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#03 Il Bosco di Roveri (parte prima)
Piccolino
Il sole filtrava dalle fronde delle roveri e illuminava il sentiero con strisce di luce arancio. Sul far della sera il rumore assordante delle cicale lasciava il posto al delicato frinire dei grilli. Piccoli Kricketot seguivano in fila un grande Kricketune che li guidava al loro rifugio. Sciami di Combee volavano alti nel cielo, quel poco cielo che si poteva scorgere oltre le alte chiome degli alberi, per godere degli ultimi raggi di sole.
Piccolino in testa, il nostro gruppetto di avventurieri s’incamminava verso il centro del Bosco di Roveri.
“Manca molto?” chiese Marill.
“Siamo provati dalla lotta contro Gyarados… Abbiamo bisogno di riposo…” consigliò Shaymin.
“La Grande Radura è ormai vicina. Non preoccupatevi: ci arriveremo prima che cali la notte e che vengano gli Houndour” disse Piccolino.
“Gli Houndour?” chiesero in coro Shaymin e Marill, guardandosi a vicenda negli occhi, timorosi di dover affrontare un altro pericolo.
“Sì. Pikachu, tu che ne hai già affrontati molti, per favore, spiega loro chi sono gli Houndour”
“Va bene, Piccolino” rispose Pikachu. Poi si rivolse ai suoi amici:
“Houndour è un Pokèmon di tipo Buio e Fuoco, ha abitudini notturne. Esso assomiglia ad un grande lupo, il suo pelo è grigio come la cenere, la sua bocca è irta di denti acuminati e gli occhi… uh, gli occhi!”
“Gli… occhi…” ripresero Shaymin e Marill, spaventati come avessero Houndour davanti a loro.
“I suoi occhi sono scuri come la notte, ma quando fissano la preda s’illuminano di rosso. Se vedete un Houndour con gli occhi rossi, non avrete più scampo!”
A queste parole pure Piccolino cominciò a tremare.
Pikachu continuò il racconto.
“Una volta ne affrontai uno. Egli s’era agguattato dietro un cespuglio di more. Appena vidi i suoi occhi rossi fra le spine, mi fermai, ma era troppo tardi. Con un balzo uscì allo scoperto e mi attaccò con un Rogodenti, al quale risposi con Codaccaio e poi con…”
“Stava dietro un rovo?” chiese Shaymin, interrompendo il racconto.
“Sì. Proprio dietro un rovo come questi ai lati del sentiero” rispose Pikachu.
“E aveva gli occhi rossi?” chiese ancora Shaymin.
“Esatto. Se riesci a vederli, hai ancora tempo per fuggire; altrimenti Houndour ti piomberà addosso con un balzo e tu non potrai più far nulla!” continuò Pikachu.
“Occhi rossi come quelli?” indicò Marill.
Da un cespuglio di rovi due occhi rossi fissavano i nostri amici. Avevano poco tempo per organizzare le idee per affrontare lo Houndour, poiché a fuggire non facevano più in tempo.
Piccolino disse:
“Io lo affronto, mentre voi l’aggirerete e l’attaccherete alle spalle, al mio segnale”
Gli altri annuirono.
Un risolino si udì da dietro quel cespuglio.
Marill restò sorpreso e chiese a Pikachu:
“Gli Houndour ridono?”
“Gli Houndour usano diversi suoni per comunicare con i loro simili o per cacciare le prede, ma non credo che ridano…” rispose Pikachu.
“E hanno pure una foglia lunga in testa?” chiese ancora Marill.
Pikachu non fece in tempo a rispondere che dal cespuglio di more uscì una graziosa Chikorita.
Ella si copriva la bocca con la sua grande foglia e un po’ abbassava lo sguardo, un po’ guardava Piccolino. Rideva, le sue guance erano rosee.
Shaymin e Marill spalancarono gli occhi e sapevano dire solo “Oooh…”, mentre Pikachu dubbioso sollevò un sopracciglio, non riconoscendo in tutta quella bellezza il terribile Houndour.
“Ciao. Mi chiamo Zaffira… e voi?”
Tutti si presentarono tranne Piccolino, il quale era rimasto con la foglia ritta in testa e la bocca spalancata per tutto il tempo.
Piccolino & Zaffira
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Spero che vi piaccia il nuovo personaggio...
Alla settimana prossima!
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