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No. No, no e no.
Come ti senti? Male.
Buongiorno. Scusate se non ho più scritto uno straccio di articolo, ma la possibilità e la voglia me lo hanno fermamente impedito. Tuttavia oggi sono particolarmente in vena quindi continuo la rubrica iniziata qualche settimana fa.
Spero vi ricordiate di che sentimento ho discusso l'altra volta: la Felicità. Ma visto che come tutte le cose, visibili e non visibili, ha un opposto, non vedo perchè non dovrei parlarvene. Secondo la tradizione religiosa il bene è nemico del male e viceversa. E la stessa situazione si presenta negli stati d'animo. Quindi, finita questa minuscola prefazione, iniziamo con l'articolo.
IL MALESSERE
Beh, fino a qui ci arriviamo tutti al fatto che malessere è opposto di benessere. E allora perchè gli effetti sono così diversi da non spiegarceli? Il malessere è così grande che a volte ci colpisce e non ci fa più risalire. Nel caso della depressione, quella vera, non quella che tanti ragazzi e ragazze fingono di avere per attirare un po' di attenzione, questo succede. Altre volte ci prende momentaneamente, per 2 minuti, il tempo di dire: “sto male” e già è passato. E poi tante altre occasioni che non trovo che siano il caso di scrivere.
In ogni caso, direi che il malessere è distinguibile in malessere fisico e psicologico. E direi, se permettete, che sono due cose nettamente diverse. Ho sempre pensato che anche con una gamba rotta e due falangi in meno io possa lo stesso riuscire a sorridere, se solo lo voglio. Invece se ho il cuore a pezzi, mi sento cattiva e mi comporto da “persona che è meglio non ricordare per il vero nome”, non riuscirò MAI a sorridere. Il sorriso non è quel qualcosa di meccanico, che consiste nell'aprire la bocca e fare “qualcosa” con la mandibola, o sapete quanta gente falsa lo sfrutterebbe, più di quanto non venga sfruttato ora?
Mi sono sentita Male 2 sere fa. Non so dirvi precisamente perchè, e se lo sapessi non lo direi comunque. Ecco, è stata un'esperienza orribile. Intendiamoci, non è che mi sono strappata gli occhi dal dolore, ma ho semplicemente detto: “Sto male”. E stavo male per davvero. Quante volte un sacco di persone mentono, magari per evitare di fare certe cose, per stare a casa al caldo? Se devo dirvelo, alle elementari ogni tanto facevo così. Dicevo una bugia, solo perchè volevo essere coccolata. Poi sono cresciuta, e sono stata male davvero. Ogni tanto svengo, ogni tanto rimetto. A volte piango senza motivi, poi rido e torno a piangere. Sembro una pazza, ma è così.
Non credo che la condizione di bene debba essere permanente, così come il male.
I due sentimenti devono equilibrarsi, ognuno integra l'altro, ognuno ci fa crescere. Non importa come.
A presto!
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