Eccoci con il terzo numero della rubrica che mira a sottolineare i paradossi del web. Oggi intendo parlare di un argomento legato più specificamente ai videogiochi: il free-to-play. L'argomento + abbastanza semplice quindi non mi dilungherò.
Come dice il nome i free-to-play sono solitamente giochi che possono essere scaricati gratuitamente. Questi giochi si basano sull'idea di guadagnare non dalla vendità del gioco ma da pubblicità e prodotti acquistabili in game.
La cosa positiva di questi giochi è che danno a chiunque la possibilità di provarli in maniera completamente gratuita. Praticamente tutti voi avrete già giocato almeno una volta questo tipo di titoli.
Insomma, sono una cosa tutto sommato positiva, almeno idealmente.
Come già detto una delle fonti di guadagno su questi titoli diventano gli acquisti di certi oggetti legati al gioco. Solitamente si possono acquistare elementi estetici (per esempio nuove skin per i personaggi) o piccoli bonus per facilitare il gioco.
E' comunque abbastanza normale che chi paga per certe cose abbia un leggero vantaggio, dopotutto supporta gli sviluppatori. Il problema vero è quando chi non paga è praticamente impossibilitato a vincere perché il vantaggio degli altri è troppo grandi. Che senso ha quindi fare un gioco free-to-play per farlo diventare un pay-to-win? Non sarebbe meglio mettere un prezzo modesto al gioco ma lasciare che sia più equilibrato?
Questo tipo di strategia ultimamente si è diffusa in moltissimi giochi che dovrebbero essere basati sulla competizione. Ora, sarebbe interessante discutere su quali siano gli obiettivi di chi crea giochi. Interessa davvero che il prodotto sia equilibrato e divertente o è sufficiente che la gente paghi?
La risposta è probabilmente scontata. Cosa ne pensate? Fatemi sapere come sempre nei commenti.