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Salve, amici towniani.
Qual è il colore che prevale nell'Universo? Ve lo siete mai chiesto? Sappiate che la risposta a questa domanda potrebbe sorprendervi.
Se alziamo lo sguardo al cielo, durante una notte stellata, lo spettacolo che si manifesta ai nostri occhi è una sconfinata distesa di blu scuro ricca di punti luccicanti; ma gli scienziati si sono posti un problema ben preciso: se potessimo concentrare migliaia di galassie nelle dimensioni di un pugno, che colore osserveremmo ad occhio nudo?
Per rispondere all'arduo quesito ci sono da fare molteplici considerazioni. Gran parte delle stelle che compongono l'universo si sono formate circa 5 miliardi di anni fa e, al momento della nascita, esse apparivano di colore blu. Invecchiando, poi, le stelle cominciano a cambiare la lunghezza d'onda alla quale brillano, passando gradualmente dal blu al giallo, fino ad arrivare al rosso.
Ebbene, prendendo in esame tutte le stelle che compongono il più vasto campione di galassie mai studiato, si è riuscita a calcolare la tonalità media che percepirebbe l'occhio umano se le osservasse tutte in una volta...e a quanto pare non è propriamente ciò che ci si aspetterebbe.
Ecco a voi quello che gli scienziati hanno chiamato "Cosmic Latte":
Questo "Cappuccino cosmico" (così è anche chiamato oppure, ancora, "Skyvory" a causa del fatto che ricorda l'avorio) potremmo definirlo come la media dei colori di tutte le stelle che attualmente ci circondano. Infatti se andassimo a scomporre con un prisma il raggio di luce di quel colore, ci apparirebbe una ben più vasta gamma di colori che si sposta, come era prevedibile, dal blu verso il rosso.
E' presumibile quindi che, con l'avanzare dei miliardi di anni, quello che si otterrà sarà un colore più simile a del succo di fragole ma, a quanto pare, per ora siamo al caffellatte...delusi?
Dallo spazio profondo è tutto, arrivederci al prossimo articolo.
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