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Napoli Comicon 2017 postato da eli (22:34 15/05/17) |
~ link diretto a questo articolo Vi avevo promesso un resoconto della fiera e, nonostante il ritardo, è giunto il momento che il Napoli Comicon cominci anche per voi.Varcate i cancelli e seguitemi! Entrando dall’ingresso principale, la prima cosa a saltarvi all’occhio, oltre ad un mare di persone e una redbull gigante, sarà il Ring. Tuttavia non ve ne parlerò in questo articolo poichè ritengo sia opportuno dedicare un po’ più di spazio a questa attrazione. Spostiamoci quindi subito alla sinistra del cancello di entrata e varchiamo la soglia dei padiglioni. Questa prima parte della fiera è interamente dedicata ai fumetti. Passando accanto alle varie sale dedicate alle conferenze e agli incontri con editori ed autori, i primi stand che incontriamo sono quelli della Feltrinelli e della RW Edizioni/Lion/Goen. Proprio lì accanto è possibile osservare una “mostra” speciale di cui non vi avevo parlato nel precedente articolo: la BATMAN ALLEY. Il progetto era stato presentato dagli organizzatori del Comicon così: “RW Edizioni rinnova la sua partecipazione alla XIX edizione del Napoli Comicon con uno stand che propone le sue pubblicazioni in una location spettacolare che farà la gioia di tutti i fan del Cavaliere Oscuro! Le atmosfere di Gotham City rivivono, infatti, nella BATMAN ALLEY, allestita proprio vicino al loro stand (AE02). Grazie alla collaborazione con i coplayer, i costumisti e gli allestitori del fan-club Gotham Shadows, sarà possibile incontrare Batman, Robin, Catwoman e tanti altri abitanti di Gotham City, nei pressi dell’editore che pubblica i fumetti del Crociato Incappucciato e di tutti gli eroi DC Comics. ” Il tutto accompagnato da questa locandina. Insomma avevano creato un’aspettativa abbastanza alta. In realtà, il tutto si è concluso con alcuni oggetti di scena e dei poster formato parete raffiguranti Gotham come sfondo, per un totale di una lunghezza di circa 10m e una larghezza di un paio di metri chiusi al pubblico da una fune. Come potete vedere dalle foto, la mostra si riduce a poche cose. Per quanto possa essere bello vedere il costume originale o il faro con il bat-segnale, alla fine un paio di foto immortalavano il tutto velocemente e non era necessario soffermarsi a guardare dei dettagli, dato che non ce n’erano di particolari. La maggior attrazione era la bat-moto, che si sarebbe potuta considerare la parte interattiva della mostra. Il problema è che non potevi osservarla da ogni suo lato a causa della fune e se volevi fare una foto in sella dovevi anche pagare (pur essendo soltanto 1€). Riguardo ai personaggi, purtroppo sono riuscita a trovare soltanto Robin. Passando oltre la RW troviamo le case editrici Saldapress e Shockdom, divise dallo stand della Scuola Internazionale di Comics. A quest’ultimo stand in particolare era possibile vedere ragazzi che disegnavano dal vivo in ogni momento. Alcuni bravi, altri meno, alcuni su semplici fogli (a cui potevate anche richiedere qualcosa), altri su colonne, altri ancora che creavano statue. Nella sala adiacente si trovavano quelli che in realtà erano i più grandi espositori presenti nell’area fumetti. Ad accogliere i visitatori Tenuè, subito al centro, e Sergio Bonelli Editore, sulla sinistra. In particolare ci terrei a fare i complimenti a quest’ultima che è stata la migliore nella gestione del proprio punto autografi per quanto riguarda gli spazi. Leggermente più avanti sulla destra, invece, tra i vari espositori si poteva vedere BAO Publishing dove, tra gli altri, era possibile incontrare Zerocalcare, ospite d’onore di LuccaC&G 2016 e vincitore del Premio Attilio Micheluzzi 2017 per il miglior fumetto. Subito dietro Tenuè ecco uno dei luoghi più affollati della fiera: lo stand Star Comics. L’aver portato in Italia come ospite Toyotaro ha fatto sì che intorno alla Star si formasse ogni giorno una folla di persone per tentare di incontrarlo. A parte l’ospite, anche lo stand in sè era ben allestito: ovviamente soprattutto a tema Dragon Ball, con cartonati appesi e non, ma anche per quanto riguarda la disposizione dei volumi in vendita (ognuno nel lato adibito con cartelli di indicazione). Inoltre avevano messo in atto un’iniziativa molto carina che ti permetteva di entrare in una vignetta di Dragon Ball. Potevi metterti dietro il cartellone apposito raffigurante la scena diventandone parte integrante, lo staff poi ti scattava una foto che veniva stampata sul momento e consegnata a te. Infine, chiunque li desiderasse poteva prendere dei poster omaggio relativi a serie in corso o del tutto nuove Star Comics. Tra questi: A ridosso della Star c’era la Scuola Italiana di Comix che, come ogni anno, proponeva uno “spettacolo” di disegno dal vivo su un foglio gigante su cui diversi ragazzi univano il loro ingegno e il proprio tratto. Per concludere la sezione fumetti della fiera, in fondo alla sala si potevano trovare gli stand di J-Pop, Edizioni BD, Astorina ed altre case editrici che poi lasciavano spazio alla Panini Italia con le sue sottosezioni: Panini Comics, Planet Manga, LP, Disney, Marvel. Talmente vasta la scelta di fumetti e generi presentati da questo editore che addirittura si divideva in più stand messi uno vicino all’altro. E’ qui che si trovava forse la maggior concentrazione di ospiti internazionali e non, tra cui Jay, Scott Koblish, Marco Checchetto e un sacco di autori di Topolino. Tuttavia lo spazio è talmente ristretto che si creavano molto spesso ingorghi ed era difficile anche riuscire a rimanere in fila per ricevere l’autografo o il disegno del proprio beniamino senza sentirsi male per il caldo. Finisce così l’area fumetti. Andando oltre abbiamo due scelte: visitare le mostre o darsi allo shopping. Dato che delle mostre vi parlerò in seguito, andiamo a fare compere. Ebbene sì, perchè le due stanze successive sono ricche di manga, magliette, gadget e quant’altro potete comprare. Una volta svuotato il borsello, ci troviamo all’interno dell’Asian Village, dove la statua di Totoro non può mai mancare. Totoro che quest’anno, come si può vedere dalla foto, è stato fiancheggiato anche da alcuni “robottoni”. A parte i vari piccoli stand a tema Giappone, le vere attrazioni di quest’anno era lo spazio riservato alla Dynit e quello della Bandai. Da Dynit era possibile trovare ogni DVD di anime che vi possa venire in mente: film, episodi singoli, serie complete. Alcuni erano anche trasmessi sugli schermi lungo il perimetro dello stand, ad esempio Ghost in the Shell di Mamoru Oshii. Per quanto riguarda Bandai, oltre ad acquistare i loro articoli era possibile vedere in esposizione una serie di action figures, soprattutto a tema Dragon Ball, disposte sotto teche di vetro. E’ giunto il momento di cambiare padiglione e spostarci nel successivo: quello dei giochi da tavolo. Ad essere sincera non mi ci sono fermata molto. Sempre affollato e in più preferisco godermi la fiera girando un po’ ovunque e non rimanendo a provare vari giochi, ma è questione di gusti. Qui potrete provare gratuitamente tutti i giochi offerti dai vari stand. Naturalmente senza portarli in giro ma sfruttando i tavoli appositi. Inoltre al centro dell’edificio c’è la sezione dedicata a Magic, dove dopo una partita di prova gratuita ti viene regalato un mazzo per cominciare la tua avventura in questo mondo. Ma in questo padiglione non ci sono soltanto giochi da tavolo. Da un lato c’è un spazio dedicato esclusivamente alle Escape Rooms. Le sessioni si svolgevano a gruppi e, se riuscivi a superare la sfida, ti veniva consegnato un attestato ed eri immortalato in una foto ricordo. Uscendo ed entrando nell’ultimo edificio si accede all’area Videogames. Qui lo sviluppo tecnologico tocca vertici altissimi: postazioni pc a non finire, nuovi accessori di gioco, etc.. Ma la cosa che salta per prima all’occhio è sicuramente la RedBull Experience: un gioco i cui fattori tecnici e le attrezzature ti facevano entrare nel vivo di una gara di Formula1. Subito accanto lo stand (per la prima volta in assoluto al Comicon) di Sony Playstation, dove era possibile provare in anteprima l’esperienza con il VR, il visore per la realtà aumentata della Playstation. La fila era quasi chilometrica, si poteva aspettare fino a 2 ore per partecipare ad una sessione. Ogni giocatore veniva portato in una cabina aperta da un lato, gli veniva fatto indossare il visore e poteva provare un gioco tra una gamma scelta dalla società. Subito accanto si trova uno spazio dedicato alla presentazione di uno dei nuovi personaggi del videogioco InJustice 2: Wonder Woman. Che catturava l’attenzione dei passanti non solo per i trailer e le varie demo di gioco, ma anche per i cosplay sempre presenti dei personaggi dell’universo DC. Probabilmente alcuni di voi avranno notato dalla cartina nel precedente articolo che c’è un altro edificio al centro della fiera. Qui è dove si svolgono i maggiori eventi come le anteprime dei film o l’incontro con ospiti internazionali come Liam Cunningham, nonché le varie conferenze a numero chiuso. Più o meno accanto si trova, inoltre, lo spazio utilizzato per la Dylan Dog Experience 2.0. Da fare. Decisamente ampliata, con ben 2 scene in più e molti più dettagli. Purtroppo non posso dirvi altro o vi ruberei tutta la magia. Infine, nel prato in fondo alla Mostra d’Oltremare si potevano trovare GDR dal vivo, Dungeon per i più coraggiosi oppure potevi provare la scherma medievale o quella tra Jedi. Insomma ce n’è per tutti i gusti al Napoli Comicon! Spero di avervi fatto un minimo entrare in contatto con questa bellissima fiera. Nei prossimi giorni approfondirò alcuni dettagli su cui non potevo soffermarmi troppo qui. Vi auguro di poter partecipare almeno una volta a questa fiera, per ora continuerò a portarvici. Fate pure domande nei commenti se c’è qualcosa in più che volete sapere. A presto! |
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