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Fine del mondo?? Tra 5 milioni di anni! postato da Darkflame96 (12:29 29/12/11) |
~ link diretto a questo articolo Come qualcuno di voi crede, (spero pochi xD) la fine del mondo è stata predetta, dai Maya, per il 21 Dicembre 2012.Secondo gli scienziati, invece, la vita sul nostro pianeta cesserà tra 5 milioni di anni :D. Nulla di preoccupante per noi, tanto non ci saremo, ma poveri i futuri malcapitati :(. Cosa accadrà?? Il Sole, come tutte le stelle, ha un processo di vita, che si conclude con la morte. Ecco uno schema della vita di una stella: Come vedete, nel caso del nostro Sole, tra 5 milioni di anni la fissione nucleare finirà, a causa della mancanza di idrogeno e carbonio. A quel punto, la stella, s' ingrosserà diventando una Gigante Rossa. La Terra verrà "colpita" dall' enorme calore emanato dal Sole (ormai alla fine della sua vita) e sarà vaporizzata, ma non all' istante. Solo due pianeti, all' incirca grandi come Giove, sono riusciti a sopravvivere all' esplosione di calore di una Gigante Rossa. Elizabeth Green, scienziata dell' Arizona University, durante un'intervista ha detto che: "Quando il Sole si espanderà fino a diventare una gigante rossa ingloberà la Terra, che in un miliardo di anni circa.... evaporerà. Solo pianeti molto grandi come Giove o Saturno riescono a sopravvivere. Quando la stella morente si espande e ingloba il pianeta, ne strappa letteralmente via l'atmosfera e parte della componente liquida a causa dei grandi attriti che si creano. Ciò che resta è solo la parte solida." Fonte: Yahoo notizie. Per ora è tutto, alla prossima! ;) |
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Emittenti radiofoniche cinesi e giapponesi (agg.) postato da PkCll (12:42 13/12/11) |
~ link diretto a questo articolo Sono state aggiornate le frequenze di Radio Cina Internazionae e di Radio Giappone – NHK World Network che avevo descritto nell’articolo precedente del 13 luglio 2011.Inoltre Radio Cina ha aperto anche le trasmissioni in FM a Roma. Gli orari sono validi per tutto il periodo che vige l’ora invernale (solare) in Italia. Le nuove frequenze e orari: Radio Cina: Orario e Frequenze (invernali) 19:00-20:00 SW 7435, 7340 kHz onde corte 19:00-20:00 AM 1458 MHz onde medie 16:00-19:00 AM 702 MHz onde medie 21:30-22:30 SW 7310, 7265 kHz onde corte 7:00-8:00 SW 15620 kHz onde corte (replica del giorno precedente) Tutto il giorno FM 101.5 MHz a Milano Tutto il giorno FM 100.5 MHz a Roma Radio Giappone: 6:00-6:30 SW 5975 kHz onde corte, in lingua inglese Per i siti web e i contatti di queste emittenti, consultate l’articolo precedente (13 luglio 2011). |
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Addio a McCaffrey, autrice saga «Cronache di Pern» postato da Lar (17:00 11/12/11) |
~ link diretto a questo articolo Anne Inez McCaffrey (Cambridge - Massachusettes, 1 aprile 1926 - Contea di Wiklow - Irlanda, 21 novembre 2011)Che cosa dire, ho conosciuto Annie - se mi concedete questo modo di dire - leggendo Dragonflight all'inizio dell'anno, il suo primo libro della lunga e fantastica saga fantasy «Cronache di Pern». Non so perché scelsi proprio quel libro - come direste voi - tra "tutte le decine e decine di saghe fantasy che esistono"; forse perché avevo appena finito di leggere Brisingr, il terzo libro - ed all'epoca l'ultimo pubblicato - del «Ciclo dell'Eredità» di Christopher Paolini, ed essendone rimasto deluso - nonostante un inizio niente male - cercai qualcosa per rifarmi gli occhi, o forse sarebbe più opportuno dire la mente. Mi mangiai quel libro, assaporandone ogni capitolo, ogni pagina, ogni paragrafo. Alla fine del libro mi dissi: non può essere finito, deve esserci sicuramente qualcos'altro. Dopo una breve ricerca su Google, effettivamente qualcos'altro c'era. Da allora lessi altri 12 libri, cercando - libro dopo libro, capitolo dopo capitolo - di ricostruire la storia e gli eventi di quella fantastica saga. Sapete qual è la cosa bella di una storia iniziata nel lontano 1968? Ci sono altri 4 libri scritti da Annie ed altri 7 scritti dal suo secondo figlio Todd McCaffrey, tutti da leggere! Ma ora basta parlare di me - tanto lo so che vi ho annoiato - e torniamo a parlare di Lei. La scrittrice statunitense Anne McCaffrey, autrice di saghe fantasy con draghi, è morta lunedì sera, 21 novembre 2011, per un infarto nella sua casa nella contea di Wicklow, in Irlanda. Aveva 85 anni. Viveva in Irlanda dal 1970, anno in cui divorziò dal marito. L'annuncio della scomparsa è stato dato dalla sua casa editrice americana Random House al ''New York Times''. Nel 1968 ''Il volo del drago'', primo capitolo della serie, vinse il prestigioso Hugo Prize, massimo riconoscimento per la letteratura fantasy. McCaffrey è stata la prima donna a vincere il premio Hugo. Tra i titoli della saga si ricordano ''Il canto del drago'', ''Il drago bianco'', ''I fuorilegge di Pern'' e ''La ragazza che sentiva i draghi''. McCaffrey ha pubblicato oltre cento libri, una trentina dei quali insieme ad altre autrici, divisi in una decina di cicli di successo, spaziando tra la fantascienza e il fantasy. Tra le altre saghe sono da ricordare ''La nave che cantava'', ''Universo dei talenti'' e ''Il pianeta dei dinosauri e il pianeta pirata''. I suoi libri sono stati tradotti in tredici lingue ed hanno conquistato numerosi riconoscimenti, compreso il Nebula Prize e il Robert A. Heinlein Award. Nel 2005 è stata nominata Grand Master dalla Science Fiction and Fantasy Writers of America e nel 2006 ha fatto il suo ingresso nella Science Fiction Hall of Fame. Questo il testo dell'Elegio, letto dal suo primo figlio durante il funerale: For nearly 60 years it’s been my distinct honor to be Anne McCaffrey’s eldest son. And it is with equal measures of joy and sorrow that I accept the honor of addressing you now as we celebrate the life and mourn the passing of the Queen of Science Fiction. I’m joined today by my brother, the author Todd McCaffrey, and my sister, Georgeanne, her husband, Geoffrey, and their son Owen. My daughters Eliza and Amelia couldn’t be here, nor was Todd’s daughter Ceara able to join us. Yet this list is far from being the sum of Anne McCaffrey’s family. Beyond my Mother’s legendary accomplishments as a writer, she was first and foremost a magnificent human being with the largest heart that ever warmed so many in its loving embrace. Her home, Dragonhold, boasts several lovely fireplaces, but it is the hearth erected from her heart, the vast mantle of which includes so many present here and even more unable to join us today. My mother was like a river to her family and her friends. Many here will recall the zeal with which she approached Christmas when Dragonhold became a veritable warehouse of gift baskets from floor to ceiling, filling room after room. I doubt Santa had any elf more devoted to the Yuletide than Anne McCaffrey. Yet the greatest gift I ever received from my Mother was her love. With every atom of my being I knew she loved me unconditionally and that gave me the confidence to grow and become the man she was so very proud of. Looking around this room, I know I’m not the only recipient of this gift. I’m sure Derval Diamond and her Daughter Jennifer received it. I know all the Callahan sisters did. Maureen Beirne, Ceara O’Connor, Maryanne McCarty, Margaret Kennedy, and too many others to name here, all knew Anne McCaffrey’s love. And when our family joined the Kennedy clan through Gigi’s marriage to Geoff, our Irish family became delightfully enlarged, extending my Mother’s hearth further still. One of my earliest memories of family life with my Mother was a time when we were gathered around the television watching “The Wizard of Oz.” Mom loved it as much as we did and I’ve lost count of the number of times we watched it together. I’m reminded of this because of the Tin Man and what the Wizard told him about the heart he longed to possess. “A heart is not judged by how much you love, but by how much you are loved by others.” By this measure there is no limit to my Mother’s heart. Since the day she passed and even now as I stand here before you, your love for her comes over me like warm, sweet sunrise. Anne McCaffrey could enjoy no finer legacy than this we all bear witness to today. And what a blessing it is that we are bound together today by mystic chords, spun from our memory of this truly remarkable woman and the love we share with her that not even death can diminish. |
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Red Bull X2010 S.Vettel a Bologna postato da Lar (12:02 10/12/11) |
~ link diretto a questo articolo Se fino a qualche giorno fa non avevate un buon motivo per andare a Bologna: ora sicuramente lo avete. Al MotorShow di Bologna ( 3-11 dicembre 2011) è esposta, in uno stand dedicato a Gran Turismo 5 (Real Driving Simulator per PlayStation3), la RedBull X2010 S.Vettel. La Red Bull X2010 esposta al Motorshow di Bologna è un bolide di 3000 di cilindrata, 1500 Cavalli per 545 kg. Va da 0 a 100 km/h in 1.4 secondi e raggiunge una velocità massima di 450 km/h. La Red Bull X2010 è una macchina nata dalla fantastica fusione tra un sogno e un quesito: "Che aspetto avrebbe l'auto da corsa più veloce della terra, libera da qualsivoglia regolamento?" Il direttore tecnico della Red Bull Racing, il genio dell'aerodinamica Adrian Newey, in collaborazione con il presidente di Poliphony Digital Inc., nonchè creatore della serie Gran Turismo, Kazunori Yamauchi, ha pensato di dotare la Red Bull X2010 Prototype della tecnologia "Fan Car", un sogno che aveva coltivato nel corso degli anni. La "Fan Car" è un veicolo equipaggiato con un meccanismo di ventilazione che toglie l'aria dalla zona al di sotto dell'auto, per ridurre la pressione dell'aria sotto al pianale (tecnologia già inventata e sperimentata dalla Chaparral Cars, nel modello 2J del 1970, approvata dalla SCCA - Sports Car Club of America - che sotto la pressione di altre cause automobilistiche, con la McLaren in prima linea, tornò sui suoi passì pochi mesi dopo bandendone l'utilizzo dalle corse per l'enorme divario di prestazioni che garantiva alla macchina di qualificarsi sempre in prima posizione con diversi secondi di vantaggio sugli inseguitori). L'effetto che ne deriva spinge l'auto verso la superficie dell'asfalto e genera una quantità impressionante di deportanza. E poichè riesce a produrre deportanza a prescindere dalla velocità del veicolo, permette di aumentare in modo spaventoso la velocità in curva. Come risultato, la Red Bull X2010 Prototype ha raggiunto uno strabiliante livello di prestazioni, con una velocità di punta di oltre 450 km/h e massima accelerazione laterale che può arrivare a 8,25 G, tale livello è al limite di quanto un normale corpo umano sia in grado di tollerare. A eseguire il test shakedown della macchina in Gran Turismo® 5 è stato Sebastian Vettel. Durante il suo primo giro in assoluto sul Circuito di Suzuka, ha migliorato il record sul tracciato di oltre 20 secondi. E nel suo giro di prova sul tracciato del Nürburgring GP, ha fatto segnare il tempo di 1 minuto e 4 secondi, mettendo in luce l'incredibile potenziale della Red Bull X2010. Il sogno di vedere su strada l'auto da gara più veloce al mondo è così diventato realtà. Spero che almeno qualche utente della town abbia la possibilità di visitare il MotorShow e condividere con noi impressioni, video e immagini del prototipo RedBull e della manifestazione in generale. |
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Una nuova Terra postato da Lar (12:00 7/12/11) |
~ link diretto a questo articolo Il telescopio della NASA, Kepler, ha rilevato l'esistenza di un pianeta "gemello" della Terra ribattezzato Kepler 22-B ed avente una temperatura media di circa 22 gradi e la possibile presenza di oceani. Unico intoppo, a questo pianeta che dunque potenzialmente è idoneo ad ospitare la vita, la distanza. Kepler 22-B dista infatti circa 600 anni luce dal nostro sistema solare. L’esopianeta avrebbe una massa di 2,5 volte superiore a quella della Terra ed è stato rilevato due anni fa dal telescopio della NASA, Kepler. Data la sua immane distanza, non è possibile stabilire se esso sia interamente roccioso o meno, ma sta di fatto che è l’unico sinora scoperto a rientrare nella “Fascia dei riccioli d’oro”, ovvero ad una distanza tale da non risultare nè troppo freddo nè troppo caldo. Dunque, Kepler 22-B si propone come il miglior candidato finora conosciuto idoneo ad ospitare la vita. Douglas Hudgins, uno dei responsabili della missione Kepler, ha così commentato: “Questa è una pietra miliare lungo la strada per trovare il gemello della Terra”. “Siamo stati molto fortunati a identificare questo corpo celeste. Abbiamo osservato il suo transito appena tre giorni dopo aver iniziato le osservazioni” ha dichiarato William Borucki, uno dei responsabili al Centro di Ricerca Ames a Moffett Field, in California. ”Kepler” è stato lanciato nel marzo del 2009 ed ha il compito di cercare pianeti simili alla Terra al di fuori del nostro sistema solare, ruotanti attorno a stelle più o meno lontane dalla Via Lattea. La sonda è equipaggiata con un potente telescopio da 1,03 tonnellate, uno specchio principale di 1,4 metri di diametro e un’apertura di 95 cm, capace di inquadrare un campo pari a 105 gradi quadrati di cielo. Lo strumento è anche in grado di rilevare l’offuscamento periodico di una stella causato dal passaggio di un pianeta. La missione Kepler della Nasa era stata concepita alla scopo di trovare potenziali nuove Terre. All'epoca sembrava una "mission impossibile", invece, già a febbraio scorso, ci si è resi conto che lo scopo ambiziosissimo della missione poteva essere a portata di mano. Osservando sempre la stessa regione del cielo, nella costellazione del Cigno, Kepler registra continuamente il flusso di milioni di stelle allo scopo di misurare la piccola variazione prodotta dal transito di un pianeta contro il disco della sua stella. Una piccola ombra che produce una variazione di pochi centesimi, se non pochi millesimi, dei flussi misurati. Per questo è necessario uno strumento spaziale, che operi al di sopra delle fluttuazioni indotte dall'atmosfera terrestre. Tre diminuzioni spaziate dallo stesso intervallo di tempo sono la firma di un potenziale pianeta che viene così iscritto alla lista dei candidati prodotta, e continuamente aggiornata, dalla missione Kepler. Ogni candidato va poi controllato con misure da terra oppure con ulteriori transiti. La maggior parte dei pianeti extrasolari appartengono alla categoria dei giovi caldi, pianetoni delle dimensioni paragonabili a Giove con orbite molto vicine alla loro stella. I periodi orbitali possono essere anche di pochi giorni: non sono questi i pianeti che interessano i cacciatori di nuove terre. Una nuova terra deve essere rocciosa, il che significa che la sua massa non deve essere troppo diversa da quella delle nostra Terra (o di Venere o Marte). In più non deve essere né troppo calda, né troppo fredda, perché vogliamo che sulla sua superficie l'acqua possa essere liquida. Questo è il criterio che definisce la zona di abitabilità di una stella. Nel sistema solare la zona di abitabilità va grossomodo da Venere a Marte. Per stelle più piccole (e meno brillanti) del sole la zona di abitabilità sarà un po' più vicina alla stella, per stelle più massive (e più brillanti del sole) sarà più lontana. Questo ci dà un'idea dei periodi orbitali dei pianeti che andiamo cercando, l'orbita di una pianeta terrestre nella fascia di abitabilità della sua stella non può essere inferiore a diversi mesi. La considerazione sui periodi orbitali determina il tempo necessario per la scoperta delle nuove terre, e per tutte le verifiche del caso. Per registrare tre transiti della Terra contro la superficie del sole, ci vorrebbero tre anni, per Mercurio i tempi sono più rapidi, ce la potremmo cavare in meno di un anno. Kepler 22-B (nel gergo dei cacciatori di esopianeti il corpo A è la stella mentre i pianeti vengono identificati con le lettere da B in poi) ha dimensioni circa doppie di quelle della Terra ed orbita la sua stella (che è un po' più piccola del Sole) in 290 giorni. Bingo! Pianeta terrestre nella fascia di abitabilità. Questo è tutto quello che possiamo dire, per il momento. Tuttavia, se Kepler 22-B avesse qualche problema "caratteriale" (dopo tutto Venere e Marte sono nella fascia di abitabilità ma, per ragioni diverse, non offrono condizioni ideali per la vita) non c'è da preoccuparsi, la missione Kepler sforna candidati pianeti ad un ritmo frenetico. Insieme all'annuncio di Kepler 22-B, ieri sono stati annunciati altri 1.094 candidati pianeti che, aggiunti a quelli già annunciati a Febbraio, portano il totale dei candidati pianeti osservati da Kepler a 2.326. Di questi, 207 sono di dimensioni non troppo diverse dalla Terra e sicuramente qualcuno di buon carattere ci sarà. |
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Morto Socrates, bandiera brasiliana postato da Darkflame96 (11:14 4/12/11) |
~ link diretto a questo articolo Domenica 4 dicembre 2011 alle 10:50 circa, è deceduto Socrates, bandiera ed ex capitano della nazionale brasiliana, aveva giocato anche nella Fiorentina. Aveva 57 anni, stamattina, ricoverato per la terza volta all' ospedale Albert Einstein di San Paolo, è deceduto dopo un' infezione intestinale a causa del suo consumo eccessivo di alcool (in passato) che gli ha causato un' emorragia all' apparato digerente ed una cirrosi epatica. Ormai era soggetto a continue dialisi e respirava grazie alle macchine, ma purtroppo non ce l'ha fatta! Addio Socrates, riposa in pace. :( Fonte: Corriere.it |
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