I Due Pokèmon Amici
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CAPITOLO 11:I festeggiamenti
I due amici divennero gli eroi del Villaggio Soul.
I cittadini scolpirono una statua che rappresentava Lucario ed Espeon co una corona di alloro in testa.
I festeggiamenti iniziarono.
Quel giorno, il giorno in cui il villaggio fu liberato, divenne un giorno di festa. La data esatta è 10 aprile. Per la festa in piazza sfilarono i Pidgeot con le loro piume fantastiche con gli Staraptor e formavano figure armoniose in cielo. Come in tutte le feste che si rispettano, non poteva certo mancare il banchetto. L'antipasto erano tartine di Magikarp con insalata di foglie di Snivy.
Il primo piatto era pasta al sugo di gorgonzola.
Il secondo piatto era Spearow arrosto con contorno di patatine fritte ed insalata sempre di Snivy.
Il dolce era sorbetto al limone e gelato alla vaniglia.
Dopo il banchetto ci fu un'altra sfilata dei pennuti.
Verso sera ci fu un'intervista televisiva.
Quando il sole fu tramontato partirono i fuochi d'artificio.
Erano a forma di Lucario ed Espeon.
A mezzanotte esatta, i cittadini piantarono un seme. Quel seme era il simbolo della vita, delle vite che Lucario ed Espeon avevano salvato.
Un piccolo Pichu chiese agli eroi: - Ma voi due continuerete a combattere contro le ingiustizie?
Gli eroi risposero in coro: - Ma certo piccolo, perchè le vite dei bambini come te devono essere salvate, altrimenti non c'è futuro.
Pichu tornò da sua madre.
Lucario fissava il cielo pieno di fuochi d'artificio.
Espeon chiese: - Cosa c'è Lucario?
Lucario non rispose. Era preoccupato perchè aveva percepito qualcosa di negativo.
Espeon e Lucario improvvisarono un discorso: - Noi vi abbiamo salvati, voi ci avete reso eroi. Ci siete grati e noi siamo grati a voi per questa festa. Noi abbiamo combattuto per salvare le giovani vite, come quella del piccolo Pichu che prima ha rivolto una domanda a noi. Perciò la festa del 10 aprile si chiamerà Festa Della Vita. Da oggi questa festa sarà ricordata per sempre da voi. Ma ci sono altri Pokèmon là fuori, che noi vogliamo conoscere ed aiutare, e così partiremo per un lungo viaggio attraverso le varie regioni.
I due amici divennero gli eroi del Villaggio Soul.
I cittadini scolpirono una statua che rappresentava Lucario ed Espeon co una corona di alloro in testa.
I festeggiamenti iniziarono.
Quel giorno, il giorno in cui il villaggio fu liberato, divenne un giorno di festa. La data esatta è 10 aprile. Per la festa in piazza sfilarono i Pidgeot con le loro piume fantastiche con gli Staraptor e formavano figure armoniose in cielo. Come in tutte le feste che si rispettano, non poteva certo mancare il banchetto. L'antipasto erano tartine di Magikarp con insalata di foglie di Snivy.
Il primo piatto era pasta al sugo di gorgonzola.
Il secondo piatto era Spearow arrosto con contorno di patatine fritte ed insalata sempre di Snivy.
Il dolce era sorbetto al limone e gelato alla vaniglia.
Dopo il banchetto ci fu un'altra sfilata dei pennuti.
Verso sera ci fu un'intervista televisiva.
Quando il sole fu tramontato partirono i fuochi d'artificio.
Erano a forma di Lucario ed Espeon.
A mezzanotte esatta, i cittadini piantarono un seme. Quel seme era il simbolo della vita, delle vite che Lucario ed Espeon avevano salvato.
Un piccolo Pichu chiese agli eroi: - Ma voi due continuerete a combattere contro le ingiustizie?
Gli eroi risposero in coro: - Ma certo piccolo, perchè le vite dei bambini come te devono essere salvate, altrimenti non c'è futuro.
Pichu tornò da sua madre.
Lucario fissava il cielo pieno di fuochi d'artificio.
Espeon chiese: - Cosa c'è Lucario?
Lucario non rispose. Era preoccupato perchè aveva percepito qualcosa di negativo.
Espeon e Lucario improvvisarono un discorso: - Noi vi abbiamo salvati, voi ci avete reso eroi. Ci siete grati e noi siamo grati a voi per questa festa. Noi abbiamo combattuto per salvare le giovani vite, come quella del piccolo Pichu che prima ha rivolto una domanda a noi. Perciò la festa del 10 aprile si chiamerà Festa Della Vita. Da oggi questa festa sarà ricordata per sempre da voi. Ma ci sono altri Pokèmon là fuori, che noi vogliamo conoscere ed aiutare, e così partiremo per un lungo viaggio attraverso le varie regioni.
?SORPRESINA?
Quil
PROLOGO
Così tutto finì, in un modo veloce ed indolore.
Io gli dissi: - No! Spostati!
Ma lui non mi ascoltò e restò fermo.
Il Pokèmon che lo uccise è ancora libero.
Lui, il mio migliore amico restò imbambolato a fissarlo.
Quel Pokèmon che con Iper Raggio gli strappò la vita, una giovane vita, la vita che doveva vivere.
Ma capita sempre più spesso, poiché le Leggende (intese come Pokèmon Leggendari) si stanno ribellando e tutti ne subiscono le conseguenze.
Anche le persone che le rispettano. Come lui. Quel giovane Pokèmon normale di nome Quil, un Quilava. Era con me, Chicky, una Bayleef, fin dai tempi dell'asilo nido. E tutto finì in un secondo. Quel secondo fatale. Quello che bastò per rovinare una vita onesta e piena di soddisfazioni, una vita vissuta come doveva. Quella breve vita di appena dodici anni. Il Pokèmon che gli strappò la vita, Giratina, è ormai lontano, ma tutti vogliono la sua testa in piazza. Quel Quilava, il mio migliore amico. Proprio lui. Io scoppiai in lacrime. Così poco tempo per distruggere una vita con tante buone azioni. In poco tempo si possono distruggere tante cose, ma mai mi riempirà più di dolore come la perdita di Quil.
Così tutto finì, in un modo veloce ed indolore.
Io gli dissi: - No! Spostati!
Ma lui non mi ascoltò e restò fermo.
Il Pokèmon che lo uccise è ancora libero.
Lui, il mio migliore amico restò imbambolato a fissarlo.
Quel Pokèmon che con Iper Raggio gli strappò la vita, una giovane vita, la vita che doveva vivere.
Ma capita sempre più spesso, poiché le Leggende (intese come Pokèmon Leggendari) si stanno ribellando e tutti ne subiscono le conseguenze.
Anche le persone che le rispettano. Come lui. Quel giovane Pokèmon normale di nome Quil, un Quilava. Era con me, Chicky, una Bayleef, fin dai tempi dell'asilo nido. E tutto finì in un secondo. Quel secondo fatale. Quello che bastò per rovinare una vita onesta e piena di soddisfazioni, una vita vissuta come doveva. Quella breve vita di appena dodici anni. Il Pokèmon che gli strappò la vita, Giratina, è ormai lontano, ma tutti vogliono la sua testa in piazza. Quel Quilava, il mio migliore amico. Proprio lui. Io scoppiai in lacrime. Così poco tempo per distruggere una vita con tante buone azioni. In poco tempo si possono distruggere tante cose, ma mai mi riempirà più di dolore come la perdita di Quil.
To be continued