Ehi ehi... Forse qui non avete capito che la storia è già bella che finita =P... Da ormai un anno °__°! Ecco il nuovo capitolo ^_*!
Clefy *.*'...
Capitolo 9 – L’ultimo combattimento di Clefairy
Appena Harrison partì Clefairy uscì dalla Poké-ball e si guardò intorno. Vide che non c’era nessuno, poi si teletrasportò portando assieme a lui anche me e Squirtle. Mi guardai intorno, e riconobbi il posto: era il Monte Luna! Chiesi a Clefairy perché mi aveva portato in quel posto e lui, di tutta risposta, fuggì via, per inoltrarsi nel buio di Monte Luna. Io gli corsi dietro, e così fece Squirtle, dietro di me. Dopo circa quindici minuti di strada, Clefairy si fermò. Quando lo raggiunsi lo presi in braccio e cercai di capire perché si comportava in quel modo; Clefairy usò i suoi poteri psichici per prendermi le sfere Poké e fece uscire tutti i miei Pokémon: Vulpix, Nidorina, Mudkip. Poi si teletrasportò fuori dalla mia portata e ricominciò a correre. Io e i miei Pokémon iniziammo ad inseguirlo, un’altra volta.
Dopo altri quindici minuti circa Clefairy si bloccò, appena dietro una parete di roccia. Mi fece cenno di fare silenzio e guardò, anzi, spiò dietro la parete di roccia. Io feci come lui, tendendo tutti gli altri Pokémon dietro di me. Lì vidi degli uomini del Team Rocket rubare indisturbati Clefairy, Cleffa e Clefable, grazie a uno strano macchinario che copriva completamente la luna, annullando anche i poteri di quei poveri Pokémon. Il luogo sembrava quello di un rito, con una grande lastra di pietra al centro attorno al quale solitamente i Clefairy danzavano. Era una scena terribile, vedere quei piccoli e indifesi Pokémon strappati dai loro compagni. Dovevo fare qualcosa, ma i Rocket erano tantissimi, troppi per me. Ma io conoscevo qualcuno che poteva aiutarmi. Dissi a Clefairy il mio piano e lui accettò, era abbastanza forte da farcela: infatti, intorno al sentiero percorso da noi vi erano molti frammenti di Pietre Lunari che davano a Clefairy la forza di combattere. Lui si teletrasportò e, dopo breve tempo, tornò insieme a… Ruby! Lui mi salutò, ancora inconsapevole dell’accaduto, ma io lo zittii. Poi, a bassa voce, gli raccontai tutto e gli feci vedere i criminali in azione, ma lui mi disse che non era sicuro di farcela; quindi io feci chiamare da Clefairy anche Harrison. Spiegammo tutto anche a lui, poi passammo all’azione. Appena i Rocket ci videro ci attaccarono, tutti quanti insieme. Erano circa trenta, e mandarono tutti insieme degli Zubat. Eravamo più che circondati! Vulpix e Clefairy, però, si fecero strada per liberare il maggior numero di Clefairy possibile, e soprattutto di Cleffa, che dentro quei sacchi potevano morire! Intanto, gli allenatori avevano mandato tutti i loro Pokémon. Insieme agli Zubat si poteva vedere qualche Golbat, qualche Machop e dei Dodrio. Invece, dai nostri, c’erano i Pokémon di Ruby: Typhlosion, forte e possente ancora più di quando l’ho conosciuto io; Charizard, l’evoluzione del suo vecchio lucertolone; Blaziken, il suo fortissimo Pokémon lottatore; Arcanine, possente e pieno si grazia; Blastoise, un Pokémon che io adoro… il mio Squirtle lo guardò con occhi ammirevoli. Infine, ma non meno importante, il Pokémon dragone di Ruby: Dragonite!
Invece Harrison aveva i suoi soliti Pokémon: Blaziken, Kecleon, Hypno, Houndoom, Steelix e Sneasel. Intanto, mentre i nostri Pokémon cercavano di sconfiggere gli avversari, arrivarono decine di nuovi allenatori portati lì dai loro Clefairy e dai loro Clefable. In quattro e quattr’otto riuscimmo a sconfiggere gli avversari, fino a quando non arrivò il capo di quel gruppo di malfattori, accompagnato da due generali del Team Rocket, da Max e da Ivan, i capi dei Team Aqua e Magma! A quanto pareva, i tre si erano uniti in un solo Team, o forse quella strana avventura avvantaggiava ogni singola squadra. Comunque fosse, ci attaccarono. Ivan sconfisse, con fatica, Ruby; i due generali Rocket sconfissero tutti gli allenatori avvenuti per aiutarci, Giovanni e Max lottarono contro Harrison lanciando però Kingler e Mightyena contro di me. Così, riuscirono a vincere, ma l’unico dei loro Pokémon rimasto in piedi era il Nidoking di Giovanni. L’unica nostra speranza stava in Clefairy, che stava ancora combattendo per difendere i suoi simili, ma venne colpito ripetutamente dal Codacciaio e dal Ferratigli del Nidoking. Ero in preda al panico. Vedevo tutti i miei Pokémon a terra, esausti, e tutti quegli altri Pokémon… dovevo fare qualcosa prima che fosse troppo tardi. Mi girai, corsi verso il corridoio illuminato da Pietre Lunari e ne raccolsi una: l’unica via di salvezza era… l’evoluzione! Lanciai la Pietra Lunare addosso a Clefairy, e lo vidi evolversi. Cresceva, io lo vedevo bene. Il mio splendido Pokémon era arrivato alla sua forma massima. Ormai il mio Pokémon era un Clefable. Iniziammo solo a quel punto il vero combattimento. Sia io che Giovanni ricaricammo i nostri Pokémon con una Ricarica Totale, poi lui iniziò facendo attaccare con l’attacco Schianto il suo Pokémon. Ma Clefable, veloce come non lo era mai stato, saltò evitando rapidamente l’attacco e contrattaccò con lo Psichico. L’attacco non ebbe pieno effetto, dato il notevole peso di Nidoking, ma lo sbilanciò moltissimo. Approfittando di quel momento, Clefairy attaccò ripetutamente l’avversario: prima l’attacco Morso, poi un altro Psichico, poi il Tripla Sberla. Dopo quegli attacchi Nidoking si riprese e, infuriato come non mai, attaccò con l’Incornata Clefable. Questo volò contro la parete, e dal muso e dalla pancia usciva molto sangue. Io ero disperato. “Forza, Clefy, ce la puoi fare”, dissi in lacrime, “non puoi arrenderti così, no! Forza, attacco Ripresa! E se non basta… Lucelunare!!!”. Clefable si riprese in poco tempo e schivò il nuovo attacco Incornata di Nidoking, che stava per infilzarlo. Poi, anche se ancora sanguinante, utilizzò l’attacco Dolcebacio per confondere il nemico… fu perfetto. Poi, per finire l’avversario, utilizzò l’attacco Confusione e la Palla Ombra.
Ormai era fatta, avevamo vinto. I cinque criminali e le loro Reclute fuggirono con il gigantesco elicottero con cui erano arrivati, mentre noi andammo via. Io, Clefable, Harrison, Ruby e i nostri Pokémon andammo al centro medico per Pokémon di Celestopoli, il più vicino. Dopo una sola settimana di cure Clefable guarì e riportò Harrison a Isola Cannella. Poco dopo, però, Clefable portò me e Ruby nuovamente nel Monte Luna, nella stessa stanza in cui era avvenuto il difficile combattimento. Mi fece capire che dovevamo aiutare i Clefairy e i Geodude che abitavano lì a riportare il luogo per metà crollato allo splendore di un tempo. Ma dall’alto arrivò un elicottero nero da cui scesero tre loschi figuri: Giovanni, Max e Ivan! Volevano ancora rubare i Pokémon di Monte Luna, e ci sfidarono in una lotta di Pokémon. Il mio avversario era Max, mentre Giovanni e Ivan andarono contro Ruby… ma lui non poteva vincere: perciò mandai alcuni Clefairy a chiamare Harrison, che combatté contro Giovanni, lasciando Ivan nelle mani di Ruby. Lo scontro ebbe inizio, e il mio primo Pokémon fu Vulpix. Il mio avversario, Max, mandò in campo Mightyena, lo stesso Mightyena che mi aveva mandato contro la scorsa volta, lo stesso Pokémon che spazzò via Vulpix nell’incontro precedente. Iniziai dicendo al mio Vulpix di alzare una Barriera protettiva, che lo protesse dall’attacco Schianto, violento e veloce, utilizzato dal nemico. Poi Vulpix utilizzò l’Attacco Rapido contro l’avversario, che non ebbe pieno effetto ma lo rallentò per un attimo. E proprio per questo non riuscì a schivare l’Extrarapido sferratogli contro da Vulpix. Ma poi Mightyena si riprese, arrabbiato, e corse contro Vulpix utilizzando l’attacco Infuriato. Vulpix fu colpito in pieno e volò in aria, ma riuscì ad attutire la caduta. Poi i due Pokémon andarono l’uno contro l’altro con l’attacco Azione, ma Mightyena era più grosso ed ebbe il sopravvento sul mio piccolo Pokémon. Vulpix però riuscì a rialzarsi ed attaccò l’avversario con un potente Lanciafiamme, con cui fece sobbalzare l’avversario e lo scottò. Ma non durò a lungo: infatti Max ordinò l’attacco Morso al suo Pokémon che colpì pienamente il mio Pokémon, facendolo tentennare. Poi gli utilizzò contro il Velenodenti, sconfiggendolo. Ritirai il mio Pokémon dentro la sfera Poké e ne presi un’altra per mandare un nuovo Pokémon in campo. Era il turno di… Mudkip! “Forza, Mudkip, è il tuo turno! Usa il Getto d’Acqua!!!” urlai al mio Pokémon, che scagliò lontano e violentemente via il Mightyena di Max. Questo si arrabbiò moltissimo e fece attaccare il suo Pokémon con un l’Azione, che però venne schivata agilmente dal mio Pokémon; poi quest’ultimo attaccò l’avversario con il Fangosberla, annebbiandogli la vista e quasi sconfiggendolo. Poi lo finì con l’attacco Azione. Il capo del Team Magma mandò in campo come suo secondo Pokémon un Torkoal, che iniziò subito usando l’attacco Braciere, schivato per un soffio da Mudkip. Però il Pokémon avversario era veloce… non tanto a muoversi, ma ad attaccare. Lanciava attacchi di fuoco quali Braciere, Fiammata e Lanciafiamme. Mudkip riuscì ad evitarli tutti, ma con fatica. Poi riuscì a contrattaccare, e lo fece con l’Agilità, così finì dietro l’avversario. Quello era molto lento a muoversi, e il suo lungo collo non gli permetteva di attaccare bene indietro, appunto Mudkip si spostava in modo che se il Torkoal avesse attaccato si sarebbe colpito da solo. Così iniziò a girarsi, e subito Mudkip correva per stargli dietro. Poi attaccò con il Morso la coda di Torkoal, che però non sentì niente, e si fece male solo il mio Pokémon per il calore emesso dal Pokémon avversario. Infatti, il Pokémon di Max stava iniziando a riscaldarsi sempre di più, e avevano caldo tutti, Pokémon ed esseri umani. Andava bloccato… “Mudkip, usa la Bora sulla testa di Torkoal…” dissi al mio Pokémon “…ORA!!!”. Il caldo era ormai al massimo, e l’attacco di ghiaccio si sciolse per cadere sottoforma di acqua sulla testa e sul duro guscio di Torkoal, con una forza paragonabile a quella dell’attacco Cascata. Torkoal era in difficoltà, ed io feci usare a Mudkip l’attacco Pistolacqua per attaccare il suo avversario, ma il mio Pokémon disubbidì… aveva imparato l’attacco Idropompa! Con questa sua nuova tecnica sconfisse il suo avversario. Poi Max mandò in campo Crobat, che sconfisse in breve il mio Pokémon acquatico a suon di Morsi. Il mio terzo Pokémon fu Nidorina. Quando la mandai in campo, Golbat la attaccò immediatamente, sotto ordine del suo allenatore, con l’attacco Raffica, che colpì violentemente il mio Pokémon, ma lei si riprese in fretta e contrattaccò l’avversario con il Velenospina, poi con gli Aculei Velenosi, infine con l’attacco Azione. L’avversario riuscì a schivare tutti gli attacchi, ma quando scese in picchiata per colpire il mio Pokémon si schiantò a terra, così Nidorina riuscì ad attaccare un po’ di volte, prima con il Triplo Calcio, poi con il Velenodenti, che lo avvelenò. Quando Golbat si rialzò in volo affaticato Nidorina utilizzò l’attacco Aculei Velenosi per sconfiggere il nemico, ma quello resistette e attaccò il mio Pokémon con un forte attacco Riduttore. Così Golbat cadde a terra, stremato, ma Nidorina non era nella sua forma migliore. Però era intenzionata a continuare a combattere, almeno fino a quando non avrebbe più potuto.
Il quarto Pokémon mandato in campo da Max fu Charmeleon. Questo Pokémon era molto forte, e con un attacco Lanciafiamme sconfisse Nidorina. Il mio penultimo Pokémon fu Squirtle, e iniziò parando il Braciere avversario con un Rapigiro, per poi attaccare con il Getto d’acqua, che in questo caso venne fermato dall’avversario e dal suo Lanciafiamme. L’incontro proseguì con queste tecniche ripetutamente per un po’, un Pokémon che parava gli attacchi dell’altro e viceversa, finché a entrambi venne un’idea… “Charmeleon, scava una buca!!” ordinò Max al suo Pokémon, precedendomi. “Squirtle, ritirati nel tuo guscio!” dissi al mio Pokémon, che così riuscì a difendersi. Poi, però, Max iniziò a ordinare attacchi a casaccio al suo Pokémon, Charmeleon, mettendo a repentaglio anche la sua salute. Dopo un po’, quando entrambi i nostri Pokémon erano stanchi. Charmeleon smise di obbedire al suo allenatore. “Forza, fannullone, non vorrai mica farmi perdere questa battaglia! Dai, ora, usa l’attacco Sdoppiatore!!” urlò quello sciocco. Io ribattei alle sue orrende parole: “Non puoi fare questo ai tuoi Pokémon… non puoi…”. Dopo aver sentito le mie parole, Charmeleon passò dalla mia parte, e attaccò il suo ormai vecchio allenatore con un Lanciafiamme. L’uomo, ancora più arrabbiato di prima, mandò in campo il suo ultimo Pokémon… Camerupt! Il Camerupt attaccò subito il mio Squirtle e Charmeleon con l’attacco Fuocobomba, sconfiggendoli. Mi avvicinai ai due Pokémon e li feci uscire dall’”arena”, poi mandai in campo il mio ultimo Pokémon… Clefable. La mia Clefable era la mia ultima speranza. Dissi a Clefable di attaccare con l’attacco Schianto, che non andò a segno data la resistenza di Camerupt, che subito rispose con un attacco Eruzione mettendo in seria difficoltà Clefable, che però riuscì a resistere. Poi rispose con un attacco Metronomo, che come il precedente attacco non ebbe molto effetto, data l’uscita dell’attacco Schianto… . Poi Camerupt attaccò con il suo Terremoto, mettendo in difficoltà anche i Pokémon degli altri allenatori. Ma Clefable era tenace, e riuscì a resistere anche a quest’attacco. Poi tentò di nuovo un attacco Metronomo, da cui uscì l’Idropompa, che colpì in pieno l’avversario, ma lui riuscì a resistere molto, molto bene all’attacco… era veramente troppo forte. E l’attacco con cui attaccò la mia piccola Clefable era veramente fortissimo… l’Iper-Raggio! Clefable, nonostante i suoi sforzi, non riuscì ad evitare il colpo, che la colpì in pieno… era una cosa inaudita. Io non avevo oggetti per ricaricare il mio Pokémon, e questi era a terra, senza forza. Max disse al suo Pokémon di attaccare me con il Lanciafiamme… ero spacciato… ma all’ultimo momento Charmeleon e Squirtle, con tutte le forze rimaste loro, saltarono davanti a me e mi protessero. Loro… mi avevano salvato la vita… anche il Charmeleon allenato da Max… e lui aveva fatto del male a lui e al mio mitico Squirtle… doveva pagare questo affronto… “Clefairy!!!!!!!!”, gridai, “forza, dovete aiutarci! Clefable, guidali tu! Usate l’attacco Metronomo!!!”; i Clefairy, con a capo Clefable, avevano iniziato la loro strana danza. Da quel ballo scaturì il forte attacco dei Clefairy, il loro famosissimo Metronomo. Camerupt saltò in aria, colpito da quella fortissima esplosione, insieme ai Pokémon di Giovanni e di Ivan, Nidoking e Sharpedo. Poi caddero tutti quanti a terra, esausti. Chiamammo la polizia, ma arrivò troppo tardi. Ivan e Max avevano già preso possesso dell’elicottero di Giovanni, che venne lasciato a terra e sbattuto in prigione. Solo in quel momento mi resi conto che Giovanni era già stato sbattuto in prigione in precedenza, quando la mia vita fu salvata prima da Celebi, poi da Ruby. Chiesi al mio amico se sapeva qualcosa sul fatto, e lui mi disse che Giovanni era evaso solo una settimana prima. Poi, stanchi, ci avviammo verso l’uscita della grotta. Ma quando davamo l’addio ai Clefairy, mi venne in mente una cosa… Clefable doveva stare lì, con i suoi simili… doveva proteggerli da possibili nuovi attacchi… dopotutto, la maggior parte del lavoro l’aveva fatto lui, anzi, lei… ormai era deciso: Clefable doveva rimanere a casa sua. Glielo feci capire, cercando di nascondere le lacrime. “Cleffa… Clefairy… e poi Clefable… sei nato e cresciuto con me… ma ora dobbiamo dirci addio… tu devi stare qui, e so che capirai il perché… mi dispiace, piccolina… forza, vai… vai!!!” dissi al mio Pokémon. Lui iniziò ad allontanarsi, felice dentro di restare con i suoi simili, ma allo stesso tempo molto triste di lasciarmi… iniziarono a scendere lacrime di Pokémon dal volto di Clefable; lui corse ad abbracciarmi, per un’ultima volta nella sua vita, probabilmente. Chissà se ci saremmo più rivisti… . In quel momento rivissi tutti i bei momenti passati con Clefable… ricordai quando trovai il suo uovo abbandonato… poi ricordai la sua nascita… quando imparò a camminare… il suo primo, facile incontro… e il secondo, molto più duro, che segnò la fine della sua vita da cucciolo di Pokémon, perché quella volta riuscì ad evolvere Clefairy. Poi… quando mi portò a Monte Luna… quando ci salvò dal Nidoking di Giovanni… e poco prima, quando sconfisse Camerupt, Sharpedo e nuovamente Nidoking. Ormai ci dovevamo lasciare. Tutti i miei Pokémon uscirono dalle sfere Poké per salutare il loro amico un’ultima volta. Iniziò a piangere anche Squirtle, che gli era stato molto vicino quando Clefable era un cucciolo. Poi andammo via… però, uscendo, mi tornò il sorriso: Nidorina mi fece capire che era il momento di evolversi, e sfiorò una Pietra Lunare sul sentiero, e diventò Nidoqueen. Poi, ancora piangendo, uscii da Monte Luna per andare a Celestopoli.
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Tanto per la cronaca, quando ai tempi scrissi questo capitolo mi commossi sul serio :"... Diamine come scrivevo male, però >.<!
Da ora la storia entra nel vivo!
Commenti please XD