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Enciclopedia del fantastico (Capitolo 1) postato da Zaffira (17:10 22/02/13) |
~ link diretto a questo articolo Il Piccolo Popolo
Di folletti, fate, nani, goblin e altri esseri di questa specie si è scritto e parlato in ogni parte del mondo per secoli. Hanno molti nomi, in molte lingue diverse, ma preferiscono essere chiamati Gli Altri, I Buoni Vicini o Il Piccolo Popolo. Possono essere gentili e generosi oppure oscuri e pericolosi, ma perfino i più amichevoli non sono affidabili. Folletti e fate I folletti sono noti agli uomini da più di 2.000 anni. Sono ben più antichi delle fate. Nell'Europa medievale, una fata era una donna con poteri magici. Qualche secolo prima, la parola "fata" era usata per descrivere anche i folletti. L'immagine delle fate dotate di ali leggere non compare fino al tardo XVIII secolo. Ora, si possono usare entrambe queste parole per il Piccolo Popolo dei boschi e dei campi. Fate diverse Alcuni folletti sono solitari, come i leprecauni. Sono molto ricchi e gli uomini cercano di persuaderli a farsi condurre tra campi e paludi nel luogo segreto dove tengono il loro tesoro. ma il leprecauno li ingannerà sempre, facendo loro guardare altrove per poi sparire, lasciandoli persi, spaventati e senza tesoro. Le banshee sono creature che, secondo la leggenda, sono angeli caduti in peccato, non abbastanza buone per essere salvate, ma neanche tanto malvagie da essere dannate. Di solito avvolti in un lungo mantello grigio con tanto di cappuccio, sono stati spesso visti nell'atto di lavar via le macchie di sangue dagli abiti di coloro che stanno per morire. Fate madrine Compaiono nella mitologia greca e romana, con il nome di Parche. Nella mitologia scandinava sono chiamate Nornir, o Norne. Sono tre, e alcuni dicono che siano loro a determinare il destino degli uomini, mentre altri affermano che lo prevedano soltanto. Di sicuro tessono il filo di ogni vita umana e, quando lo tagliano, quella vita si conclude. Dopo molte variazioni del mito delle Norne, queste donne sono state descritte come fate che visitano i neonati e annunciano il futuro che attende ogni bambino. Poi venne aggiunta l'idea che portassero doni per i bambini alla loro nascita: non oggetti materiali, ma buona fortuna, talenti e abilità. Piccoli e pericolosi Goblin, boggart, babau e altre creature simili sono sempre ostili agli uomini, così come i diavoletti, che sono demoni minori. Nei casi meno pericolosi, si divertono a infastidire e spaventare le persone, nei casi peggiori fanno loro davvero del male. Non è saggio parlare con loro e solo gli schiocchi vanno a cercarli di proposito. Goblin I goblin sono spesso invisibili, ma se si lasciano vedere sono piccoli, brutti e antipatici. Pizzicano, tirano pugni e mordono, terrorizzano gli animali e le persone. Qualche volta vivono nelle case, nelle stalle e nei granai, ma più spesso vivono all'esterno, solitamente nelle vicinanze di stagni, laghetti e ruscelli. Il boggart e il babau Il boggart si diverte a spaventare la gente. All'esterno, segue le persone dopo il tramonto, nei luoghi solitari. Il babau o uomo nero è un goblin malvagio, coperto di pelo nero, che può essere pericoloso, ma il più delle volte è solo dispettoso. Per fortuna, queste creature non sono molto intelligenti e possono essere battute spesso con l'astuzia. Nel sottosuolo I nani vivono nel sottosuolo e somigliano a piccoli uomini anziani e barbuti, con volti rugosi, mani nodose e occhi scintillanti. Così come fate e folletti sono solitamente giovani nell'aspetto, sembra che i nani appaiono sempre vecchi. Molti di loro sono minatori e abili a lavorare il metallo, e le loro case sotterranee sono piene di tesori fatti a mano e pietre preziose. Battitori e piccole creature Nelle vecchie miniere di stagno della Cornovaglia, in quelle di carbone del Galles e un pò in tutte le miniere dell'Europa del Nord, i nani vengono chiamati i "battitori" perchè comunicano con gli umani attraverso colpetti e tonfi sulle pareti delle miniere. Se ci sono colpi ripetuti in un punto, significa che c'è un punto ricco da scavare. Rumori più forti e insistenti avvertono invece di imminenti allagamenti o crolli. In Germania, dove vengono chiamati wichtlein, o piccole creature, tre colpi distinti preannunciano la morte di un minatore. I nani solitamente aiutano gli uomini e si dice che portino fortuna. Comunque, è saggio lasciare del cibo per loro e non imprecare mai o fischiettare quando sono nei dintorni. I barbegazi I barbegazi sono nani che vivono nelle Alpi francesi e svizzere. I loro abiti di pelliccia bianca e i ghiaccioli che pendono dai loro cappelli e dalla loro barba li rendono molto difficili da individuare in inverno. Durante l'estate vanno in letargo in grotte e gallerie scavate nella roccia e non tornano fuori fino alla successiva nevicata. Il loro più grande divertimento è cavalcare le valanghe, sebbene lancino delle basse e modulate grida per avvertire gli uomini del pericolo, e fanno del loro meglio per tirarli fuori dalla neve se restano intrappolati. Gli uldra I nani che vivono nel Circolo Polare Artico, nel nord estremo della Norvegia, della Scozia, della Finlandia e della Russia, si chiamano uldra. Come i barbegazi, vanno in letargo sottoterra durante l'estate. Gli uldra risalgono in superficie nelle notti d'inverno per occuparsi di renne e alci che brucano i licheni e il muschio sui monti. Non lasciano mai il rifugio durante il giorno, perchè la luce li abbaglia. E così si conclude il 1° capitolo dell'enciclopedia. E' stato difficile trovare certe immagini, ma per altri è stato impossibile. |
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