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Il fascino del Male - Galactus postato da frankie0 (13:32 30/05/15) |
~ link diretto a questo articolo Salve, amici towniani.Benvenuti in nuovo capitolo de "Il fascino del Male". Il villain di cui voglio parlarvi oggi è uno degli antagonisti più importanti dell'universo fumettistico della Marvel. Devo ammettere che provo un po' di dispiacere nell'averlo inserito in questa rubrica dato che, come proverò a spiegarvi, non si tratta di un vero e proprio cattivo. Senza indugiare oltre, ecco a voi Galactus, il divoratore di mondi. Per parlare delle origini di Galactus è necessario fare una piccola premessa su come funziona l'universo della Marvel. Nel mondo Marvel l'universo nasce e muore ciclicamente attraverso 2 fenomeni: un'esplosione chiamata Big Bang ed un'implosione chiamata Big Crunch. Questo significa che prima dell'attuale universo ne esisteva un altro, il quale, al momento del suo collasso, generò Galactus. Il nostro divoratore di mondi, prima di diventare tale, si chiamava Galan ed era un abitante del pianeta Taa. Giunta l'ora del Big Crunch, gli abitanti di Taa decisero di andare incontro al loro destino puntando verso il centro dell'universo morente con una navicella. Nell'impatto morirono tutti tranne Galan, che incontrò l'essenza di quell'universo. Essa gli propose di fondersi in modo da rinascere insieme dopo il Big Bang sotto forma di un unico essere senziente. Ed è con questo accordo che nacque Galactus. Una volta generatosi, Galactus si rese presto conto che per il proprio sostentamento aveva bisogno di nutrirsi di interi pianeti. Inizialmente cercò di evitare i pianeti abitati, come quello che lo ospitava nella sua vita precedente, ma presto la fame ebbe la meglio ed anche i terrestri dovettero fare i conti con lui. Galactus è tra i detentori del potere cosmico, cosa che lo rende quasi onnipotente, quindi si tratta di una delle più grandi minacce per la Terra. Nella sua prima apparizione fu respinto dai Fantastici Quattro che lo minacciarono con il Nullificatore Assoluto, un'arma devastante capace di cancellare l'esistenza di qualunque cosa. Come ho già detto in apertura, Galactus si ritrova a far parte di questa rubrica solo perché è un antagonista, e quindi una figura che si contrappone a quella degli eroi, che a loro volta sono tali solo perché salvano l'umanità da una fine tremenda. Ma il divoratore di mondi si nutre di pianeti perché ne ha bisogno per sopravvivere, non perché sia cattivo, anche se sa che ciò che fa è distruttivo e doloroso per molti. In questo caso il "male" è una pura questione di punti di vista, Galactus è un "villain" per noi esattamente come potrebbe esserlo un orso per i salmoni. E voi che ne pensate di questo personaggio? Come al solito potete dirlo con un commento insieme ai vostri consigli sui prossimi personaggi da trattare e alle vostre critiche per migliorare la rubrica. Arrivederci al prossimo articolo. |
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Con la testa fra le nuvole - 15 - Giustizia/Legge postato da frankie0 (19:48 17/05/15) |
~ link diretto a questo articolo Salve, amici towniani.Questo articolo nasce dalle ceneri, o meglio, dai commenti di Con la testa fra le nuvole - 11- Giusto/Sbagliato, capitolo della rubrica che trattava il tema della giustizia prendendo spunto dagli avvenimenti del manga "Death Note". Stavolta vorrei portare il discorso ad un livello più avanzato facendo riferimento ad un altro fumetto giapponese, anzi...al fumetto giapponese più venduto di tutti i tempi: One Piece di Eiichiro Oda. Le seguenti tavole sono tratte dalla saga di Marineford, in cui si consuma un violento scontro tra i marines e i pirarti del capitano Barbabianca. Vi ricordo che, trattandosi di un manga, le vignette vanno lette da destra verso sinistra come in originale. [Mostra] Spoiler: testo nascosto Molti di voi già conosceranno il monologo riportato in queste vignette. Chi parla è Donquijote Doflamingo, uno dei principali antagonisti dell'opera di Oda, il quale sostiene che è inutile giudicare chi siano i buoni e chi i cattivi tra la marina e i pirati perché non è possibile stabilire chi abbia ragione e chi torto. Sono i vincitori a decidere cosa è giusto e cosa è sbagliato, quindi saranno loro a rappresentare la giustizia, a discapito degli sconfitti che avranno combattuto per la causa sbagliata. Le parole di Doflamingo trovano larga condivisione tra i fan, ma la mia opinione è che, in fondo, non abbia così ragione poiché a dare valore a questa tesi è soprattutto il carisma del personaggio in questione e l'enfasi con la quale egli si esprime. In realtà, la prima parte del discorso la trovo abbastanza condivisibile perché, effettivamente, come si suol dire la storia è scritta da chi vince le guerre. Quindi è vero che i vincitori non fanno fatica a passare come quelli che hanno la ragione dalla loro, ma questo perché possono decidere le regole. In sostanza, Doflamingo confonde la legge con la giustizia: le ragioni della fazione che prevarrà saranno quelle accettate, e quindi quelle "legali", ma non necessariamente quelle giuste. Se vogliamo un esempio storico, basti pensare alla guerra di secessione americana: se i sudisti, favorevoli allo schiavismo, avessero vinto, la schiavitù non sarebbe stata abolita e i perdenti avrebbero dovuto accettare questa regola, ma ciò non avrebbe comunque fatto della schiavitù un principio corretto. L'errore nel ragionamento di Doflamingo sta nel considerare l'aver ragione come qualcosa di relativo, come se la ragione fosse di chi riesce a prendersela, ma non è così. E da qui torniamo ai commenti dell'articolo che ho citato in apertura. Voglio ringraziare Pika85 che, dicendo la sua opinione, ha dato il via ad una discussione tanto accesa quanto interessante. Nel suo commento diceva (all'incirca) di non disdegnare la giustizia sommaria di Kira quando quella "ufficiale" viene a mancare ed è impossibile riporre in essa la propria fiducia. Più o meno vale lo stesso discorso: legge e giustizia, purtroppo, non sempre coincidono e quindi non possiamo sempre valutare se una cosa è giusta o sbagliata a seconda che la legge la consenta/vieti o meno. Non è la giustizia a dover cambiare forma quando la legge non ce la assicura, ma è la legge che va plasmata affinché la giustizia trionfi. Ancora una volta spero di essere stato chiaro e di non avervi annoiato troppo. Come al solito vi invito a dire la vostra con un commento sperando che si crei un bel dibattito. Grazie e arrivederci al prossimo articolo. P.S. [Mostra] Spoiler: testo nascosto Ringrazio Clover per avermi aiutato con le immagini. |
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Il fascino dell'Eroe - Baymax postato da frankie0 (12:44 7/05/15) |
~ link diretto a questo articolo Salve, amici towniani.Benvenuti in nuovo articolo della rubrica "Il fascino...", dove si parla di personaggi, buoni e cattivi, tratti da opere di vario genere. Oggi tocca ad un eroe e, per l'occasione, ne ho scelto uno che ha delle origini comuni con il villain del capitolo precedente, in quanto proviene anch'egli da un lungometraggio d'animazione della Walt Disney. Si tratta di Baymax dal recente film vincitore del premio Oscar Big Hero 6. Non mi soffermerò a lungo sulla trama del film perché voglio assolutamente evitare spoiler. Vi basti sapere che Baymax non è altro che un robot creato da Tadashi Hamada, fratello maggiore di Hiro Hamada, che è il vero protagonista dell'opera. Baymax è un robot-operatore sanitario, dall'aspetto molto affabile e programmato per alleviare il dolore delle persone ferite, funzione che può svolgere grazie al chip inserito al suo interno da Tadashi. Successivamente, Baymax diventa anche un robot-supereroe grazie ad Hiro, che gli aggiunge nuove componenti robotiche ed implementa in lui un nuovo chip contenente dati sul combattimento. La prima caratteristica interessante di Baymax è il fatto che abbia ribaltato un canone classico dell'androide cinematografico. Infatti, non si tratta del classico robot che comincia a provare sentimenti umani, ma è buono e gentile perché è fatto apposta per comportarsi così. Sono le persone che possono perdere di vista la loro umanità e commettere degli errori, mentre la bontà di Baymax, invece, per quanto sia "asettica", è anche impeccabile ed efficace. La seconda peculiarità di questo personaggio risiede nella sua "anima artificiale", costituita dai suoi chip. Durante il corso degli eventi ci si rende conto che se il robot può comportarsi da supereroe non è grazie alle modifiche apportate da Hiro, ma del lavoro fatto da Tadashi: la componente eroica risiede nel primo chip, quello da operatore sanitario. Esso gli permette di agire nel modo giusto e senza fare del male agli altri, e quindi non è la forza datagli da Hiro a fare di Baymax un eroe, ma l'ideale di fare del bene. L'eroe è l'infermiere, non l'arma, ed è bello come i superpoteri siano inutili o addirittura dannosi se non si possono gestire nel modo giusto. Per me, il tenero Baymax vuole insegnare che essere potenti può aiutare a fare del bene, ma non è la condizione necessaria per farlo, quello che serve è innanzitutto la gentilezza. E voi cosa ne pensate di questo personaggio? Potete dirmelo con un commento e aggiungere consigli sui prossimi eroi da trattare e critiche per migliorare la rubrica. Bah-la la la e arrivederci al prossimo articolo. |
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