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La FIA ha fatto conoscere le tasse di iscrizione per il Mondiale 2013 di Formula 1.
Non si tratta di spiccioli, si parte da una base di partenza di 500.000 dollari. Si dovranno aggiungere 5.000 per ogni punto guadagnato nella stagione precedente. Chi ha vinto dovrà aggiungere altri 6.000 dollari.
Red Bull 3.260.000 dollari
Ferrari 2.500.000 dollari
McLaren 2.390.000 dollari
Lotus 2.015.000 dollari
Mercedes 1.210.000 dollari
Sauber 1.130.000 dollari
Force India 1.045.000 dollari
Williams 880.000 dollari
Toro Rosso 630.000 dollari
Caterham 500.000 dollari
Marussia 500.000 dollari
HRT 500.000 dollari
Venerdì a mezzanotte scadeva il tempo limite di iscrizione per il 2013 e tra tutti i nomi risulta assente quello della HRT di cui da tempo erano note le difficoltà finanziarie. Questa è la ricetta della FIA per incentivare la Formula 1.
Quindi saranno solo 22 le auto in pista nel Mondiale 2013. La scuderia spagnola non è riuscita a trovare un investitore che le finanziosse quel mezzo milione di dollari necessario ad iscriversi. Ma quanto valgono in realtà questi soldi? Ho trovato qualche dato per tirare due somme.
La Ferrari, sviluppando e vendendo auto, ha avuto un fatturato di 2.2 miliardi di euro nel 2011 con un profitto (ovvero, tolte le spese e le tasse, quanto ha guadagnato) di 310 milioni.
E la Red Bull? Vendendo bibite ha avuto un fatturato netto di 4 miliardi di euro; non ho trovato dati sul profitto, ma tolte le tasse dovrebbe aggirarsi intorno a poco più di 1 miliardo di euro. Inoltre, la sola pubblicità esposta sulle sue monoposto è valutata 250 milioni di euro, oltre un quarto della somma della pubblicità esposta su tutte le monoposto di Formula 1.
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