Nel TG di Pokétown vengono riportate le più importanti notizie riguardanti il mondo, i Pokémon e la vita della città.
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Tra la pizza e il pizzo postato da Angy (13:45 19/03/13) |
~ link diretto a questo articolo “Anger never dies, it's part of life, it's part of you”Cantava una canzone, non molto tempo fa. Ora, sostituite “anger” con la parola “prejudice”. Traducete in italiano. Fatto? Bene. Siete d'accordo con il messaggio che avete recepito? Il pregiudizio non muore mai, è parte della vita, è parte di te. Gli stereotipi, visioni semplificate e largamente condivise su luoghi, oggetti o persone, sono, come ben si sa, tipici di uomini e donne dalla mentalità aperta come il lucchetto di una cella giudiziaria: non stupitevi di chi, senza aver mai visto una determinata cosa, la bolla a prescindere come giusta o sbagliata. Del resto, è più facile nascondersi dietro all'opinione comune piuttosto che uscire dalla massa e esporsi agli attacchi del gregge. Per dare risalto ai pregiudizi con i quali i cittadini europei identificano i “vicini di casa”, un designer bulgaro ha deciso di creare delle ironiche immagini che, con poche parole, descrivono alla perfezione la concezione dell'estraneo vista da chi ha la mente troppo occupata dalle immagini fuorvianti che ci sono state tramandate. La Francia vista dagli Italiani? I nostri cugini sono noti per la Torre Eiffel, per Carla Bruni e per la baguette. La Germania? Tutta wurstel, birra e Angela Merkel. La Svezia? Belle bionde e IKEA. La Spagna? Casinisti, ma simili a noi. L'Europa dell'Est? Ladri, baby sitter, donne con le trecce, pornostar. L'Italia come viene considerata? Ci dividiamo tra italiani del Nord e italiani del Sud: siamo chiassosi, mangiamo bene, abbiamo la mafia, la pizza, gli spaghetti e il mandolino. Napoli? E' tutta monnezza. I politici? Fanno ridere. Insomma, siamo casa di musei, statue, città d'arte, cibo e camorra. Ma è tutto vero? In ogni caso, la scelta sta a noi. I pregiudizi non nascono dalla terra, ma dalla mente. Se è vero che la mente è nutrita dai sensi, impariamo a non fermarci alle apparenze: l'Asia non è solo la Cina, in America non sono tutti obesi, il Medio Oriente ha un patrimonio culturale che non ha nulla da invidiare a quello europeo. Cosa manca ancora alla specie umana? Un po' di apertura mentale, soprattutto nei giovani che sono il futuro (e questo, è il caso di dirlo, è un luogo comune bello e buono), e la possibilità di viaggiare. Chi viaggia non muove solo il corpo, muove soprattutto lo spirito. Il diverso, lo straniero, devono affascinare, non incutere paura. Che ne dite di un buon libro al posto di un'ora di televisione spazzatura? Anche iniziare così è producente. A presto ;) |
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Car Wrapping postato da Zaffira (12:57 4/03/13) |
~ link diretto a questo articolo Il Wrapping è la nuova frontiera per la personalizzazione di auto, moto e qualsiasi altro autoveicolo. La procedura consiste nel rivestire parzialmente o totalmente la superficie dell'oggetto interessato con una pellicola adesiva termoformabile, la quale può essere tolta in qualsiasi momento senza lasciare alcuna traccia. Ma veniamo al dunque: quanto costa? Come si procede? Quali garanzie? Il costo è inferiore alla verniciatura tradizionale. Inoltre il risparmio è dato anche dalla protezione del mezzo contro i fastidiosi segni di usura che si creano durante il suo normale utilizzo. Basti pensare ad un automezzo utilizzato nel periodo invernale con condizioni di manto stradale sporco. Gli innumerevoli sassolini presenti sul manto stradale segnano inevitabilmente la carrozzeria, mentre con le pellicole adesive viniliche di spessore dai 50 micron a 120 micron (in caso di laminazione) il sasso non intacca la superficie ed una volta rimossa la pellicola, della durata di 10 anni, l'automezzo è come nuovo pronto per essere rivenduto con un notevole incremento di valore dello stesso. La procedura è semplice: basta affidarsi a mani esperte che trasformeranno il vostro veicolo in uno nuovo e più fiammante automezzo, oppure partecipare ai corsi di insegnamento per il Wrapping. In sostanza, la pellicola viene applicata con l'ausilio di un phon industriale che serve per riscaldare il collante, ed una spatola per garantirne la perfetta aderenza alla carrozzeria. E in caso si voglia tornare al colore originale dopo qualche anno, nessun problema: basta rimuovere la pellicola e la vostra vernice sarà come prima ma senza graffi. La pellicola è infatti completamente removibile e lascia intatto il colore e la verniciatura. E' quindi possibile tornare al colore originale con un risparmio di circa il 70% sul costo della verniciatura stessa. Ma torniamo a focalizzarci sulle pellicole, e sulla grande varietà di scelta che ormai viene offerta. Anzitutto possiamo optare tra una pellicola liscia, sia lucida che opaca, e una invece strutturata, ovvero con i disegni in rilievo, che la rendono ancora più personalizzante. Tra i colori e le texture disponibili ci sono alluminio satinato, pelle, marmo, legno, carbonio, camouflage tipo mimetico, ed altri ancora; ovviamente ogni texture è disponibile in diversi colori, ed è possibile ricoprire anche parti interne, come maniglie e cruscotti, sia integralmente che parzialmente. Il tempo di lavorazione cambia a seconda del tipo di veicolo da rivestire, e dalle difficoltà che presenta la carrozzeria stessa, ma comunque oscilla da uno a tre giorni per un wrapping totale, fino a mezza o intera giornata per un rivestimento parziale. Altra questione importante è il fattore lavaggio dell'auto: sono sconsigliati lavaggi con lance ad alta pressione, ed in particolare con rulli automatici, poichè potrebbero lasciare graffi sulla pellicola; per una buona durata della stessa è dunque preferibile il classico lavaggio a mano. Detto questo, c'è da dire che le ultime pellicole sono molto resistenti a qualsiasi tipo di intemperie e ad ampie escursioni di temperatura, tanto da mostrare molto poco i segni del tempo. <iframe width="420" height="315" src="http://www.youtube.com/embed/CI59W5qpfDE" frameborder="0" allowfullscreen></iframe>
Altro fattore chiave è la riparazione: uno sportello da rifare, piuttosto che un paraurti, richiedono una bassa spesa e un lavoro di poche ore che prevede la semplice sostituzione della pellicola nella parte danneggiata, ed è garantito che il colore sarà identico al resto della vettura, cosa invece molto difficile, e più costosa, con la verniciatura. |
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Milano all’Italia, l’immigrazione oggi postato da Giechi (21:13 28/02/13) |
~ link diretto a questo articolo Il quotidiano "Il Giorno" riporta una notizia bizzarra che può generare ilarità, ma che spinge molto a riflettere. Nella città di Milano il numero di cittadini che portano il cognome Hu ha superato quelli con il cognome Brambilla, rimanendo però inferiore a Rossi che mantengono primato indiscusso nella città lombarda.Questo è un indicatore che fotografa perfettamente la condizione attuale di Milano. Per chi non lo sapesse, un'intera zona è stata donata ai commercianti cinesi (via Paolo Sarpi e le altre vie intorno)e, facendo un giro in questa area, si rimane colpiti dal fatto che i negozi sono più o meno uno la fotocopia dell'altro. La particolarità, però, sta nel fatto che la maggior parte dei cinesi milanesi abbia formato una vera comunità in questa zona, con feste e tradizioni orientali. Non per caso è stata chiamata Chinatown. Sorge spontaneo, in un periodo di crisi economica come quello che si sta vivendo, chiedersi come mai nessuno di questi negozi chiuda o non abbia perlomeno qualche difficoltà economica. Facendo qualche ricerca, mi sono imbattuto in un servizio de "Le Iene", che tratta dei centri massaggi cinesi nel milanese. A Milano, prima del 2007, erano registrati meno di 10 centri massaggi in tutta la città, oggi, sono più di 200. Queste le parole di Luigi Pelazza, l'autore dell'inchiesta che aggiunge anche che il giro d'affari di questi negozi è stimato attorno ai 100 milioni di euro annui. Il successo dei centri massaggi è dovuto alla presenza, tra le altre offerte, del massaggio sensuale-erotico, molto richiesto dai milanesi, che viene a costare circa 110 a persona. L'Italia è un paese che accetta, senza troppi controlli, gli immigrati che si stabiliscono nel nostro paese. Gli asiatici riescono molto spesso a costruirsi una propria attività economica, dichiarando al fisco, molto meno di quanto effettivamente guadagnano lavorando. I controlli sono pochi sia per quanto concerne l'evasione fiscale, che per quanto riguarda i limiti che ogni cittadino extracomunitario possiede. Non posso spiegare il problema delle religioni in poche righe, se mi sarà concesso, scriverò un articolo che riguarda solo questo argomento. Questi sono i dati, presi da Wikipedia, riguardanti il numero di immigrati registrati a Milano: Si stima che entro il 2015, la percentuale degli immigrati a Milano sarà di circa il 35% (compresi i clandestini) <pre>Pos. Cittadinanza Popolazione Percentuale 1 Filippine 33.753 2,55% 2 Egitto 28.666 2,16% 3 Cina 18.918 1,43% 4 Perù 17.674 1,33% 5 Ecuador 13.539 1,02% 6 Sri Lanka 13.339 1,01% 7 Romania 12.146 8 Marocco 7.634 9 Ucraina 5.732 10 Albania 5.286</pre> Vivendo in mezzo a sia italiani che stranieri, mi rendo conto che è presente ancora un'aria di scetticismo, soprattutto tra i più anziani, riguardo l'accettazione di persone ed etnie apparentemente diverse; in realtà, ciò che ci differenzia da loro, corrisponde la sola presenza più o meno marcata di melanina nella pelle, oppure la diversa fisionomia degli occhi. Per il resto, trattasi delle stesso rapporto tra Lombardi, Veneti o Piemontesi: persone con usanze diverse che vivono vicine tra loro. Sicuramente i media spingono molto alla xenofobia, marcando più le notizie dove lo stupratore e l'omicida è extracomunitario, piuttosto che italiano e questo non aiuta il processo di accoglienza degli extracomunitari. Posso parlare solo per la mia città e la mia regione; gradirei che anche voi raccontaste come si vive nelle vostre città, se riscontrate le stesse situazioni Milanesi, oppure no e per quale motivo. Specifico che nella parte in cui ho citato la differenze tra gli italiani nelle regioni, mi riferivo alla nostra storia. Nel 1861 ci siamo ritrovati dopo secoli di frammentazione ad unirci solo territorialmente, anche ora ci sono difficoltà e litigi anche tra città vicine (esempio cangiante Pisa e Livorno). Spero di non avervi annoiato e mi scuso di non aver parlato della situazione del centro e del meridione, ma ripeto, non vivendoci, non posso sapere com'è la situazione. Grazie e al prossimo articolo (: |
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Carne di cavallo negli alimenti postato da Giechi (17:09 22/02/13) |
~ link diretto a questo articolo Chiunque sia informato sui fatti di attualità, non può non essere a conoscenza dello scandalo riguardo la presenza di carne di cavallo all'interno di lasagne e tortellini di note marche. Si tratta di uno scandalo perché i cavalli utilizzati per produrre i ripieni e i sughi di questi prodotti sono animali da competizione che vengono impiegati nelle gare.Il fatto ancora più grave sta nel fatto che questa cavalli erano drogati con medicinali e droghe per migliorarne le prestazioni e quindi nocive per l'uomo. Se la carne equina è inferiore all' 1% sul totale, può non essere dichiarata sull'etichetta del prodotto, purtroppo in questi casi si è oltrepassato questo limite non dichiarandolo comunque tra gli ingredienti. Un proverbio dice "siamo ciò che mangiamo" ed effettivamente è vero: è opinione di molto che alcuni tipi di malattie metaboliche derivino dal consumo di cibo "guasto", ossia contaminato con sostanze di cui non siamo a conoscenza. Con questo breve articolo, vorrei spingervi a riflettere: E' vero che questi fatti non dovrebbero accadere, tuttavia una multinazionale svizzera, proprietaria di alcune aziende italiane ha deciso di ritirare tempestivamente i suoi prodotti, con presunta carne equina, dal commercio. Personalmente ho fiducia nelle istituzioni e sono convinto che per un po' non si sentirà più parlare degli scandali alimentari. Ma visto che noi siamo il futuro e un giorno dirigeremo noi queste industrie, credete che gli interessi economici vadano oltre il bene collettivo? Aggiornamento ultima ora: La carne italiana analizzata sembra non possedere tracce di carne equina. Resta l'allarme in Francia dove sono stati rivelate tre carcasse di cavalli proveniente dalla Gran Bretagna che contenevano sostanze nocive per l'uomo. Grazie e spazio ai vostri commenti (: |
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Un insulto? Sì, ma per gli antichi postato da Chika (19:44 19/02/13) |
~ link diretto a questo articolo Salve, cari utenti di Pokétown.A seguito della mia recente ri - assunzione nello staff, sono decisamente lieta e felice di riscrivere per voi. Ma bando alle ciance, iniziamo subito con l'articolo. Chi di noi non ha mai lanciato un insulto verso una persona sgradita. Anche i nostri antenati, per quanto sicuramente più raffinati e colti di noi, non erano certo santi. Gran parte dei nostri aggettivi negativi ( Che detti in maniera meno formale si chiamano "insulti" ) derivano proprio da discriminazioni e parole che i Romani o i Greci utilizzavano, a volte anche soventemente. Altre, invece, derivano da verbi che c'entrerebbero poco o niente con i nostri insulti. Altre volte ancora, invece, essi derivano da malattie.Volete degli esempi? "Ma sei proprio un cretino!": Sicuramente una delle parole più utilizzate, noi giudichiamo una persona "cretina" quando compie azioni insensate e stupide. Non molti sapranno che l'etimologia di questa parola deriva da una malattia piuttosto grave che colpisce la Tiroide, provocando una mancanza di ormoni e portando ad una deficienza mentale. "Mamma mia... quel ragazzo è proprio un deficiente" : Anche deficiente è un termine piuttosto utilizzato nella nostra lingua. Sinonimo di stupido, imbecille o cretino, questa parola deriva dal verbo latino "Deficere", il cui significato principale è "Mancare, essere privo di." Da questa parola derivano termini medici come "deficienza". "Villano proprio come suo fratello." : Villano, invece, è meno utilizzato. Si riferisce principalmente a persone rozze e maleducate. Probabilmente, gli antichi Romani utilizzavano un termine simile riferendosi agli "Abitanti delle ville", vale a dire i contadini e gli agricoltori. Infatti, si aveva una reputazione piuttosto negativa sugli uomini che non vivevano in città. "Ma guarda te che imbecille... si sta rompendo di fare esempi! " : Imbecille, a parer mio, ha un'etimologia piuttosto curiosa. Sinonimo di cretino o sciocco, probabilmente deriva da "bellum", parola latina che vuol dire "guerra". Evitentemente, i Romani utilizzavano questo termine per indicare gli uomini vili, che avevano paura di scendere in battaglia. " Bla bla bla bla idiota bla bla bla" : Idiota deriva dalla parola greca ἴδιος ( ìdios ), che significa "particolare", "privato". Probabilmente indicava una persona che parlava delle cose private altrui a gente che non c'entrava proprio nulla. " Cip cip cip cip sciocco cip cip cip " : Etimologia carina e simpatica, a parer mio. Derivato dalla parola latino "Ex Sucus", equivale a dire "senza sugo". Quindi, possiamo dedurre che in realtà "sciocco" voglia dire "Senza sapore, inspido" o, ancora meglio, "Senza sale." " Sono proprio dei furfanti!" : La parola furfante deriva dal Latino "Fur", il cui significato è quello del "ladro." Personalmente, sono rimasta piacevolmente sorpresa dall'etimologia di certi termini, sicuramente inaspettati e particolari. Spero che l'articolo sia di vostro gradimento. Enjoy~ |
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Pioggia di Meteoriti in Russia. postato da Giechi (13:51 15/02/13) |
~ link diretto a questo articolo Bizzarro fenomeno accaduto in Russia, nelle regioni al confine con gli Urali: un meteorite proveniente dallo spazio si è frantumato in un numero incalcolabile di frammenti, causando circa 400 feriti. Tutto ciò alle 9.20 (4.20 italiane)Tre di questi hanno riportati ingenti danni da questo inconsueto evento, tuttavia non sembrano esserci stati dei morti. Sono molti i video che documentano il fenomeno, tutti girati da persone comuni con i loro telefoni. Si ha apprensione per le stazioni nucleari presenti nei monti Urali che, fortunatamente, sembrano non aver riportato danni. La cosa sconvolgente, a mio parere, è che nessuno, in un primo momento si sia reso conto di quello che stava succedendo: c'era chi credeva fosse un'esplosione di un aereo in volo e chi credeva si trattasse, addirittura, di un bombardamento. Dobbiamo iniziare a preoccuparci anche di ciò che viene dall'universo? Basta una semplice ricerca per capire quanti asteroidi siano caduti sul suolo terrestre, uno ci riguarda molto da vicino: il 18 maggio del 1988 una pioggia di meteoriti colpì Torino. Ironia della sorte, uno di questi frammenti, della dimensione di 800 grammi, ha colpito un'azienda che produce scudi spaziali proprio contro gli asteroidi. Inutile nascondere che anche in futuro ci colpiranno e poco potremmo fare se non investire in tecnologie che ci permettano di proteggerci. Ma se la teoria dell'estinzione dei dinosauri a causa di un meteorite si rivelasse vera, noi potremmo fare qualcosa se nemmeno dei bestioni di metri e metri sono riusciti a cavarsela? Avete timore di quello che potrebbe succedere o siete sicuri che la tecnologia sia in grado di salvarci? AGGIORNAMENTO 18.20: Il bilancio dei feriti in Russia è salito a circa 1000 e sempre che prima di quello Russo, anche a Cuba sia stato previsto uno sciame di meteoriti, vi terrò aggiornati. Ringrazio Chika per il video <3 <iframe width="560" height="315" src="http://www.youtube.com/embed/aajUe-sb1tA" frameborder="0" allowfullscreen></iframe> Spazio ai commenti (: (a proposito per questa sera è previsto il passaggio di DA14, un asteroide di 120 tonnellate circa che sfiorerà il nostro pianeta, per chi fosse interessato, sarà possibile seguirlo in diretta streaming) (fonti: La Stampa, Wikipedia) |
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Il Papa lascia il pontificato il 28 febbraio postato da Lar (12:44 11/02/13) |
~ link diretto a questo articolo Il Papa lascia il pontificato dal 28 febbraio. Lo ha annunciato personalmente, in latino, durante il concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto. Il Papa ha spiegato di sentire il peso dell'incarico di Pontefice, di aver a lungo meditato su questa decisione e di averla presa per il bene della Chiesa.Tra i motivi addotti da Benedetto XVI, la "ingravescentem aetatem" cioè l'età avanzata. La sua decisione è stata accolta nel più profondo silenzio e con smarrimento. Sconcerto e incredulità tra i romani e i tanti turisti a Piazza San Pietro alla notizia delle dimissioni annunciate di Benedetto XVI. "Ma è vero? E poi perché? Sta male?", queste le domande che si rincorrono nella piazza alla notizia che coglie tutti di sorpresa. "Carissimi fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l'amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti." - ha detto Benedetto XVI - "Nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell'animo". Il vigore, ha aggiunto, "negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato". [Mostra] Spoiler: Il discorso integrale del Papa durante il Concistoro per le tre canonizzazioni "Carissimi Fratelli, vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando".
"Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20.00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice." "Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l’amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinché assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell'eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio." Prima di Benedetto XVI non sono stati molti i pontefici che hanno lasciato il pontificato: Papa Clemente I (in carica dal 88 al 97 Dc), rinunciò alla carica a favore di Evaristo, perché arrestato ed esiliato non voleva che i fedeli rimanessero senza una guida spirituale. Analogamente, Papa Ponziano (in carica dal 230 al 235 Dc) abdicò, perché mandato in esilio, a favore di Papa Antero. Papa Silverio (in carica dal 536 al 537 Dc) fu costretto ad abdicare in favore di Papa Vigilio. Più movimentata la vicenda di Benedetto IX (dal 10 marzo a 1° maggio 1045), al Soglio pontificio. Dapprima rinunciò a favore di Silvestro III. In seguito riprese la carica per poi venderla a Gregorio VI, che venne accusato di averla acquisita illegalmente rinunciando a sua volta. Il caso più conosciuto risale al Medioevo con Papa Celestino V (detto il Papa del gran rifiuto) che rimase in carica dal 29 agosto al 13 dicembre 1294. A seguito della sua rinuncia fu eletto Papa Bonifacio VIII mentre Celestino V si ritirava a vita eremitica sino alla morte. L’ultimo Papa ad abdicare risale al XV° secolo. Si tratta di Papa Gregorio XII (in carica dal 1406 al 1415) che visse nel cosiddetto scisma d’occidente nel quale, tra lotte e contese, regnarono contemporaneamente ben tre Papi (Gregorio XII – Papa di Roma, Benedetto XIII – Papa di Avignone e l’antipapa Giovanni XXIII). Con il Concilio di Costanza, l’Imperatore Sigismondo che lo presiedeva intimò ai tre pontefici di abdicare. Ma solo Papa Gregorio XII ubbidì. Mentre Benedetto XIII si rifiutò e fu deposto così come Giovanni XXIII che si diede alla fuga. Poi si attese la morte di Gregorio XII per rieleggere il suo successore che divenne Martino V. Papa Pio XII, minacciato di deportazione dai nazisti, sotto l’occupazione tedesca di Roma scrisse una lettera di dimissioni da rendere pubblica in caso fosse stato fatto prigioniero, affinché Hitler non potesse mai dire di avere nelle sue mani il Vicario di Cristo, ma solo il cardinal Pacelli. Su Twitter sono già tantissimi i commenti, tra ironia, preghiere e rammarico. |
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