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Voglio raccontarvi una storia, che forse qualcuno di voi già conosce, di due esseri umani e un leone.
Si, avete capito bene, un leone; Questa storia, per quanto può sembrarvi assurda, è vera, e vi farà capire che, quando c'è di mezzo un'amicizia, anche tra uomo ed animale, la distanza di milioni e milioni di chilometri, di anni ed anni, è solamente qualche centimetro, o qualche minuto.
Il nome di questo simpatico leoncino è Christian, che è stato adottato nel 1969 da due londinesi John Rendall e Ace Berg.
Loro avevano visto Christian dentro una gabbia; ebbero pietà per questo povero cucciolo di leone, così, decisero di adottarlo.
Il problema si pose quando dovettero portarlo a casa. Non sapendo dove metterlo, chiesero aiuto ad un vicario; egli accettò volentieri la proposta dei due ragazzi di allevare il leoncino nel prato della chiesa; Fù così che i due ragazzi iniziarono ad allevarlo come fosse un figlio.
Col passare degli anni, Christian crebbe, e, quel prato, non bastò più.
Christian soffriva, così, John e Ace decisero di reintegrarlo in Africa, l'unico luogo dove avrebbe avuto la possibilità di vivere come un vero leone.
Il reintegro iniziò nel 1979, i ragazzi parteciparono attivamente a questa "missione", se così si può definire; ad aiutarlo fu il naturalista George Adamson.
A distanza di tre anni riuscirono ad reintegrare alla perfezione il leone.
I due ragazzi vennero a sapere che il leone era diventato il leader del suo branco e aveva avuto dei cuccioli e, oltretutto, a detta di Adamson, si pensava che Christian, essendo diventato selvaggio, avesse dimenticato i rapporti con gli uomini.
I ricordi di Christian, tanto belli quanto dolorosi, spinsero John e Ace a tornare in Africa, per rivedere un'ultima volta il loro cucciolo, ormai diventato "capo branco".
George Adamson disse ai due ragazzi che il loro viaggio sarebbe stato inutile, considerando che il leone non li avrebbe mai riconosciuti e probabilmente li avrebbe attaccati.
Passarono molte ore nella riserva, ma il leone non si fece vivo. Dopo parecchio tempo, finalmente, ecco Christian.
Momento di tensione, i due ragazzi, contenti, ma probabilmente anche spaventati, aspettarono a braccia conserte che il leone si avvicinasse a loro.
E fu così. Dapprima Christian si avvicinò lentamente, quasi come fosse timoroso dei suoi ex-padroni, sempre se li avesse riconosciuti, man mano velocizzò il passo, fino a che non saltò addosso ai suoi due amici.
Ma le sue intenzioni non erano di attaccarli, ma, al contrario, di accoglierli calorosamente con un abbraccio e far vedere chi era diventato il leone che anni fa era stato rinchiuso in una gabbia.
Ciò che disse Adamson, infatti, era errato, considerando la reazione del leone che è saltato in piedi abbracciando letteralmente i suoi amici.
Questa storia, fa capire il vero valore di un'amicizia, cosa si è disposti a fare quando ci manca una persona, e, quando la si rivede dopo anni e anni.
Ecco a voi il video di questa commovente storia:
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Un saluto da Bazinga
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