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Carissimi amici, come da voi richiesto ho iniziato un nuovo racconto della saga “Le Avventure di Chikorita” che ne è la continuazione. Se non vi ricordate la storia, potete rileggerla cercando gli episodi nell’Archivio del TG nella categoria Rubriche.
Buona lettura e buon divertimento!
Il Percorso Oblungo – prima parte
Quel mattino si alzarono tutti di buon’ora e dopo una ricca colazione preparata da Lucinda si misero in viaggio verso Pokètown dove Ash li attendeva. Lucinda non aveva chiuso occhio per tutta la notte, fantasticando sul momento in cui avrebbe ritrovato Ash.
Per raggiungere la loro meta, dovevano percorrere il Percorso Oblungo fino a valle e accamparsi sulle rive del Lago Limpido.
Tutti in fila, Piccolino in testa, scesero giù per il Percorso Oblungo a passo deciso; chiudeva la colonna Lucinda, assonnata. Giunti a metà del cammino, la visibilità si ridusse molto.
Erano immersi in una nebbia densa e fitta, fredda ma non fastidiosa. Respiravano quel vapore e sentivano la gola chiudersi. Il respiro a poco a poco si fece più ampio, alcune volte rimasero in apnea per qualche istante. Aguzzavano la vista per scorgere qualche ombra che suggerisse loro ove fossero stati i bordi del sentiero . Gli occhi divennero freddi e stanchi, e provarono la sensazione di galleggiare in quella nebbia di latte, senza terra sotto i piedi e senza alcun sostegno. Erano smarriti e l’assenza di punti di riferimento procurava in loro un’angoscia crescente.
Il verde delle siepi e degli alberi era tenue e privo di contrasto fra una tonalità e l’altra, sgranati come in una fotografia scattata nell’ombra oppure come un quadro dipinto a pastello ed acquerello. La nebbia aveva la stessa intensità di luce in ogni direzione essi volgessero lo sguardo, e silenziosa come fosse essa stessa il Silenzio divenuto materia.
D’un tratto apparve in lontananza la sagoma di una piantina con tre foglie, in un luogo dove non doveva esserci: in mezzo al sentiero.
Pikachu aguzzò la vista e chiese:
“Vedete quello che vedo io?”
“Strano. Cosa sarà?” disse Lucinda.
Quell’ombra prese a lamentarsi, producendo un suono simile al pianto di un bambino.
“Vado a vedere” disse ancora Lucinda.
“Fai attenzione!” le suggerì Zaffira.
Lucinda si avvicinò a quella pianta e con sorpresa si accorse che era un Pokèmon.
“E’ un piccolo Bonsly! Niente paura”
Poi si rivolse a Bonsly, rassicurandolo:
“Ti sei perso, piccino? Non ti preoccupare, ti aiuteremo noi. Ora non piangere più…”
Piccolino non era del tutto convinto dell’innocuità di quel Bonsly e consultò Shaymin, il quale conosceva gli aspetti più segreti dei Pokèmon. Dopo aver avuto conferma anche da Pikachu, corse veloce verso Lucinda, gridando:
“Attenzione! Scappa! Bonsly sta usando la mossa Falselacrime!”
“Cos…? Aiuto!”
Bonsly colpì Lucinda con l’attacco Colpo Basso e la fece cadere a terra lontano. Zaffira la soccorse, mentre Piccolino rispose con Foglialama.
Bonsly scagliò contro Chikorita la temibile mossa Sassata, che Piccolino non riuscì a schivare. Rotolò a terra, ferito. Si rialzò, barcollante e provò a sconfiggere il nemico con Solarraggio, ma senza riuscita. Come risposta ne ebbe una serie di Sassate che lo fece cadere a terra esausto.
In suo soccorso vennero Pikachu e Marill combinando insieme i loro attacchi che andarono a vuoto. Anche essi furono travolti dalla furia del Bonsly che usò contro loro contemporaneamente Sassata e Schianto.
Le sorti della battaglia sembravano ormai segnate quando apparve dietro di loro una sagoma alta e scura nel grigiore della nebbia. E una voce grave, per nulla cortese:
“Bonsly. Finalmente ci rivediamo”
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Quale identità celerà la grande ombra nella nebbia? Sarà per loro un amico o un nemico?
Cercate di indovinare e lasciate commenti, grazie.
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