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Il Papa lascia il pontificato il 28 febbraio postato da Lar (12:44 11/02/13) |
~ link diretto a questo articolo Il Papa lascia il pontificato dal 28 febbraio. Lo ha annunciato personalmente, in latino, durante il concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto. Il Papa ha spiegato di sentire il peso dell'incarico di Pontefice, di aver a lungo meditato su questa decisione e di averla presa per il bene della Chiesa.Tra i motivi addotti da Benedetto XVI, la "ingravescentem aetatem" cioè l'età avanzata. La sua decisione è stata accolta nel più profondo silenzio e con smarrimento. Sconcerto e incredulità tra i romani e i tanti turisti a Piazza San Pietro alla notizia delle dimissioni annunciate di Benedetto XVI. "Ma è vero? E poi perché? Sta male?", queste le domande che si rincorrono nella piazza alla notizia che coglie tutti di sorpresa. "Carissimi fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l'amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti." - ha detto Benedetto XVI - "Nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell'animo". Il vigore, ha aggiunto, "negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato". [Mostra] Spoiler: Il discorso integrale del Papa durante il Concistoro per le tre canonizzazioni "Carissimi Fratelli, vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando".
"Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20.00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice." "Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l’amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinché assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell'eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio." Prima di Benedetto XVI non sono stati molti i pontefici che hanno lasciato il pontificato: Papa Clemente I (in carica dal 88 al 97 Dc), rinunciò alla carica a favore di Evaristo, perché arrestato ed esiliato non voleva che i fedeli rimanessero senza una guida spirituale. Analogamente, Papa Ponziano (in carica dal 230 al 235 Dc) abdicò, perché mandato in esilio, a favore di Papa Antero. Papa Silverio (in carica dal 536 al 537 Dc) fu costretto ad abdicare in favore di Papa Vigilio. Più movimentata la vicenda di Benedetto IX (dal 10 marzo a 1° maggio 1045), al Soglio pontificio. Dapprima rinunciò a favore di Silvestro III. In seguito riprese la carica per poi venderla a Gregorio VI, che venne accusato di averla acquisita illegalmente rinunciando a sua volta. Il caso più conosciuto risale al Medioevo con Papa Celestino V (detto il Papa del gran rifiuto) che rimase in carica dal 29 agosto al 13 dicembre 1294. A seguito della sua rinuncia fu eletto Papa Bonifacio VIII mentre Celestino V si ritirava a vita eremitica sino alla morte. L’ultimo Papa ad abdicare risale al XV° secolo. Si tratta di Papa Gregorio XII (in carica dal 1406 al 1415) che visse nel cosiddetto scisma d’occidente nel quale, tra lotte e contese, regnarono contemporaneamente ben tre Papi (Gregorio XII – Papa di Roma, Benedetto XIII – Papa di Avignone e l’antipapa Giovanni XXIII). Con il Concilio di Costanza, l’Imperatore Sigismondo che lo presiedeva intimò ai tre pontefici di abdicare. Ma solo Papa Gregorio XII ubbidì. Mentre Benedetto XIII si rifiutò e fu deposto così come Giovanni XXIII che si diede alla fuga. Poi si attese la morte di Gregorio XII per rieleggere il suo successore che divenne Martino V. Papa Pio XII, minacciato di deportazione dai nazisti, sotto l’occupazione tedesca di Roma scrisse una lettera di dimissioni da rendere pubblica in caso fosse stato fatto prigioniero, affinché Hitler non potesse mai dire di avere nelle sue mani il Vicario di Cristo, ma solo il cardinal Pacelli. Su Twitter sono già tantissimi i commenti, tra ironia, preghiere e rammarico. |
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