno invece ha simpaticamente millantato coraggio assoluto , soprattutto tra gli intervistati di genere maschile, dicendo di non temere alcunché o di spaventarsi solo per i calci d'angolo avversari al 90° minuto. O almeno queste sono le prime risposte che ho ricevuto. Infatti la cosa interessante è che, con le persone con cui ho avuto modo di approfondire il discorso, sono emerse paure ben più serie di quelle sopra elencate: paura della malattia, di perdere o deludere le persone care, della solitudine e di affrontare problemi della vita. Senza entrare nel merito della psicanalisi e di materie affini, dato che non ho le competenze necessarie, in seguito a una brevissima documentazione mi sono reso conto che c'è una distinzione fondamentale tra "paura" e "fobia". In breve: la prima consiste in un'emozione dovuta alla percezione di un pericolo che può essere reale o verosimile, mentre la seconda è un tipo di paura irrazionale verso oggetti, animali, situazioni o persone che in realtà non rappresenterebbero alcun pericolo se non quello di far rivivere brutte esperienze e/o riportare alla mente uno shock subito nel passato. Quindi i due termini non sono affatto interscambiabili perché la paura si può intendere come una reazione spontanea mirata a salvaguardarci, invece la fobia è una sorta di “involuzione” della paura: si tratta di una reazione ad una sensazione spiacevole solo emotivamente. Ma ora è giusto che anche il sottoscritto confessi la sua ossessione. Per quanto mi riguarda difficilmente mi spavento davanti a un film horror o ad un altra opera di fantasia di questo genere, e non perché sono particolarmente coraggioso ma perché credo di avere una buona capacità di auto-convincermi che tutto quello che accade è finto. Il mio grande tallone d'Achille in questo senso è una repulsione che ho verso tutto ciò che è autolesionismo, ho paura di farmi del male da solo e provo orrore nel vedere scene che rappresentano situazioni di questo tipo, che siano filmate, scritte o disegnate. Per intenderci: riesco a sopportare benissimo che in un film una fanciulla venga sgozzata, ma non che la stessa fanciulla si procuri in qualche modo delle ferite, anche banali, da sola e soprattutto volontariamente. Nonostante questa particolare fobia rappresenti per me anche il motivo per cui non sono mai riuscito ad avvicinare neanche una sigaretta alla mia bocca, mi rendo conto benissimo che si tratta di una paura sciocca almeno quanto quella di alcuni di voi verso gli aracnidi o quella di mia madre verso le lucertole. Anche se, come ho già detto, la paura è una reazione ad un eventuale pericolo, bisogna comunque ricordare che è un’emozione comunemente associata alla mancanza di coraggio e quindi ad una sorta di debolezza. La paura di fallire in qualcosa può impedirci di agire e la paura dell’ignoto (parafrasando lo scrittore americano Lovecraft) può precluderci importanti scoperte. Il mio amato Dylan mi consolerebbe dicendo che non necessariamente chi non ha paura è coraggioso, ma potrebbe trattarsi invece di un incosciente. E dato che non si può uccidere la paura, l’unica cosa da fare è non farci uccidere da essa e andare avanti. Voi come la vedete? La paura è un limite, una forma di difesa o magari entrambe le cose insieme? Ditelo con un commento e, se vi va, confessate anche le vostre paure, sarei curioso di leggerle...sempre che la vostra paura non sia che si sappia in giro di cosa avete paura. Ringrazio per aver partecipato al "sondaggio": [Mostra] Spoiler: testo nascosto angelo0 Audino Chika Clorofilla89 eli Emfe Empoleon99 fiammetta1993 Geky95 godzillamutua Innocence Kirablu Pan Piervictini PkT TheRealJack vishous xive |
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Film Consigliati 5° Atto postato da frapio (16:02 10/09/14) |
~ link diretto a questo articolo Ri-eccomi qui a scrivere dopo un periodo di stop dovuto a vacanze.Con oggi vi consiglio un film un pelino più vecchio, Johnny Mnemonic del 1995. Il quale film è tratto a sua volta dal racconto "Johnny Mnemonico" di William Gibson. Protagonista di questa pellicola è Keanu Reeves, il quale è un corriere di dati -molto diverso dal corriere che vi immaginate. In uno dei suoi compiti di corriere scopre che non ha abbastanza memoria nella sua testa e ciò potrà comportare gravi problemi a lungo tempo. Da questo momento le cose iniziano ad andare a rotoli tanto che rishierà la sua vita in più di un occasione. Seppur un film con effetti grafici alquanto scadenti -per i giorni nostri- è un film che è riuscito a colpirmi poichè mette in gioco tematiche ancora comuni nel nostro mondo, cioè il monopolio delle aziende farmaceutiche e prezzi veramente assurdi per quanto riguarda i farmaci. Come al solito vi aspetto nei commenti :) |
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Con la testa fra le nuvole - 2 - La responsabilità postato da frankie0 (21:18 9/09/14) |
~ link diretto a questo articolo Salve, amici towniani.Innanzitutto vi ringrazio per il feedback positivo che mi avete dato col mio primo articolo e ancora una volta, prima di venire al sodo, vorrei farvi una piccola premessa. Quando ho concepito questa rubrica non l'ho affatto pensata come "mia" nel senso che io ho voluto lanciarla, ma se qualcun altro tra voi, accanito lettore di libri e/o fumetti, volesse fare un articolo di questo genere a me andrebbe più che bene. Le uniche 2 condizioni che vorrei fossero rispettate sono le seguenti: - Essere avvertito qualora qualcuno decidesse di scrivere un articolo, onde evitare che nel frattempo anche io mi metta a scrivere, ad esempio, " Con la testa fra le nuvole - 3" col risultato finale di inviarne 2; - Parlare un po' insieme dell'argomento da trattare, giusto per mantenere lo spirito con il quale la rubrica è nata. Per me collaborare è una cosa molto positiva, dato che anche io ho i miei gusti e le mie lacune in fatto di letture e quindi, in questo modo, potrebbe aumentare la mole di spunti da trattare. Bene, come promesso, veniamo al dunque e per farlo stavolta attraversiamo l'oceano Atlantico e sbarchiamo a New York, sede operativa di Spider-Man! [Mostra] Spoiler: testo nascosto Testi di Stan Lee, disegni di Steve Ditko. Immagino che tutti conosciate questa scena dato che anche se non siete dei lettori di fumetti ci avrà pensato il cinema a farvela presente. Tuttavia la riassumo per dovere di cronaca: il nostro amichevole supereroe di quartiere ha appena scoperto che l'uomo responsabile della morte del suo amato zio Ben è un rapinatore che poche ore prima egli stesso si era rifiutato di fermare mentre il manigoldo era in fuga. Pagando con un prezzo troppo alto, Peter Parker impara una lezione che è il leitmotiv di tutto il fumetto: "Da grandi poteri derivano grandi responsabilità". Ebbene sono finalmente arrivato al punto: La responsabilità. Quello che è successo a Spidey è qualcosa che fa pensare a una fragile bilancia con piatti di vetro che si rompono se uno dei due viene svuotato o riempito troppo rispetto all'altro. Su un piatto il potere, sull'altro la responsabilità. Quante volte sentiamo dire che politici o calciatori guadagnano troppo, che pensano soltanto ai loro interessi (i primi) e alla popolarità o ai soldi (i secondi) e cose simili? Oppure, facciamo un esempio più vicino a noi. Perché un medico guadagna molto più di un falegname? Beh, obiettivamente se un falegname commette un errore nel fare il proprio lavoro il peggio che può accadere è che il mio comodino esca fuori storto; se è il medico a commettere un errore molto probabilmente ne risentirà la salute di una persona in maniera più o meno grave. Quindi la differenza fondamentale è proprio nella responsabilità. Se è una grande responsabilità avere nelle proprie mani la salute di una persona proviamo anche ad immaginare cosa possa significare avere in mano la sorte di un paese con 60 milioni di abitanti. A mio parere il lavoro del politico in realtà merita di essere retribuito in maniera importante ma...questo lavoro è fatto con senso di responsabilità? O quella famosa bilancia è in pericolo e noi siamo sugli altrettanto famosi piatti di vetro? Oppure prendiamo i calciatori (ma anche altri personaggi famosi) che ottengono la popolarità, diventano di esempio per tanti, soprattutto giovani, per poi rivelarsi tutt'altro che "d'esempio". Questo cattivo esempio dà l'impressione che il potere sia l'opposto della responsabilità, non qualcosa con cui vada a braccetto, dà l'impressione che ottenuto il potere ce ne si possa fregare di tutto. A mio parere la virtù sta nell'equilibrio ma troppo spesso, anche nel nostro piccolo, vediamo che si tende a mirare tanto al potere limando il più possibile le responsabilità. Spider-Man ha imparato dalla morte di zio Ben...noi? Oppure aspettiamo sempre che accada qualcosa di peggio della morte di un personaggio di fantasia? Commentate e fatemi sapere. |
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