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La Piana Aura ( parte prima )
La salita verso la Piana Aura era piacevole ma estenuante. Piacevole perché il sentiero che percorrevano era immerso in un immenso prato verde con fiori d’ogni colore e specie. Quell’insieme inebriante di profumi e tinte li ristoravano dalla fatica di avanzare per quella ripida salita. Ogni tanto prendevano fiato, ammirando il paesaggio intorno: oltre i fiori azzurri di cicoria sorgevano altissime le montagne dalle cime innevate.
Le loro zampine dolevano sui sassi aguzzi e sotto il sole, senza alcun albero che li potesse rinfrescare con la propria ombra, le loro fronti s’imperlavano di sudore. Piccolino stringeva la sua foglia a quella di Zaffira, aiutandola ad arrampicarsi. Shaymin e Pikachu non si lamentavano e seguivano la loro guida a testa bassa. Marill invece inciampava spesso e rotolava ogni volta qualche metro più a valle. Continuava a brontolare, vuoi per il caldo, vuoi per la pendenza, vuoi per le cadute, e ripeteva regolarmente ogni minuto la stessa domanda:
“C’è ancora molto per la Piana Aura?”.
“Piantala una buona volta di brontolare! Non lo so! E’ la prima volta che passo di qui!” rispose Pikachu alquanto seccato.
“Ci fosse almeno un po’ d’ombra…” disse Shaymin.
“Ti ci metti anche tu?” sbottò Pikachu ancor più irritato.
Il sentiero davanti a loro formava in quel punto un breve dosso e dalla parte opposta appariva un grande albero dall’ampia chioma. Pensando d’aver raggiunto un fresco riparo, affrettarono il loro passo, ma non appena giunsero alla sommità del dosso videro con loro grande stupore che un vecchio enorme Torterra impediva loro di seguitare il cammino. Aveva un’aria severa ma non minacciosa.
“Io sono il saggio Tobia, guardiano della Piana Aura. Chiunque voglia entrare in questo angolo di paradiso, deve superare una difficile prova” disse la vecchia tartaruga.
Da un ramo dell’albero di Torterra scese un Pokèmon giallo, avvolto in una foglia verde che formava come due antenne sul capo. Egli aveva uno sguardo ben più serio di quello di Tobia.
“Dovrete risolvere un quesito che vi porrà Swadloon. Non sarà facile. Se non vi riuscite, dovrete battervi con lui”
“Siamo pronti” disse con fermezza Piccolino.
“Ha l'abitudine di cucire vestiti di foglie per i piccoli Pokémon che incontra, usando le lame sugli arti e filo viscoso. Di quale Pokemon si tratta?”
“Filo di seta… forse è Silcoon…” disse Pikachu.
“Sbagliato. Avete ancora due tentativi”
Marill e Shaymin si consultarono a vicenda e poi proposero:
"Se ha le zampe come forbici, è sicuramente Scyther”
“Sbagliato. Non avete ancora indovinato. Avete ancora una sola possibilità”
“Dacci un altro indizio, per favore” chiese Zaffira.
“Sfrutta il calore dell'humus per covare le sue uova e fabbrica coperte di foglie per avvolgere Sewaddle” aggiunse Swadloon.
Piccolino e Zaffira si guardarono reciprocamente, senza trovare una risposta, Piccolino tentò di indovinare, già vedendosi in lotta contro l’altro Pokèmon.
“Kricketune”
“Avete sbagliato per la terza volta. Era un Leavanny. Ora dovete battervi con me!”
Piccolino si fece avanti ma Zaffira lo fermò, dicendogli:
“Tu mi hai salvato dal Galvantula. Ora tocca a me battermi contro Swadloon”
Piccolino annuì e le disse:
“Fai attenzione. Se ci sarà bisogno, ti aiuterò io”.
Zaffira sorrise a Piccolino. Poi guardò seria Swadloon e disse:
“Sono pronta!”
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Le settimane seguenti sono in ferie.
La prossima puntata, l'ultima, sarà pubblicata in questa rubrica dal 5 settembre.
Abbiate pazienza e non mancate questo evento.
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