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#02 Il Fiume Averno (parte prima)
Qualche ora dopo Chikorita riprese le forze, si alzò e disse al suo gruppo:
“Da molto è passato mezzogiorno e il sole rapidamente cala. Dobbiamo raggiungere il Bosco di Roveri prima che si faccia buio. Coraggio, andiamo!”
A testa alta egli si fece strada fra l’erba alta e tagliente; gli altri lo seguirono, ma con aria meno sicura, ancora memori del terribile combattimento con il Ninjask.
Improvviso un fruscìo a sinistra e Marill sobbalzò, si fermò, ascoltò col cuore in gola. Si avvicinò a Pikachu per non rimanere indietro. Dopo una breve pausa di silenzio udirono alla loro destra dei passi veloci. Pikachu s’arrestò, Marill e Shaymin gli rovinarono addosso.
“Ahi!”
“Ohi!”
“Ssst! Zitti!” li redarguì Pikachu.
Ritto sulle zampe posteriori, orecchie tese, Pikachu studiava preoccupato l’ambiente circostante, come un leprotto che ha appena avvertito la presenza di una volpe. S’immaginava che spuntasse da un momento all’altro un nuovo Pokèmon minaccioso. Shaymin stava agguattato, con le zampine sul muso per coprirsi gli occhi.
Piccolino, avanti a loro una ventina di passi, tornò indietro dal suo gruppo e li riprese severamente.
“Cosa è tutta questa pantomima? Di chi avete paura? Di un Rattata? E’ passato poc’anzi davanti a me. Seguitemi e statemi vicino, su!”
Con animo più rassicurato ripresero a camminare dietro la loro guida, ma il convincimento d’esser al sicuro era molto lontano.
Varcate le ultima piante di gramigna ed erica, giunsero ad una spiaggetta pietrosa. Alti giunchi nodosi scricchiolavano al vento e s’agitavano chiare canne dai bruni bischeri, mentre le foglie argentate dell’artemisia scintillavano a guardia d’un sentiero appena accennato che portava al fiume.
I nostri amici s’affrettarono a raggiungere la riva, in ordine sparso, chi prima e chi dopo.
Il fiume Averno brontolava impetuoso e le sue acque fredde e grigie spumeggiavano con fragore. Le due rive distavano una ventina di metri l’una dall’altra. Nel punto ove l’acqua era più bassa e la corrente meno energica, v’era un guado naturale di massi scuri e arrotondati. Piccolino ordinò al gruppo:
“Occorre attraversare il fiume qui. Muoviamoci!”
“In che modo?” chiese Marill.
“Ognuno secondo le proprie capacità” rispose Pikachu, e aggiunse:
“Piccolino è agile sulle rocce, perciò guaderà il fiume passando su di esse; nel contempo aiuterà Shaymin a fare lo stesso. Marill, tu attraverserai la corrente a nuoto, visto che l’acqua è il tuo ambiente ideale, mentre io sfrutterò la velocità della mossa Locomovolt per raggiungere l’altra riva”
“D’accordo. Andiamo!” dissero tutti in coro.
Pikachu e Marill furono i primi a riuscire nell’impresa, mentre Chikorita e Shaymin cautamente calibravano i loro passi sulle pietre scivolose del guado. D’un tratto Shaymin vacillò e in un attimo i flutti del fiume lo inghiottirono.
“Aiuto!” supplicava Shaymin, che già era una decina di metri a valle del guado fra le onde schiumose del torrente.
“Presto! Chi sa nuotare lo salvi!” urlò Piccolino correndo lungo la sponda, sempre all’altezza di Shaymin.
Nemmeno finì di parlare che già Marill nuotava veloce in direzione del suo sfortunato amico.
Poco più giù, fra due enormi macigni che restringevano il corso d’acqua, un Gyarados li attendeva con le fauci spalancate.
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Riusciranno Marill e Shaymin a sfuggire dal terribile Gyarados e mettersi in salvo?
Se volete scoprirlo, aspettate fino alla prossima settimana.
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