Capitolo 20 - La fine di un lungo viaggio?
Quella con DarkEntei fu probabilmente una tra le più grandi avventure che mi siano mai capitate.
Grazie a quella, diventai molto più maturo, e capii finalmente il significato che avevano i Pokémon, il motivo per cui erano apparsi nel mondo reale… Un significato importante, qualcosa di profondo, che ognuno di noi deve imparare a conoscere da solo, e che non potrò mai rivelare a nessuno.
In quanto alla mia storia…
Attraversai con qualche problema la Via Vittoria, quindi gareggiai per la Lega Indigo: arrivai quindicesimo, sconfitto proprio dal mio amico Ruby… il quale arrivò poi al quarto posto in classifica.
Quante avventure avevo vissuto assieme ai miei amici Pokémon… prima la mia tartaruga, che diventò Squirtle… poi tutti gli altri, Nidoran, il mio primo Pokémon, ora il fedele Nidoqueen… Cleffa, ancora ricordo bene quando, uovo, ne venni in possesso…
Vulpix, semplice regalo, l’ottenni ch’era un cucciolo, con sole quattro code.
Mudkip, raro Pokémon della regione di Hoenn, trovato vicino ad Azzurropoli…
La gelosa Chicorita, bellissimo Pokémon d’erba dalla grande audacia… e gelosia…
E infine Charizard, salvato dalle grinfie del Team Magma, Pokémon leale e coraggioso.
I Pokémon non sono finzione. Il giorno del loro arrivo cambiò per sempre la mia vita.
I Pokémon sono sempre stati per me sinonimo di amicizia, portatori di speranza, amici leali e sinceri, sempre pronti ad aiutarmi, disposti a sacrificare la loro vita per me. E, io, la mia per la loro.
Dopo quell’avventura, ne ebbi molte altre: visitai le regioni di Hoenn, Johto, le isole Orange e molte altre ancora. Ma quelle… sono altre storie.
Ora non sono più un giovincello. Ho trent’anni, e due figlie a carico. Molto spesso visito la Torre Pokémon di Lavandonia, dove vige lo spirito di Charizard, ormai defunto da tempo. Grande compagno di avventure è lui stato per me, e mai io lo dimenticherò. Mai.
Tuttavia, fa ormai parte del mio passato. Ha lasciato due figli al mondo, avuti con la Blaziken di mia moglie. Ora, Torchic e Charmander sono i Pokémon delle mie bambine.
Non vorrei lasciarle andare, ma devo. Sono grandi, oramai, e pronte a girare il mondo, viaggiando con i loro Pokémon. Insieme per sempre.
Affido loro il mio prezioso strumento Pokédex, che le aiuti nel loro viaggio, poi le saluto, all’alba, mentre le vedo avviarsi in direzione di Lavandonia, dalla quale città dovranno arrivare a Plumbeopoli per vincere la loro prima medaglia.
Si dice che un certo Brock ora sia Capopalestra lì. Spero che le mie bambine passino indenni questa prova.
In quanto a me… Penso che la vita da sedentario mi abbia fatto male.
Ne sono sicuro, ormai: ho preso una decisione. Partirò nuovamente alla volta del mondo. Scelgo sei Pokémon da portare con me, una squadra che mi aiuterà a vincere qualsiasi nuova sfida mi si porrà davanti: Blastoise, Meganium, Ninetales, Clefable e Misdreavus.
Questa volta troverò Togepi, ne sono certo. Il mio più grande sogno si avvererà, me lo sento. Ce la farò.
Non lascio che un biglietto per la mia amata, quindi, zaino in spalla, prendo la direzione opposta a quella delle mie figlie.
Un nuovo, incredibile viaggio si prospetta davanti a me.
I Pokémon sono realtà. Alcune volte, sogno ancora un mondo senza Pokémon: incubi. I Pokémon rappresentano tutto ciò che di buono c’è in questo mondo. Senza di loro, la Terra sarebbe ben peggiore di come è ora. Seppure in questo universo esiste ancora il male… Mai avrà il sopravvento.
Perché i Pokémon si batteranno, al fianco dei loro allenatori, per ciò in cui noi crediamo.
E io, primo tra tutti, mi batterò per il bene di questo mondo. Ora e per sempre.
Così, intravedendo in lontananza la scia di Ho-oh, mi imbarco per questa nuova, grande avventura.
The End