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Hola lettori :D
Come molti di noi già sapranno, l'Italia è Fuori dai mondiali FIFA 2010.
Dopo una serie di prestazione mediocri, credo che questa sia la punizione più giusta.
Di seguito le dichiarazioni di Marcello Lippi, ex-CT della Nazionale, dopo la disfatta e la conseguente eliminazione dai Mondiali
"Mi prendo tutte le responsabilità - dice di getto prima che gli si pongano domande - perché se una squadra si presenta a un appuntamento così importante con il terrore che paralizza le gambe, la testa e il cuore significa che non era stata preparata bene tecnicamente, tatticamente ma soprattutto psicologicamente». Nell’addio al Mondiale, Lippi ha lavorato di contropiede come la sua Nazionale non ha mai fatto e non diciamo ieri, ma nei 4 anni della sua gestione perché non è mai stato un italianista puro: quando la nostra Nazionale ha vinto lo ha fatto giocando a viso aperto, quando non ha vinto non ha mai alzato le barricate. Il problema, anche per lui, è inquadrare una partita che esula da ogni suo schema mentale. In mattinata aveva parlato alla squadra. «Avevo detto ai ragazzi che finalmente cominciava il Mondiale fatto di partite o dentro o fuori, come avevano superato l’Inghilterra e la Germania». Non è un «pirla», come direbbe Mourinho, quindi si era accorto di avere per le mani un materiale di seconda scelta. Il campanello d’allarme lo aveva ascoltato un anno fa: due gol dal Brasile a Londra, tre in Sudafrica in due confronti impari. Aveva finto di sottovalutarlo ma ne aveva preso nota senza immaginare lo sconquasso. «Non pensavo di rivincere il Mondiale - ammette - ma ero sicuro che si sarebbe fatto di più. D’accordo che il nostro calcio non attraversa un buon momento, però non può essere questo». E ancora: «Mi sarei aspettato tutto tranne che il primo tempo contro la Slovacchia. Questa squadra poteva fare certe cose e se non le ha fatte è perché non l’ho preparata a dovere: non ha giocato, pressato, costruito. Niente. Mi è esplosa tra le mani senza avvisaglie: non eravamo stati brillantissimi nelle prime due partite, ma se ci fossimo confermati a quei livelli avremmo fatto di più e la colpa è di chi l’ha preparata, costruita, messa in campo. Non lo dico per fare la vittima né per evitare i processi che ci saranno: mi sono già autocondannato perché la responsabilità è sempre del capo. Credo di avere avuto una parte importante nei successi, ce l’ho in questa sconfitta".
L'importante è non arrendersi, sperare nelle nuove leve del calcio italiano (ad esempio, Matri, Immobile, Balotelli, solo per citarne alcuni) e soprattutto non affidarsi al solito blocco Bianconero.
Con quest'immagine della nostra nazionale vittoriosa nel 2006 a Berlino vi lascio
Alla prossima!
Franci
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