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Milano all’Italia, l’immigrazione oggi postato da Giechi (21:13 28/02/13) |
~ link diretto a questo articolo Il quotidiano "Il Giorno" riporta una notizia bizzarra che può generare ilarità, ma che spinge molto a riflettere. Nella città di Milano il numero di cittadini che portano il cognome Hu ha superato quelli con il cognome Brambilla, rimanendo però inferiore a Rossi che mantengono primato indiscusso nella città lombarda.Questo è un indicatore che fotografa perfettamente la condizione attuale di Milano. Per chi non lo sapesse, un'intera zona è stata donata ai commercianti cinesi (via Paolo Sarpi e le altre vie intorno)e, facendo un giro in questa area, si rimane colpiti dal fatto che i negozi sono più o meno uno la fotocopia dell'altro. La particolarità, però, sta nel fatto che la maggior parte dei cinesi milanesi abbia formato una vera comunità in questa zona, con feste e tradizioni orientali. Non per caso è stata chiamata Chinatown. Sorge spontaneo, in un periodo di crisi economica come quello che si sta vivendo, chiedersi come mai nessuno di questi negozi chiuda o non abbia perlomeno qualche difficoltà economica. Facendo qualche ricerca, mi sono imbattuto in un servizio de "Le Iene", che tratta dei centri massaggi cinesi nel milanese. A Milano, prima del 2007, erano registrati meno di 10 centri massaggi in tutta la città, oggi, sono più di 200. Queste le parole di Luigi Pelazza, l'autore dell'inchiesta che aggiunge anche che il giro d'affari di questi negozi è stimato attorno ai 100 milioni di euro annui. Il successo dei centri massaggi è dovuto alla presenza, tra le altre offerte, del massaggio sensuale-erotico, molto richiesto dai milanesi, che viene a costare circa 110 a persona. L'Italia è un paese che accetta, senza troppi controlli, gli immigrati che si stabiliscono nel nostro paese. Gli asiatici riescono molto spesso a costruirsi una propria attività economica, dichiarando al fisco, molto meno di quanto effettivamente guadagnano lavorando. I controlli sono pochi sia per quanto concerne l'evasione fiscale, che per quanto riguarda i limiti che ogni cittadino extracomunitario possiede. Non posso spiegare il problema delle religioni in poche righe, se mi sarà concesso, scriverò un articolo che riguarda solo questo argomento. Questi sono i dati, presi da Wikipedia, riguardanti il numero di immigrati registrati a Milano: Si stima che entro il 2015, la percentuale degli immigrati a Milano sarà di circa il 35% (compresi i clandestini) <pre>Pos. Cittadinanza Popolazione Percentuale 1 Filippine 33.753 2,55% 2 Egitto 28.666 2,16% 3 Cina 18.918 1,43% 4 Perù 17.674 1,33% 5 Ecuador 13.539 1,02% 6 Sri Lanka 13.339 1,01% 7 Romania 12.146 8 Marocco 7.634 9 Ucraina 5.732 10 Albania 5.286</pre> Vivendo in mezzo a sia italiani che stranieri, mi rendo conto che è presente ancora un'aria di scetticismo, soprattutto tra i più anziani, riguardo l'accettazione di persone ed etnie apparentemente diverse; in realtà, ciò che ci differenzia da loro, corrisponde la sola presenza più o meno marcata di melanina nella pelle, oppure la diversa fisionomia degli occhi. Per il resto, trattasi delle stesso rapporto tra Lombardi, Veneti o Piemontesi: persone con usanze diverse che vivono vicine tra loro. Sicuramente i media spingono molto alla xenofobia, marcando più le notizie dove lo stupratore e l'omicida è extracomunitario, piuttosto che italiano e questo non aiuta il processo di accoglienza degli extracomunitari. Posso parlare solo per la mia città e la mia regione; gradirei che anche voi raccontaste come si vive nelle vostre città, se riscontrate le stesse situazioni Milanesi, oppure no e per quale motivo. Specifico che nella parte in cui ho citato la differenze tra gli italiani nelle regioni, mi riferivo alla nostra storia. Nel 1861 ci siamo ritrovati dopo secoli di frammentazione ad unirci solo territorialmente, anche ora ci sono difficoltà e litigi anche tra città vicine (esempio cangiante Pisa e Livorno). Spero di non avervi annoiato e mi scuso di non aver parlato della situazione del centro e del meridione, ma ripeto, non vivendoci, non posso sapere com'è la situazione. Grazie e al prossimo articolo (: |
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