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La Centrale Elettieca - parte prima
La Centrale Elettrica non era molto distante e i nostri amici la raggiunsero in pochi minuti.
Era costituita da un edificio di due piani, con i muri dipinti di giallo chiaro e finestre molto grandi. Tutto intorno v’era una giungla di fili, trasformatori e altre apparecchiature elettriche. Ogni tanto qualche scintilla scricchiolava dai cavi e tale rumore faceva sobbalzare i Pokèmon più timorosi, Marill e Shaymin.
Shaymin in particolare si voltava spesso indietro come per verificare se qualcuno lo stesse seguendo o meno.
Dovevano ancora cenare e l’avventura nel vulcano aveva messo loro molto appetito. Così decisero all’unanimità di chiedere ospitalità al custode della centrale.
Si diressero verso l’abitazione speranzosi, quando gli vennero incontro due piccoli Pokèmon. Assomigliavano a piccoli topini, colorati l’uno di blu e l’altro di rosso sulle orecchie e sulle zampine; quello blu aveva la coda a forma di meno e quello rosso a forma di più.
“Buonasera. Noi siamo diretti verso l’Arcipelago Radioso e vorremmo pernottare qui questa notte. Se ci indicaste dove potremmo trovare i custodi della centrale ve ne saremo grati” chiese gentilmente Lucinda.
“Siamo noi i custodi! Io sono Minun e questi è il mio collega Plusle. Siamo ben lieti di ospitarvi nella nostra casa” rispose il Pokèmon con le zampine blu.
Mentre s’incamminavano verso la centrale, Shaymin si voltò ancora una volta indietro per controllare ma non si rivolse più in avanti.
Un Pokèmon mai visto prima li seguiva silenzioso. Aveva il corpo a forma di calice, di color violetto e alla sommità una corolla di petali rosa circondava due occhi gialli che spiccavano nel nero del muso.
Shaymin richiamò l’attenzione del gruppo che gli si fece vicino.
“Che strano Pokèmon…” esclamò Marill.
“Chi sarà?” chiese Piccolino.
“Devi chiederlo al nostro Esperto Pokèmon, Pikachu” suggerì Zaffira.
Pikachu prontamente rispose:
“Questo Pokèmon è un Lileep. Egli conduce una vita molto semplice per un Pokémon predatore. Il suo corpo rimane immobile in ogni momento, ancorato ad una roccia su un fondale marino per catturare il cibo. A muoversi è unicamente la parte superiore del corpo che contiene la bocca ed i tentacoli. A volte per afferrare o attirare le prede, muove i suoi tentacoli facendoli ondeggiare lentamente. Quando la preda si avvicina viene afferrata dai tentacoli ed ingoiata. Se disturbato rilascia un acido urticante come difesa”
Pikachu si fermò a riflettere un poco, poi aggiunse:
“Strano, però… Lileep vive nel Mare Turbinoso. Cosa ci fa qui sulla terraferma in una centrale elettrica?”
“Chiediamoglielo!” incitò Ciuppi.
Lileep non attese la loro richiesta e schizzò fuori dalla propria bocca un getto di liquido che investì Shaymin, il più vicino.
Shaymin si contorse un po’ e disse:
“Questo attacco è Gastroacido! … Aromaterapia!!”
Shaymin si riprese subito e si rivolse ai guardiani dicendo:
“Minun. Plusle. Attaccatelo adesso con Energisfera!!!”
Così fecero, seguendo il suggerimento di Shaymin, il nostro Esperto Mosse.
Purtroppo Lileep schivò il colpo e contrattaccò con Sfoghenergia, che centrò in pieno i due Pokèmon guardiani.
Lileep s’avvolse in una nube di energia elettrostatica, dapprima attraversata da scintille e successivamente luminosissima.
Si udì un gran boato e con loro sorpresa videro davanti a loro un Pokèmon differente da quello di prima.
“Lileep si è evoluto in Cradily!” esclamò Pikachu.
“Hai ragione. Solo tu, Pikachu, puoi batterlo perché sei avvantaggiato dal potenziale elettrico di questo luogo!” suggerì Shaymin.
I due Pokèmon si osservarono reciprocamente, studiandosi l’un l’altro.
Lileep aveva mutato forma e colore: ora Cradily era verde con strisce concentriche gialle e i suoi tentacoli erano diminuiti di dimensione.
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Ce la farà Pikachu a sconfiggere il temibile Cradily?
Seguite ancore le avventure dei nostri amici!
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