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Salve, amici towniani.
Che nell'universo esistano altre forme di vita è opinione comune tra gli scienziati, in quanto ci sono innumerevoli stelle nella nostra e in altre galassie ed è quindi probabile che intorno ad alcune di esse, proprio come per il nostro Sole, gravitino pianeti con condizioni favorevoli allo sviluppo della vita.
Di recente una nuova scoperta è andata ad avvalorare questa tesi e, in più, ha rivelato che la vita nell'universo, oltre che diffusa, potrebbe essere molto antica.
Ciò è stato reso noto sulla rivista "Astrophysical Journal" da un gruppo di ricerca dell'università britannica di Birmingham, capeggiato dall'astrofisico portoghese Tiago Campante.
La scoperta riguarda un altro "sistema solare", il più antico che si conosca, dato che ha un'età all'incirca doppia rispetto a quello da noi abitato: 11,2 miliardi di anni. Il "sole" di questo sistema è la stella denominata Kepler 444, intorno alla quale (questa è la scoperta) ruotano ben cinque pianeti di dimensioni paragonabili a quelle terrestri. Quando la Terra è nata (circa 4 miliardi e mezzo di anni fa) i pianeti di consistenza rocciosa appartenenti al sistema di Kepler 444 avevano già una volta e mezzo l'età del nostro mondo.
La scoperta si deve al telescopio spaziale Kepler, autentico "cacciatore di pianeti", che ha raccolto le immagini dei cinque pianeti mentre essi transitavano davanti al disco luminoso della loro stella.
A detta degli scienziati questa scoperta non è cosa da poco, infatti dice Campante: "Ora sappiamo che i pianeti delle dimensioni della Terra si sono formati molto presto nella storia dell'universo, e questo potrebbe implicare l'esistenza di forme di vita molto antiche nella nostra galassia.".
Inoltre aggiunge: "Questa scoperta potrebbe adesso aiutare a individuare quella che potremmo chiamare l'era della formazione dei pianeti.".
Questo significa che si potrebbe riuscire a far luce non solo sull'origine della vita nell'universo, ma anche risalire al tempo in cui la nostra galassia ha iniziato a popolarsi di pianeti.
Per ora, dalla Via Lattea, è tutto. Arrivederci al prossimo articolo.
P.S. Ringraziamento speciale:
grazie a Pan che mi ha suggerito di trattare questa notizia.
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